Le schede madri Z490, equipaggiate con il nuovo socket LGA 1200, sono al servizio della decima generazione di processori Intel Core, una famiglia che non innova ma si rinnova nel segno della potenza, con frequenze elevate e l'Hyper-Threading attivo su tutti i modelli. Non manca però di novità alcune delle quali guardano al futuro, con il supporto per l'interfaccia PCIe 4.0 che, assente le caso degli Intel Comet Lake S di decima generazione, ci rimanda ai futuri processori Rocket Lake.
Per il momento, comunque, l'obiettivo esclusivo delle Z490, dotate di 24 linee PCIe che sommandosi alle 16 della CPU portano il totale alle stesse 40 della serie precedente, è quello di sfruttare al meglio la decima generazione di CPU Intel, capitanata da un modello da 10 core e 20 thread capace di raggiungere i 5.3GHz.
Tra evoluzione e ottimizzazione
La nuova serie Intel serra i ranghi con l'introduzione dell'Hyper-Threading su tutti i modelli, anche quelli di fascia bassa, e con accorgimenti come l'incremento di cache del Core i7-10700k che rispetto al 9700K guadagna l'overclocking mentre rispetto al Core i9 10900K, escludendo i due core in meno, rinuncia solo al Thermal Boost Velocity, fermandosi ai 5.1GHz della tecnologia Turbo Max 3.0. Guadagna quindi qualcosina anche sul 9900K, grazie a uno sforzo che oltre al chipset, comprende un redesign del dissipatore integrato delle CPU, necessario visto l'impiego ancora una volta di transistor a 14 nanometri. Ma basta per puntare a frequenze molto elevate, anche con il modello di punta da 10 core e 20 thread che è il probabile responsabile della decisione di Intel di cambiare chipset, anche in funzione della dissipazione delle schede madri.
Non è un caso che le Z490 godano di dissipatori generosi, privi di raffreddamento attivo ma particolarmente spessi nel caso dei VRM. Lo abbiamo toccato con mano sulle schede GIGABYTE, lo abbiamo visto nelle immagini delle schede Z490 annunciate da MSI e lo abbiamo visto da vicino con la ASUS ROG Strix Z490-E che è arrivata di fresco in redazione. Ed è questa che, in quanto modello di fascia alta da gaming, si guadagna il ruolo di protagonista nella nostra disamina mirata a valutare la dotazione delle schede madri che promettono i framerate più elevati, puntando esplicitamente ai videogiochi.
Una delle prime cose a saltare all'occhio è il raffreddamento del backpanel che si estende fino all'heatsink del VRM e nasconde parte di un tubo che la collega anche al raffreddamento del modulo IO. Qui prende forma un blocco di dissipazione ampio che comprende il chipset e avvolge parte dei due slot PCIe rinforzati al fianco dei quali troviamo anche gli slot con dissipatore già incluso destinati alle memorie SSD M.2. Non c'è nulla di importante, quindi, che rimanga fuori da un sistema di raffreddamento che pur rispettando il design familiare della serie Strix, si evolve con nuovi tasselli e fa un passo in avanti anche in quanto a estetica. Proprio sul chipset spunta infatti un'illuminazione a tema futuristico, con scritta la scritta ROG circondata da fregi hi-tech, che aggiunge un'ulteriore fonte di luce oltre al logo e al motivo simil olografico che domina buona parte del backpanel. Cambia inoltre la posizione dello slot M.2 primario che, spostato appena sotto al primo slot PCIe, libera spazio funzionale alla possibilità di installare SSD M.2 a piena lunghezza da 110mm, come sullo slot secondario. Da notare anche come gli header USB, quelli per le ventole e quelli per l'illuminazione supplementare RGB siano stati appaiati, facilitando il cable management. Notevole infine la connettività USB con ben 6 porte di tipo 3.2 tra cui ne troviamo anche una Type-C.
Le novità non mancano, sia in generale, sia in casa ASUS
Tornando a parlare del chipset Z490 in generale, questo introduce il supporto nativo per memorie a 2933MHz oltre a una generale ottimizzazione dell'overclock, con maggiori possibilità di controllare le curve di alimentazione e frequenza. Introduce tra l'altro la possibilità attivare o disattivare l'Hyper-Threading su ogni singolo core in modo da permettere il raggiungimento delle più alte frequenze possibili a chi è in cerca di record. Non mancano inoltre alcuni tweak al software, compresa l'evoluzione dell'Intel Performance Maximizer che prosegue sulla sua strada con l'obiettivo di garantire automaticamente il massimo dell'overclock.
Ma la ASUS ROG Strix può contare anche sulle tecnologie proprietarie di ASUS che per la memoria includono OptiMem II, gli ovvi profili XMP e la possibilità di arrivare fino a 4600MHz di frequenza. Passando alla frequenze della CPU spunta invece un miglioramento dell'AI Overclocking, il tool di ASUS per l'overclock automatico pensato per incrementare la reattività del Turbo Boost, che fa il paio con la nuova funzionalità AI Cooling, che serve a migliorare la precisione con cui il sistema riduce la velocità delle ventole quando il carico di lavoro della CPU si abbassa. Tutto ovviamente disponibile su una motherboard da gaming di fascia piuttosto alta che dovrebbe garantire discreti margini di overclock con un VRM a 14 fasi IR3555, a patto di avere dissipatori all'altezza del compito. Si parla infatti di 125W di TDP per i modelli dal 10600K in su, con il 10700K che può arrivare a un consumo di 200W spingendo tutti i core a 5GHz e il 10900K, con i suoi 10 core, che ha il secondo power limiti fissato a 250W.
Anche la connettività fa un passo avanti
Come previsto le CPU Comet Lake-S non cercano di ridurre i consumi, puntando invece a spingere fino quasi al limite il processo produttivo a 14 nanometri per toccare frequenze molto alte. Ma le novità, lo abbiamo visto, non mancano e sul piano della connettività includono il Bluetooth 5.1 oltre al wireless Wi-FI 6 AX201 integrato, seppur con supporto opzionale da parte dei costruttori. Spunta inoltre il supporto per la porta Ethernet da 2.5 Gbps che va a colmare un altra lacuna rispetto alla concorrenza, confermando la natura di un chipset in qualche modo orientato al futuro. Tra l'altro sulla ASUS ROG Strix sia la connettività di rede che quella wireless godono della funzionalità AI Networking della suite GameFirst VI che cerca di bilanciare il traffico in base all'utilizzo e come i router da gaming da la priorità alla trasmissione dei videogiochi quando stiamo giocando, promettendo un ping stabile anche lanciando in parallelo uno streaming video o un download.
Pochi cambiamenti invece, tornando a parlare della ROG Strix, per il chip audio SupremeFX S1220A, ma anche in questo caso spunta qualche ottimizzazione con il Surround Virtuale dei Sonic Studio III, con la possibilità di sfruttarlo e tararlo con cuffie bluetooth, altoparlanti e caschetti virtuali. La tecnologia Sonic Radar III gode invece di un nuovo algoritmo che migliora l'audio direzionale, anche se in questo campo è il DTS Sound Unbound a promettere un pazzo in avanti, con il supporto dedicato per l'audio tridimensionale supportato ufficialmente da titoli come Gears of War 5, Borderlands 3, Call of Duty Modern Warfare, Forza Horizon 4, Shadow of the Tomb Raider, Rise of the Tomb Raider, Assassins Creed Origins, For Honor, Final Fantasy XV, Resident Evil 2, Metro Exodus e The Division 2.