IO Interactive ha realizzato il suo sogno: unificare gli ultimi tre Hitman in un unico gioco chiamato Hitman: World of Assassination. Niente più Hitman 1, Hitman 2 e Hitman 3, ma soprattutto niente macchinose installazioni a ritroso per avere tutti i contenuti. Da qualche giorno a questa parte, c'è un solo Hitman: il migliore, finalmente come la software house danese lo aveva originariamente pensato. Inoltre, tutti coloro che hanno una copia di Hitman 3, riceveranno un aggiornamento gratuito alla versione World of Assassination e di conseguenza a tutti i contenuti dei due giochi precedenti.
Di nuovo indipendenti
Questa trasformazione arriva sull'onda del successo di Hitman 3 dopo anni passati in balia dei venti, durante i quali IO Interactive se l'è davvero vista brutta. Ricordiamo che la compagnia venne acquistata da Eidos Interactive nel 2004, finendo poi nelle mani di Square Enix nel 2009. Il primo Hitman di quest'ultima straordinaria trilogia venne concepito come un gioco ad episodi, sulla scia del successo di Dontnod (Life is Strange) e Telltale Games (The Walking Dead). Il problema è che nel 2016, quando Hitman debuttò nella sua forma base, il pubblico si era già scocciato di dover aspettare mesi e mesi per un nuovo capitolo e le cose andarono molto male. Così male che Square Enix decise di vendere la compagnia al miglior offerente che fu, rullo di tamburi, la stessa IO Interactive.
Di nuovo indipendente dopo tredici anni, IO Interactive si butta a capofitto su Hitman 2. Per tagliare i costi vengono però licenziati molti membri del team, il morale non è esattamente alle stelle, fortunatamente Warner pubblicherà il loro nuovo gioco che dovrebbe, si spera, riparare agli errori logistici del precedente. C'è tristezza, non manca però la fiducia. Ma nemmeno questa volta le cose vanno come previsto: Hitman 2 arriva nei negozi in un periodo affollato di uscite e, pur rientrando agilmente dei costi, scomparve dai radar in appena un mese. Da dove ripartire? IO Interactive scelse di non mollare, di crederci fino in fondo. Rimaneva un grande e grosso dubbio: perché questi Hitman di cui andavano così fieri, faticavano così tanto a interessare il pubblico? Lo avrebbero scoperto con Hitman 3.
Il successo di Hitman 3
Il terzo capitolo della trilogia World of Assassination arriva nel 2021 e... finalmente è un successo. Attenzione non parliamo di un successo qualunque, ma di quelli che crescono, crescono e crescono, fino a trascinare sul tappeto rosso anche i due precedenti giochi. Hitman 3 triplica in incassi il suo budget iniziale e i profitti di IO Interactive crescono del 136% in un solo anno. Viene anche aperta una filiale spagnola, per aiutare la sede centrale nello sviluppo del prossimo gioco su James Bond che, considerando il gameplay di Hitman, dovrebbe essere perfettamente in linea con le capacità di questa coraggiosa software house. Il successo di Hitman 3 però porta con sé un'altra buona notizia: divenne infatti chiaro che il pubblico non si era affatto stufato di Agente 47, il protagonista assoluto della serie, ma se ne era soltanto dimenticato per qualche anno perché sicuri di ritrovarlo al suo posto quando ne avrebbero avuto nuovamente bisogno.
Killer King
Gli ultimi anni non sono stati felicissimi per il genere stealth: abbiamo visto pochi giochi e tanti immeritati flop. Hitman ha tenuto duro ed è sopravvissuto affrontando di petto la bassa marea, uscendone ancora più forte. IO Interactive ci è riuscita non per il carisma di Agente 47, ne è totalmente privo, ma attraverso un gioco tutto gameplay e poche ciance. La World of Assassination Trilogy è chiaramente un capolavoro e lo è ora a mente fredda, non nel pieno di un ingannevole entusiasmo iniziale. Il level design di questi giochi è di una consistenza rarissima, l'intelligenza artificiale sapientemente stratificata, mentre la grafica e il sonoro riescono a creare atmosfere sublimi e dalla forza cinematografica. Ogni singola maledetta mappa offre decine e decine di ore di gameplay, varianti minime o total convertion, sfide multiplayer di diverso genere e tanti, tantissimi modi per eliminare i bersagli di turno. E ogni volta che riuscirete a fare qualcosa che non avete fatto prima, sbloccherete un nuovo gadget, un nuovo nascondiglio, un nuovo travestimento che renderà le sfide successive forse più accessibili, sicuramente ancora più varie e divertenti.
Questo è un videogioco!
C'è talmente tanto da fare dentro ogni livello che potrete tranquillamente passarci più di cinquanta e passa ore; se considerate che questi sono più di venti (ventuno se si conta la mappa d'addestramento), con World of Assassination si acquista un gioco potenzialmente infinito, o comunque in grado di accompagnarci per anni. La forza di Hitman è che ogni tanto ti risale un irresistibile voglia di rigiocarci: di tornare a bordo pista a Miami, tra gli infiniti segreti di Villa Dartmoor, tra le assolate vie di Whittleton Creek o negli stretti corridoi della futuristica clinica ad Hokkaido. Tanto c'è sempre qualcosa di nuovo da fare: finire la storia, testare un nuovo modo per uccidere vecchi bersagli, provare una variante ufficiale di una mappa mai provata, su Pc troverete anche una più che discreta modalità VR. E come se tutto questo non fosse già abbastanza, ecco Hitman Freelancer...
Freelancer
Con la nascita di Hitman World of Assassination, debutta anche la nuova modalità Freelancer. Attenti a buttarvici a capofitto perché non ci vuole molto a capire che si tratta di una sfida per veri professionisti. Non parliamo di gente brava ai videogiochi, ma proprio di espertissimi di questo gioco in particolare, gente che ha centinaia di ore alle spalle e sa dove cercare, dove trovare e dove ammazzare in ciascuna delle mappe presenti. Se avete coraggio fate pure, ma prendete in considerazione che la modalità Freelancer è costruita su basi da roguelike: se perderete un'arma in missione, la perderete anche nel vostro rifugio. Viceversa, quel che raccoglierete durante una missione, lo ritroverete a disposizione in quella successiva soltanto se lo avrete riportato al rifugio. Su carta è fantastico, ma all'inizio sarà davvero dura riuscire a terminare i contratti con l'esiguo equipaggiamento a disposizione. Come tutti i roguelike, bisogna soffrire un po' prima di aver raccolto abbastanza esperienza, soldi ed armi per rispondere efficacemente alle sfide che vengono proposte dalla modalità Freelancer.
The End?
Chissà cosa ci riserverà il futuro. Ora che c'è anche un gioco su James Bond da sviluppare, tra quanto rivedremo Agente 47 in azione? E sarà in un gioco totalmente nuovo, o il capitolo che trasformerà la World of Assassination in una quadrilogia? Certo sarebbe un po' avventato abbandonare quella che è divenuta nel tempo una vera e propria piattaforma, proprio ora che questa sta avendo il successo sperato e meritato. Ma poi per far cosa? World of Assassination è già perfetto di suo e soprattutto è già estendibile, già trasformabile, già estremamente moderno.