Tutto è nato con Donkey Kong, arcade del 1981: Mario non si chiamava ancora Mario, era detto Jumpman, e rincorreva il gorilla - rapitore di donzelle - in livelli a schermata fissa, evitando ostacoli, utilizzando martelli, schivando barili e, soprattutto, saltando. Il personaggio, e la conseguente serie, sarebbero entrati definitivamente nella storia del videogioco, per restarci, pochi anni dopo: Super Mario Bros., diretto (come Donkey Kong) da Shigeru Miyamoto, uscì su NES nel 1985. Era un gioco talmente bello e importante da riuscire a plasmare l'industria come pochi altri, e diede vita a una "Mario Mania" che perdurò per tutto il resto del decennio, quando Mario - da un sondaggio statunitense - venne definito più famoso di Topolino.
Non c'è alcun dubbio che la serie "principale" dell'idraulico sia quella platform. Da Super Mario Bros. a Super Mario World, per poi spostarsi in tre dimensioni e iniziare una nuova storia, altrettanto impattante e significativa, con Super Mario 64 (anch'esso diretto, non per risultare ripetitivi, da Miyamoto). Ancora oggi l'eroe Nintendo continua a essere un punto di riferimento sia per i platform bidimensionali, col recente Super Mario Bros. Wonder, sia (soprattutto) per quelli tridimensionali, il cui esponente più recente - diretto dal trentenne Kenta Motokura - risale ormai al 2017 (stiamo parlando, naturalmente, di Super Mario Odyssey).
Nel corso del tempo tuttavia l'idraulico italoamericano è apparso in molti altri giochi, oltre ai platform. E non parliamo soltanto di cameo come quelli su Golf o Tennis per NES, in cui faceva il giudice di sedia. Dal SNES in poi, e forse il punto di svolta in tal senso è stato Super Mario Kart, il personaggio Nintendo ha iniziato a plasmare a sua immagine e somiglianza vari spin-off.
Gli spin-off di Super Mario
Mario ha giocato a tennis, a golf, a baseball, a basket; è stato protagonista di giochi di società, giochi da tavolo, è andato - soprattutto - sui kart, e alle Olimpiadi con Sonic. Si tratta di un personaggio famoso e versatile come pochi altri nel mondo dei videogiochi. Ma, come dicevamo, Super Mario non si limita ad "apparire" in contesti diversi da quello propriamente platform. La maggior parte dei giochi in cui è stato inserito, al di là dell'attività svolta, hanno diverse caratteristiche in comune.
I giochi di Mario hanno un'estetica simile: stesso cast, quasi una compagnia teatrale che si sposta da un'attività all'altra, un aspetto colorato e giocoso, allegro. Soprattutto, sono titoli quasi sempre immediati. I controlli di un titolo di Super Mario, che sia un gioco di Kart o di tennis, devono essere facilmente comprensibili e attuabili. Inoltre, queste opere hanno spesso un'anima arcade, in cui l'azione e l'interazione vengono messe in primo piano. Nonostante l'ambizione, non sono giochi simulativi: molto spesso propongono degli imprevisti che rendono il tutto più sorprendente e meno calcolabile, che siano i gusci di Mario Kart o i super tiri di Mario Tennis.
Un buon gioco di Mario deve essere immediato e semplice, ma anche profondo. Come dice il noto motto, "facile da imparare, ma molto difficile da padroneggiare". I controlli basilari quindi devono essere facilmente intuibili, ma padroneggiarli e sfruttarli al massimo non dev'essere altrettanto semplice. Insomma, l'ingresso è aperto a tutti, novizi inclusi, ma la comprensione delle meccaniche più profonde deve rappresentare una sfida soddisfacente anche per il giocatore più esperto.
Mario vs. Donkey Kong, l'erede dell'originale
Super Mario è arrivato su Nintendo Switch in moltissime forme diverse. Tennista, golfista, pilota, calciatore, protagonista di avventure e giochi di ruolo: nell'ultima iterazione, che sfrutta una rinnovata popolarità a cui ha contribuito Super Mario Bros. Il Film, è tornato a rincorrere l'amato/odiato gorilla. Stiamo parlando di Mario vs. Donkey Kong, pubblicato su Nintendo Switch lo scorso 16 febbraio. Si tratta di un remake di un classico per Game Boy Advance datato 2004: entrambi sono stati sviluppati da NST (Nintendo Software Technology, situata a Redmond, negli Stati Uniti). A proposito, avete letto la nostra recensione di Mario vs. Donkey Kong?
La serie di Mario vs. Donkey Kong successivamente ha ospitato diversi nuovi episodi, ma questo iniziale, ammodernato ora su Switch, propone un particolare mix tra platform e puzzle che i successori hanno evoluto diversamente, concentrandosi maggiormente sulle fasi rompicapo. L'idea alla base del gioco è tanto semplice quanto funzionale: Super Mario Bros. (quello del 1985) ha fatto deflagrare la serie, in parte oscurando il primo titolo in cui l'idraulico è apparso, quel Donkey Kong di cui parlavamo a inizio articolo. Il senso di Mario vs. Donkey Kong è proprio quello di proseguire lo spirito di quel classico, sia a livello di ambientazione e rivalità (idraulico contro gorilla), sia a livello di ritmo e interazione. I successivi platform 2D hanno approfondito l'azione, introducendo la corsa e i salti modulabili, nonché lo scorrimento orizzontale, abbandonando quasi del tutto la componente rompicapo.
Mario vs. Donkey Kong tenta di proseguire, evolvendole, le dinamiche dell'arcade originario. In breve, Mario non può correre, e conseguentemente i suoi salti non sono modulabili a più altezze. Nonostante questo ci sono molte acrobazie: magari non variate attraverso la corsa, ma con diverse combinazioni di pulsanti. Capire cosa fare, che sentiero prendere e quali interruttori attivare, in Mario vs. Donkey Kong è quasi più importante di mettere in atto le successive azioni. Troppo platform per essere un puro rompicapo, troppo rompicapo per essere un platform: l'identità di Mario vs. Donkey Kong è suggellata proprio dal mix tra questi due generi.
Mario contro Donkey Kong
Come dicevamo, questa serie è importante anche per ribadire un concetto chiave della serie: Mario e Donkey Kong magari non vivono vicini, ma possono incontrarsi. Un elemento palese nell'arcade del 1981, ma che nel corso del tempo è andato via via attenuandosi: sia perché il gorilla non è mai apparso nei platform 2D di Super Mario Bros., quelli ambientati nel Regno dei Funghi, sia perché - da metà anni '90 - ha avuto una propria serie di successo indipendente dall'idraulico.
Nei titoli sportivi tuttavia si sono sempre rincontrati, e nel recente Super Mario Bros. Il Film è stato riproposto il loro rapporto da rivali, ma non da nemici. Mario vs. Donkey Kong tiene in vita il gioco del 1981 anche da questo punto di vista, non soltanto da quello del gameplay, in attesa di capire come si evolverà la serie del gorilla, e se farà capolino in un prossimo platform di Super Mario.