Il Signore degli Anelli è un... marchio... No, perdonateci. Tendenzialmente sarebbe anche vero, ma una parola così commerciale come marchio non rende giustizia all'opera letteraria di J.R.R. Tolkien che ha influenzato il nostro immaginario per decenni e che continua a incantare generazioni dopo generazioni di lettori, e spettatori, ora che, a vent'anni di distanza dalla prima trilogia di Peter Jackson, siamo tornati in una versione cinematografica della Terra di Mezzo con Gli Anelli del Potere. La serie su Amazon Prime Video - di cui potete leggere la nostra recensione dei primi due episodi - ha infranto i record di visualizzazioni sulla piattaforma di Jeff Bezos e, col suo budget multimilionario, ha incantato milioni di spettatori, ma ha anche sollevato enormi polemiche, come succede spesso in questi anni tormentati e divisivi.
Nel nostro settore Il Signore degli Anelli è un sempreverde. I videogiochi ispirati all'immaginario di Tolkien escono con cadenza più o meno regolare, e qualche volta fanno centro, qualche volta no. L'arrivo in TV de Gli Anelli del Potere, comunque, ha ridestato l'interesse dei più nei confronti degli adattamenti videoludici, perciò abbiamo fatto il punto su tutti i giochi de Il Signore degli Anelli che arriveranno nei prossimi mesi sui nostri scaffali reali e virtuali. Non sono tanti, ma garantiscono perlomeno una certa varietà.
Si comincia ovviamente con...
Il Signore degli Anelli: Gollum
Annunciato nel 2019 per uscire nel 2021, poi rimandato al 2022, poi fissato per una finestra di lancio settembrina, il titolo sviluppato da Daedalic Entertainment (quelli di Deponia) è stato rimandato a data da destinarsi in tutte le sue versioni: essendo una produzione multipiattaforma, infatti, sarebbe dovuto uscire anche per Nintendo Switch a novembre, ma ora la nuova data è assolutamente vaga.
Nel comunicato diffuso via social il 25 luglio scorso, si leggono i consueti ringraziamenti nei confronti dei fan ma nessuna spiegazione riguardo alle ragioni dello slittamento: solo l'impegno, da parte del team di sviluppo, a restituire la "miglior esperienza possibile".
Il fatto è che il trailer de Il Signore degli Anelli: Gollum mostrato a inizio luglio non ha riscosso il consenso che speravano in Daedalic e, anzi, ha sollevato molte critiche e perplessità nei confronti di un motore grafico antiquato - dato che il gioco uscirà anche sulle console di scorsa generazione - e di un gameplay in apparenza obsoleto, incentrato soprattutto sulla furtività e l'esplorazione. In una sola parola, Gollum sembra un titolo... noioso. Ora bisogna capire in che modo Daedalic andrà a ritoccare il gioco, che dovrebbe raccontare le disavventure di Sméagol prima, durante e dopo il suo fatidico incontro con l'Unico Anello.
Nel trailer non si vede certo Gollum combattere, né si riesce a capire in che modo lo sviluppatore tedesco abbia implementato la promessa dinamica dello sdoppiamento di personalità che, a suo dire, permetterebbe di affrontare determinate circostanze in modo diverso, scegliendo di comunicare come Gollum o come Sméagol. Il potenziale c'è, ma Daedalic sarà all'altezza della sfida?
The Lord of the Rings: Heroes of Middle-Earth
Inutile dire che non poteva mancare la compagnia con lo sguardo rivolto al sempre più florido mercato mobile, in questo caso Electronic Arts, che lo scorso maggio ha annunciato una collaborazione con Middle-Earth Enterprises, la società che possiede i diritti su gran parte de Il Signore degli Anelli e Lo Hobbit.
Già disponibile in alcuni paesi e presto in tutto il mondo, The Lord of the Rings: Heroes of Middle-Earth è un gioco di ruolo a personaggi collezionabili di tipo free-to-play che ci permette di affrontare alcune delle battaglie più iconiche della mitologia tolkeniana, ma non solo, formando una banda personalizzata con gli eroi che abbiamo sbloccato, un po' come succede in tanti altri titoli mobile che pescano a piene mani da anime e fumetti, e che potremo potenziare con le valute accumulate. Se avete fame di fanservice tolkeniano e potete venire a patti col tagliente stile cartoonesco, questa app potrebbe essere un simpatico scacciapensieri, ma le dinamiche predatorie sono sempre dietro l'angolo...
The Lord of the Rings: Return to Moria
Annunciato nel corso dell'Epic Games Summer Showcase, il nuovo titolo della compagnia indipendente Free Range Games, sarà un'avventura survival procedurale multigiocatore: ogni partita sarà diversa dalle altre, e si potranno formare squadre di massimo otto Nani, convocati al cospetto di Gimli in persona in un'epoca suppergiù successiva alla distruzione dell'Unico Anello.
Il nostro scopo sarà esplorare le miniere di Moria sempre più in profondità, cercando materiali e risorse preziose con cui fabbricare nuove armi, armature e accessori. Una via di mezzo tra Spelunky, Minecraft e Don't Starve, il gioco propone molteplici dinamiche a incastro: non solo bisognerà procacciarsi la materia prima per sopravvivere, ma anche microgestirla mentre si cercano di evitare Orchi e Goblin il più possibile, finché non sarà inevitabile passare alle maniere forti per sbarazzarcene.
Return to Moria dovrebbe arrivare su PC intorno alla primavera 2023. Free Range Games non è uno sviluppatore noto o importante, ma sembra avere studiato un connubio di generi tutt'altro che banale che potrebbe sfruttare in modo intelligente una delle ambientazioni più iconiche, misteriose e affascinanti dell'immaginario tolkeniano.
Il gioco di Wētā Workshop
Se avete una minima infarinatura de Il Signore degli Anelli cinematografico, allora ricorderete che Wētā Workshop è lo studio che ha lavorato agli effetti speciali visivi della trilogia di Peter Jackson, del prequel Lo Hobbit uscito alcuni anni dopo e alla recente serie Gli Anelli del Potere. Ebbene Wētā Workshop nel 2014 ha fondato un reparto che si occupa di videogiochi. Ora, forti della loro dimestichezza con l'immaginario tolkeniano, quelli di Wētā Workshop starebbero lavorando per conto del publisher Private Division, l'etichetta indipendente di Take-Two.
In realtà non sappiamo assolutamente nulla di questo nuovo titolo e possiamo fare riferimento solo alle parole di Amie Wolken che, a capo del progetto, ha dichiarato: "È un enorme privilegio lavorare a un nuovo gioco ambientato nella Terra di Mezzo, soprattutto perché è molto diverso da qualunque altro i fan abbiano giocato in precedenza".
Un'affermazione che fa riflettere, poiché tra giochi di ruolo, strategici, MMO, avventure in terza persona, titoli d'azione e altro ancora, nel corso di questi anni abbiamo già visto un po' di tutto. Sembra che Take-Two stia mirando al 2024 come anno di uscita, perciò potremmo cominciare a vedere qualcosa di più concreto già nei prossimi mesi.