Nell'attuale panorama videoludico possiamo suddividere i titoli disponibili in due categorie, basate sulla tipologia di dispositivo con il quale andiamo a riprodurli. Ci sono infatti videogiochi pensati principalmente per le console e PC, ai quali dedichiamo il nostro prezioso tempo comodamente seduti sul divano o nella nostra postazione da gioco. Altri software invece vengono sviluppati per essere fruiti sull'autobus o treno, nella sala d'attesa alle poste, durante i tempi morti o generalmente in mobilità utilizzando lo smartphone o tablet in nostro possesso. Con l'arrivo delle nuove tecnologie come il cloud gaming, prestazioni dell'hardware mobile sempre più performanti ed esperimenti ibridi vincenti come il Nintendo Switch, i due mondi - gaming "fisso" e quello mobile - si stanno lentamente fondendo.
Il risultato finale non è ancora stato definito dall'industria e probabilmente serviranno ancora anni di sperimentazione per ottenere un modello vincente da questo punto di vista. L'intento però è quello del "Play Anywhere" proprio come sostiene uno dei popolari slogan dell'ecosistema Xbox di Microsoft. In questo articolo vogliamo provare a fare qualche considerazione in merito, per cercare di capire come i videogiochi saranno pensati anche per il mobile, oltre che per i sistemi casalinghi e i PC.
La differenza
Al giorno d'oggi risulta essere particolarmente facile distinguere un videogioco mobile da uno pensato per le console e PC. Oltre alle limitazioni tecniche dovute all'hardware degli smartphone e tablet, alla base dello sviluppo c'è anche un diverso target d'utilizzo e tipologia di gameplay. Spesso i giochi mobile sono pensati per sessioni di gioco rapide ed immediate, così che in ogni momento possiamo avviare l'applicazione dal nostro dispositivo e giocare per qualche minuto nei vari tempi morti durante la giornata. Quasi al contrario, le console ed il PC godono di un parco titoli con una complessità decisamente maggiore e ai quali bisogna dedicare un'attenzione diversa da quella che si può avere in una rumorosa sala d'attesa alle poste. Non vogliamo certamente generalizzare troppo questi concetti, perché sappiamo benissimo che il mondo del mobile gaming vuole avvicinarsi a quello delle home console e viceversa, per dare una maggiore libertà di scelta ai consumatori ed ampliare gli orizzonti dei videogiochi su tutte le piattaforme.
Vogliamo semplicemente sottolineare come un videogioco alla The Witcher 3 o Cyberpunk 2077 risulti difficilmente fruibile in mobilità su un dispositivo con un display ridotto come lo smartphone. Allo stesso modo siamo sicuri che pochi (probabilmente nessuno) di voi acquisterebbe una Xbox Series X per giocare esclusivamente a Clash Of Clans o Candy Crush. Sono di fatto due tipologie di videogiochi diverse, pensati per intrattenere il pubblico in maniera differente durante vari momenti della giornata. Nei giochi come Skyrim o The Last Of Us ci vuole una certa concentrazione e sopratutto del tempo per immergersi nel mondo di gioco ed apprezzare i panorami, suoni, dialoghi e vicende narrate dal software in riproduzione. Avviando un gioco come Clash Royale invece possiamo tranquillamente trascorrere cinque minuti per una rapida partita in una chiassosa carrozza del treno, senza perdere granché dell'esperienza.
Companion app: il primo punto d'incontro
La diffusione ed utilizzo degli smartphone sta crescendo anno dopo anno. Questi dispositivi elettronici sono ormai alla portata di molte persone in tutto il mondo e la loro utilità nella vita quotidiana non può essere più facilmente ignorata. Il download di un'applicazione dai rispettivi negozi digitali è diventato semplice come pagare il caffè nel bar sotto casa. La categoria di applicazioni con maggiore successo è indubbiamente quella legata ai videogiochi mobile, una fonte di guadagno gigantesca per l'intera industria, che sta registrando nuovi record su base mensile. Oltre ai giochi veri e propri esistono anche particolari software chiamati "companion app". Come suggerisce il nome, queste applicazioni sono una sorta di estensione di un videogioco disponibile tipicamente su altre piattaforme.
Alcuni videogiochi utilizzano questo componente aggiuntivo per migliorare ed ampliare l'esperienza di gioco, portandola dalle console e PC ai dispositivi mobili. FIFA Ultimate Team è un perfetto esempio di questo modello, che vuole unire i due mondi definiti nel precedente paragrafo. Quando siamo in giro possiamo aggiornare le nostre rose e giocatori dalla companion app in modo che, tornando a casa, possiamo trovare già la squadra pronta per scendere in campo ed affrontare le varie leghe online della popolare modalità su FIFA. In maniera simile possiamo citare anche Destiny 2, che da una parte offre un'ottima esperienza di shooting su console e PC, dall'altra ci permette di personalizzare e potenziare il nostro guardiano direttamente dal nostro smartphone. Oltre a questi due giochi ci sono numerosi titoli che potrebbero adottare questa soluzione, per estendere il gameplay ad una piattaforma esterna, migliorando ed ottimizzando l'esperienza offerta dal titolo. Anche videogiochi come Cyberpunk 2077 o Skyrim potrebbero avere una loro companion app dedicata. In questi casi l'utilità dell'applicazione per smartphone e tablet sarebbe quella di poter leggere i vari approfondimenti contenuti nel database del gioco, o nel caso di Skyrim dei veri e propri libri trovati nelle vaste distese nordiche dell'ambientazione medievale-fantasy.
Volendo proseguire con gli esempi possiamo menzionare anche l'intero franchise di Call Of Duty. Di fatto esiste già un'applicazione, che però non è ancora stata aggiornata per supportare le armi e classi di Warzone e del recente Black Ops Cold War. Se vogliamo anche Monster Hunter World potrebbe essere sfruttato in tal senso con un'applicazione mobile dalla quale modificare ed aggiornare l'equipaggiamento del nostro personaggio per passare immediatamente alla caccia dei mostri una volta tornati a casa. Vogliamo sottolineare come molti videogiochi potrebbero prestarsi ad un modello di gameplay espanso con la presenza di una companion app. L'obiettivo degli sviluppatori non dev'essere quello di togliere funzioni dal gioco ed includerle solamente nelle applicazioni mobile, bensì aggiungere questa possibilità per tenere il consumatore legato alla loro creazione, anche quando non può stare fisicamente davanti alla macchina da gioco.
Cloud gaming: la soluzione ibrida
I numerosi servizi di cloud gaming stanno rivoluzionando un po' il mercato videoludico. Tramite una buona connessione è possibile accedere ad una vasta libreria di videogiochi da qualsiasi dispositivo in qualsiasi momento, senza avere la necessità di acquistare una macchina da gioco dedicata.
Google Stadia, Nvidia GeForce Now e Xbox Game Pass Ultimate (solo per citarne alcuni tra i più popolari) stanno dando la possibilità ad ogni utente di giocare ai titoli come Cyberpunk 2077, Red Dead Redemption 2, Destiny 2, FIFA 21, Assassin's Creed Valhalla direttamente sullo smartphone o tablet. Si tratta di una vera e propria rivoluzione, in quanto questi videogiochi non erano di fatto pensati per essere fruiti su questi dispositivi, ma grazie a queste nuove tecnologie hanno potuto sbarcare in un mercato completamente nuovo.
Un po' come accade con i numerosi videogiochi su Nintendo Switch, anche altri titoli console e PC possono essere giocati sia in mobilità che dalla classica postazione fissa. Possiamo infatti avviare una partita ad Assassin's Creed Valhalla sulla TV per poi proseguirla in mobilità sul talbet qualora dovessimo dare spazio in soggiorno agli altri membri della famiglia. Tutto questo senza particolari interruzioni, trasferimenti dei salvataggi o altre complicazioni che potrebbero rendere la transizione meno fluida ed immediata. Successivamente possiamo anche decidere di recarci da un amico per fargli vedere i progressi del nostro assassino e collegarci direttamente alla nostra partita con lo smartphone, ritrovando il medesimo salvataggio del videogioco riprodotto con la stessa fluidità e qualità. I videogiochi come quelli sopra citati non sono stati pensati per essere riprodotti sui dispositivi mobili. L'esperienza di gioco quindi non raggiunge il suo apice viste le dimensioni ridotte del display o per un sistema di comandi non certo ottimale se non si possiede un controller da abbinare allo smartphone. Si tratta quindi solamente di un'aggiunta sicuramente apprezzata, che può espandere l'esperienza di gioco, senza però ampliarla in maniera significativa.
Il futuro ibrido
L'obiettivo degli sviluppatori per lo sviluppo dei prossimi giochi sarà probabilmente quello di trovare una certa sinergia tra il gameplay offerto per le macchine da gioco "tradizionali" e quello pensato per i dispositivi mobili. Lo scopo di tale sviluppo è quello di estendere l'esperienza di gioco a più piattaforme, dando la possibilità al consumatore di rimanere in contatto con i suoi titoli preferiti in qualsiasi luogo o momento. Il tutto però non deve rovinare il videogioco qualora decidessimo di fruirlo in maniera "classica", altrimenti possiamo già immaginare come potrebbe reagire l'attivissima community dei videogiocatori.
Cosa prevediamo che accada in futuro? Probabilmente vedremo maggiori soluzioni di gameplay pensate per il gioco mobile. Ad esempio un gioco come The Wither 3 potrebbe offrire l'ottima campagna in singolo giocatore su console e PC per poi espandere il suo gameplay su smartphone e tablet con il gioco di carte Gwent (già presente come una sorta di minigioco all'interno del titolo CD Projekt RED). Seguendo questo banale esempio, anche altri videogiochi potrebbero offrire delle sezioni di gameplay adatte maggiormente per essere giocate su smartphone e tablet, come i numerosi minigiochi presenti su Red Dead Redemption 2 ed in altri titoli open world. Allo stesso modo si potrebbero aggiungere altre quest secondarie meno impegnative, meccaniche di gioco come il commercio degli oggetti, la creazione e personalizzazione di armi, armature, veicoli oppure la semplice aggiunta di database per espandere la conoscenza della lore del gioco. Chiaramente i progressi registrati in modalità mobile andrebbero a sommarsi a quelli classici per avere un senso di avanzamento costante nel videogioco. Il tutto dev'essere visto come un'aggiunta opzionale, senza però essere trascurata in termini di realizzazione e sviluppo.
Poter proseguire l'esperienza di gioco su un dispositivo diverso in luoghi e situazioni differenti durante la giornata, potrebbe essere veramente molto intrigante. Viste le evidenti differenze tra il modo di giocare "classico" e quello disponibile sui dispositivi mobili, gli sviluppatori dovrebbero dedicare un maggiore focus sulla creazione di apposite funzionalità per quest'ultimi. Il risultato finale potrebbe però essere molto piacevole, qualora riuscissero a rendere l'utilizzo del gameplay mobile utile per proseguire il videogioco su console e PC. In alternativa ci vorrebbe una modifica dell'interfaccia ed in generale del gameplay per adattare il videogioco agli smartphone e tablet in modo da raggiungere un pubblico più ampio e legare maggiormente il consumatore al software rilasciato.