Microsoft e Rare hanno celebrato il loro matrimonio mediatico quest'inverno e da allora le voci sulla line up che la storica softco avrebbe portato in dote a Xbox si sono rincorse febbrili in ogni sito internet. Tra tante voci, mai confermate, la sola certezza era rappresentata da Kameo, che doveva uscire per GameCube e che verrà invece pubblicato in casa Microsoft. L'E3 di quest'anno è la prima occasione per poterci finalmente giocare e la curiosità era davvero tanta. Curiosità per il gameplay, per il feeling, per la grafica, per un gioco che è da tanto tempo nelle gallerie di screenshots di migliaia di siti su tutta la rete.
La demo presente allo stand Microsoft consente di giocare con tre livelli più una sorta di quest che coinvolge un mega boss a metà tra un orco e Shrek. Kameo è un bel gioco dal punto di vista grafico, curato in moltissimi dettagli. Kameo è un gioco Rare fino al midollo e, nonostante l'aspetto accessibile, nasconde un'indole tutt'altro che mansueta. I comandi e l'interfaccia non sono certo immediati e per portare a termine la demo (questione di orgoglio) ho dovuto metterci un bel po' di impegno. Alla guida della nostra fata, all'ingresso di ogni stage saremo indirizzati al conseguimento di una quest e quelle giocabili all'E3 sono quelle che portano all'acquisizione delle prime tre creature che si uniranno a Kameo nella sua avventura. Nel primo stage, ambientato nel giardino di un castello incantato, arricchito da fiori, alberi e ruscelli, dovremo lanciarci alla ricerca di un fiore luminoso in un prato. Una volta individuatolo, Kameo lo può cogliere, scoprendo che in realtà si tratta di una pianta senziente e, con l'ausilio di Meepo, draghetto che la segue ovunque, lo può fare suo alleato. Da quel momento, potremo in ogni momento passare al controllo della creatura, alternandolo a quella di Kameo, e i comandi si adatteranno ai suoi poteri speciali. Il cucciolo può crescere, se adeguatamente nutrito e questa, difatti, diventa la seconda quest da compiere nello stesso stage. Dovremo individuare un campo di piante carnivore e con la piccola pianta dovremo aggrapparci allo stelo di una di queste e farne cadere un piccolo bruco. Una volta caduto al suolo comincerà a scappare e dovremo afferrarlo tuffandoci al suo inseguimento. Dopo averne ingurgitati tre, la creatura si evolverà con un full motion video, a dir la verità compresso a qualità non eccelsa e i trigger del pad, che prima servivano a Kameo per decidere se volare o procedere a piedi e per interagire con Meepo, serviranno adesso per colpire i nemici con due attacchi base e con un colpo speciale, se premuti contemporaneamente. Saremo chiamati a compiere lo stesso processo tutte le volte che acquisiremo una nuova creatura e che dovremo farla evolvere. L'idea è interessante, i meccanismi sono un po' da limare e la telecamera ha bisogno di miglioramenti per far sì che sia un po' più semplice avere sempre inquadrato il fulcro dell'azione di un titolo che promette di non regalare niente a chi voglia cimentarvisi. L'aspetto che può lasciare spiazzati è la molteplicità delle configurazioni dei comandi, che cambieranno tutte le volte che assumeremo il controllo di un personaggio diverso. Ovviamente, lo showfloor dell'E3 non è il posto migliore del mondo per entrare in confidenza con un gioco che promette davvero tanto a chi voglia affrontarlo. Dalla sua Kameo ha sicuramente un frame rate stabile, dei buoni modelli poligonali, ottime texture e la stessa cura nelle scelte cromatiche che impreziosivano gli stage di StarFox, dando l'impressione di essere un gioco molto promettente. Le animazioni sono di ottimo livello e chi scrive sarà ben lieto di aiutare Kameo a sconfiggere il malvagio Thorn e le sue armate. Resta solo da attendere la primavera del prossimo anno, tanta è ancora la strada che la nostra fata deve percorrere per arrivare sugli scaffali dei negozi di tutto il mondo.