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Indiana Jones: l'approccio di MachineGames al videogioco e tutto quello che sappiamo

Dal producer Jerk Gustafsson emergono dettagli interessanti sul gioco di Indiana Jones in sviluppo presso MachineGames.

SPECIALE di Giorgio Melani   —   25/06/2022
Indiana Jones e l'antico Cerchio
Indiana Jones e l'antico Cerchio
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Il nuovo gioco di Indiana Jones in sviluppo presso MachineGames è ancora un fitto mistero: dopo l'annuncio con teaser trailer andato in scena ormai più di un anno fa, non ci sono state altre informazioni da parte di Bethesda o del team direttamente coinvolto, almeno fino a qualche breve menzione da parte di Jerk Gustafsson, executive producer del nuovo gioco, emersa nelle ore scorse.

Anche in questo caso non si parla proprio del gioco nei dettagli, ma si possono comunque trarre alcune informazioni sul modo in cui gli sviluppatori stanno trattando il progetto, sul taglio che vogliono dare alla nuova avventura videoludica di Indiana Jones e sull'attenzione all'immaginario narrativo che circonda il mitico archeologo avventuriero, elemento che MachineGames sembra stia tenendo in altissima considerazione. Dal punto di vista di materiali e dettagli specifici sul gameplay, il gioco in questione continua ad essere più segreto dell'Arca dell'Alleanza, ma se non altro fa piacere constatare come il team stia portando avanti il progetto con estrema cura.

D'altra parte, ci aspettavamo qualche aggiornamento da parte dello studio in occasione dell'Xbox & Bethesda Showcase 2022: a dire il vero in pochi speravano in una presentazione proprio di Indiana Jones, consapevoli che il progetto sia ancora nelle fasi iniziali, ma un possibile accenno a Wolfenstein era dato quasi per certo, con un terzo capitolo della nuova saga che continuava ad essere presente con una certa insistenza nelle voci di corridoio. Nulla di tutto questo si è verificato durante l'evento di giugno, alla fine: la presentazione è stata ricca di novità e giochi, con Bethesda interamente concentrata sulla presentazione di Starfield e di Redfall, senza alcun accenno agli altri progetti in corso presso i team interni.

L'assoluta fedeltà al lore

Indiana Jones, la famosa scena dell'idolo ne I Predatori dell'Arca Perduta
Indiana Jones, la famosa scena dell'idolo ne I Predatori dell'Arca Perduta

Jerk Gustafsson ha toccato Indiana Jones un po' di striscio nel corso di una recente intervista, ma il producer ha comunque fatto presente come il gioco rappresenti la "next big thing" da parte di MachineGames, e non potrebbe essere altrimenti considerando la portata del franchise su cui stanno lavorando. L'argomento principale di questi giorni resta l'ottavo anniversario di Wolfenstein: The New Order, ma è impossibile non pensare anche all'altro progetto in corso presso il team, in collaborazione con LucasFilm Games. Per quanto riguarda l'ispirazione, questa deriva principalmente da I Predatori dell'Arca Perduta, il primo film della saga, che secondo Gustafsson ha stabilito le fondamenta dell'intera serie: ha costruito il personaggio e le sue caratteristiche principali e resta un film d'azione di altissimo livello. Oltre a essere probabilmente il capitolo preferito dallo sviluppatore, il primo Indiana Jones è probabilmente quello a cui MachineGames ha guardato di più nello sviluppo del gioco.

Gustafsson insiste particolarmente su questo punto anche guardando all'intera serie e al modo in cui questa si è modificata e ha subito variazioni nella cultura popolare: gli elementi più caratterizzanti di Indiana Jones derivano dal suo primo capitolo, mentre gli altri hanno arricchito l'immaginario caratteristico della serie, cosa a cui gli sviluppatori stanno guardando con totale rispetto, sostenendo che qualsiasi cosa fanno dev'essere assolutamente in linea con la mitologia stabilita. Stabilita dunque una certa gerarchia nelle fonti d'ispirazione, MachineGames ha comunque intenzione di sfruttare tutta la serie cinematografica per trarre gli elementi da inserire nel gioco, arrivando fino a Il Regno del Teschio di Cristallo e guardando ovviamente anche il celebre L'Ultima Crociata, dunque sarà un gioco estremamente rispettoso del materiale di partenza.

Una storia originale

Indiana Jones, dettagli dal teaser trailer
Indiana Jones, dettagli dal teaser trailer

Questa attenzione alla mitologia originale risulta importante perché il nuovo gioco di Indiana Jones sarà incentrato su una storia originale, completamente creata da Bethesda e MachineGames, dunque il rischio di andare fuori traccia è concreto e la missione intrapresa dal team si configura particolarmente difficile. Già lo scorso novembre, Todd Howard ha chiarito di essere il produttore esecutivo del gioco, cosa che dimostra l'importanza del progetto all'interno di Bethesda, riferendo peraltro di aver coltivato l'idea di un adattamento del genere a lungo, fino alla proposta fatta a MachineGames. È probabile che il soggetto fosse in qualche modo già pronto e che il progetto sia potuto partire una volta trovato l'accordo con LucasFilm Games e la volontà di MachineGames di dedicarsi interamente allo sviluppo. Proprio il rilancio della divisione videoludica di LucasFilm ha probabilmente fornito la possibilità di realizzazione di questo gioco, e il coinvolgimento diretto dell'etichetta dovrebbe essere una garanzia per la fedeltà alla serie.

D'altra parte, MachineGames è un team che guarda molto alla narrazione, considerando che anche Gustafsson ha riferito di come i progetti dello studio partano tutti essenzialmente con la volontà di raccontare una storia e la definizione di personaggi, ambientazioni e trama. Possiamo dunque aspettarci una grande attenzione alla componente narrativa in Indiana Jones, e non potrebbe essere altrimenti, visto che anche i film sono essenzialmente delle grandi storie d'avventura inserite in un contesto che assume a tratti i contorni dell'action.

Indiana Jones, indizi sulla possibile storia?
Indiana Jones, indizi sulla possibile storia?

Sugli elementi della storia, possiamo fare solo delle congetture a partire dal primo teaser trailer pubblicato da Bethesda: tra gli oggetti storici come frusta, cappello e macchina fotografica emerge un biglietto per Roma, che lascia intendere un'ambientazione italiana per il nuovo capitolo, e la data 1936 che piazzerebbe la storia proprio in mezzo alla dittatura fascista. I libri presenti ("Ancient Circles", "Myths that Made", "Forbidden Stones") sembrano rimandare a miti collegati ad antiche rovine, ma le note sulla scrivania contengono possibili riferimenti al Vaticano, dunque è possibile che si tratti ancora una volta di inseguire qualche reliquia a carattere religioso.

Che genere di gioco sarà?

Indiana Jones: la frusta non potrà mancare
Indiana Jones: la frusta non potrà mancare

Nelle recenti interviste, Jerk Gustafsson si è guardato bene dal rivelare elementi del gameplay di Indiana Jones, ma possiamo aspettarci una possibile variazione rispetto alla tradizione consolidata degli sparatutto in prima persona, considerando il soggetto. D'altra parte, il producer ha fatto capire anche come MachineGames abbia avuto modo di sperimentare nuovi elementi di gioco e sia ben intenzionato a provare qualcosa di diverso rispetto a quanto fatto finora, mettendo la volontà di raccontare una storia al centro del progetto. Il ricorso all'action adventure in terza persona sembrerebbe la scelta più ovvia, partendo da un soggetto del genere, ma non è così scontata, considerando che il team è riuscito comunque a costruire dei giochi fortemente narrativi anche utilizzando la prima persona. D'altra parte, soprattutto con Wolfenstein: Youngblood ha dimostrato anche di voler sperimentare qualcosa di nuovo, introducendo elementi più esplorativi e quasi da action RPG nel tessuto dello shooter in soggettiva, dunque non sappiamo bene cosa aspettarci.

La soluzione della terza persona sarebbe sicuramente più tradizionale, andando anche in linea con la tradizione della serie videoludica di riferimento e ricollegandosi al filone composto da Indiana Jones e la Macchina Infernale, Indiana Jones e la Tomba dell'Imperatore e Indiana Jones e il Bastone dei Re. Il modello di riferimento sarebbe già ben stabilito e sicuramente farebbe piacere a LucasFilm Games, ma non è detto che MachineGames e Bethesda vogliano seguire questa strada, vista la ghiotta possibilità di reinterpretare la serie e fornire una lettura differente e più originale del franchise. D'altra parte, il team ha recentemente collaborato a stretto contatto con Arkane anche per lo sviluppo di Deathloop, ed è possibile che, nel frattempo, abbia studiato lo stile dei colleghi che sono altri specialisti nell'uso della prima persona. L'idea che il gioco possa sfruttare quest'ultima impostazione non è così assurda, magari con maggiori elementi d'avventura e forse una spruzzata di immersive sim nella struttura. Ne sapremo di più nei prossimi mesi, ma ci vorrà tempo: considerando anche che il quinto film di Indiana Jones è previsto per giugno 2023, è molto probabile che entro tale periodo emerga qualcosa di concreto sul gioco.