Finalmente Kingdom Come Deliverance 2. E che presentazione maestosa, ma parliamoci chiaro: il gioco Warhorse Studios non meritava niente di meno. Abbiamo anche un periodo di uscita: un vago 2024 che equivale a dire dopo l'estate, sempre che non ci siano posticipi dell'ultima ora. La speranza, e l'impressione, è che i cinque anni pieni di lavoro siano serviti anche a garantirci un debutto ben più morbido di quello decisamente problematico del primo capitolo e che lo sviluppo sia oramai davvero alla fine. Una strategia simile a quella di Bethesda con Fallout 4, per intenderci: annunciato e giocato a strettissimo giro. Non so a voi, ma a me l'idea piace.
Un GDR unico
Tanto a che sarebbe servito confermare lo sviluppo di questo seguito? Lo sapevamo già: bastava finire il primo capitolo per intuirlo e le sei milioni di copie vendute, annunciate a febbraio, ne sono state l'ultima superflua conferma. Però lo ammettiamo, anche noi non vedevamo l'ora che accadesse perché siamo perdutamente innamorati di questo progetto. I motivi sono sempre gli stessi che di recente abbiamo elencato nuovamente in occasione della recensione della versione Nintendo Switch: grande realismo, foreste incantevoli, una storia interessante, personaggi umani, missioni principali sovversive e un gameplay impegnativo come quelli di una volta. Certo, uscì mezzo rotto, soprattutto su console dove ci sono voluti mesi per farlo andare sufficientemente bene, ma erano altri tempi: Warhorse Studios era appena stata fondata, l'organico era ancora esiguo e non fu facile nemmeno convincere gli investitori a sganciare tutti i soldi necessari per assecondare la voglia di tornare a stupire di Daniel Vavra, l'autore del primo insuperato Mafia e fondatore del team.
La visione
Come ci ha spiegato lo stesso Vavra, Kingdom Come Deliverance 2 è il gioco che aveva in mente fin dal principio, tutto quel che non è potuto essere il capostipite per i motivi descritti in precedenza. Il protagonista è sempre Henry di Skalitz, che torna in scena molto più maturo di come lo avevamo lasciato e in armatura scintillante, uno sguardo fiero e sicuro che un po' ci ha persino emozionato... e noi amanti di Kingdom Come Deliverance non ci emozioniamo mai. Ci troviamo quindi nuovamente in Boemia nel quindicesimo secolo, nel pieno di una guerra civile e sotto l'influenza del pericoloso Sigismondo di Lussemburgo. C'è ancora molto riserbo sugli avvenimenti della trama e su quelle che saranno le nuove meccaniche di gioco, ma considerando l'uscita ravvicinata è molto probabile che ben presto - alla Gamescom? - ne sapremo molto di più e su tutto.
Eserciti in movimento
Sorprendentemente, il gioco gira ancora una volta su una versione modificata del CryEngine. Il salto grafico è in linea con quello che ci si poteva aspettare: dal video e dalle immagini sembra davvero bello da vedere grazie a un sistema di illuminazione di ben altro calibro, anche se forse i colori appaiono leggermente eccessivi, mentre il campo visivo è forse l'aspetto che salta più agli occhi e sembra mantenere un bel po' di dettaglio anche sulla lunga distanza. Abbiamo anche intravisto alcune sequenze cittadine davvero molto interessanti: questa volta avremo modo di visitare centri abitati molto più grandi (Kuttenberg sarà la città principale) e di conseguenza molto più vivi e pieni di opportunità. Non dimenticate che Henry non è più il ragazzo giovane e inesperto di un tempo.
Questo è un gioco che prevede anche un gran numero di personaggi su schermo: le battaglie di Kingdom Come Deliverance 2 non saranno come le guerre di Skyrim con sei persone che ne menano altre sei, ma scene molto più epiche. Alle musiche troviamo di nuovo Jan Valta & Adam Sporka e questa, per chi si ricorda quelle del primo gioco, è davvero un'ottima notizia.
Rifinire le idee
Ricapitoliamo: sappiamo che Kingdom Come Deliverance 2 si basa su un'idea di gioco di ruolo diversa dal solito, dove è necessario immergersi completamente nell'ambientazione per far crescere il protagonista e a volte la difficoltà è deliziosamente brutale, la scelta su cosa fare quasi sempre totale. Il video che abbiamo visto mostra cose meravigliose: enormi eserciti che si preparano alla battaglia, baci che lasciano senza fiato, spade contro spade in primissima persona, persino primordiali armi da fuoco e la comparsa come arma utilizzabile della balestra. Shut up and take my money, avranno subito urlato i fan del primo gioco con alcuni di noi in prima fila, ma per avere il successo che merita questo seguito deve aggiustare parecchie cose e soprattutto togliere quello strato di sporcizia che contraddistingue da sempre un certo tipo di videogioco europeo.
In primis, va perfezionato il sistema di combattimento: la complessità deve rimanere, ma serve più chiarezza nelle meccaniche e una maggiore enfasi sull'intuitività del sistema. Lo stesso dicasi per le altre meccaniche presenti nel primo gioco e che ritorneranno senza alcun dubbio nel seguito: aprire le serrature quanti giocatori ha fatto impazzire? Questa nuova avventura promette anche di essere molto più grande della precedente, e da ogni punto di vista: c'è più musica, più effetti sonori, la storia ha un più ampio respiro, ci sono quasi il doppio delle cinematiche e una mappa molto più estesa di quella del primo gioco che comunque era già sufficientemente vasto.
Dopo sei anni giochi come Kingdom Come Deliverance ancora non ce ne sono e nemmeno se ne vedono all'orizzonte. Kingdom Come Deliverance 2 può davvero limitarsi a perfezionare quel che ha già proposto, con una grafica migliore, ed uscirne comunque vincitore. Speriamo vivamente che questo seguito non si limiti a questo, e che la visione di Daniel Vavra possa finalmente essere messa in scena nella sua totalità. Festeggiamo cauti l'arrivo di un grande gioco di ruolo. Kingdom Come Deliverance 2 uscirà nel 2024 su PC, PlayStation 5 e Xbox Series.
CERTEZZE
- Henry, che ometto che ti sei fatto!
- Grande colonna sonora
- Se resta com'era, è già un grande gioco
DUBBI
- Si è visto ancora pochissimo!
- Avranno reso più intuitive le meccaniche di combattimento e lockpicking?
- Pochi bug, per piacere