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Kojima VS Konami: cos'è successo davvero a Silent Hills?

Perchè Konami ha abbandonato il progetto Silent Hills? E perché ha allontanato Hideo Kojima dal suo staff? Proviamo a ricostruire gli eventi.

VIDEO di Stefano Vinci   —   09/06/2022
Silent Hills
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Tra leak e voci di corridoio, speranze dei fan e dubbi, sembra ormai sempre più concreta la possibilità di rivedere presto l'IP di Silent Hill tornare nelle nostre console. Uno dei nomi più associati al brand, fin dal 2014, è quello di Hideo Kojima. Le strade dell'autore della saga di Metal Gear e dell'horror di Konami si erano infatti incrociate proprio in quell'anno, con l'annuncio che lo sviluppo del nuovo Silent Hills sarebbe stato affidato al director giapponese e al suo team, all'epoca interno a Konami stessa.

L'annuncio però arrivò in una maniera particolarmente originale. Alla Gamescom 2014, Kojima presenta P.T. (Playable Teaser), una breve esperienza scaricabile gratuitamente dal Playstation Store, come demo di un progetto non meglio specificato. Una sorta di horror misto a un puzzle, che al suo completamento mostrava il teaser di Silent Hills, nuova incarnazione del brand che avrebbe avuto come protagonista l'attore Norman Reedus. L'attesa per questo nuovo capitolo era alle stelle e P.T. stupì tutti con una direzione artistica da brividi, arrivando a essere scaricato più di un milione di volte in un solo mese. Poi, nel 2015, il progetto venne completamente cancellato, P.T. ritirato dallo store, e Kojima, alla fine dell'anno, licenziato. Successivamente verrà fuori anche che per gli ultimi sei mesi dello sviluppo di Metal Gear Solid V, subito prima del suo licenziamento, Hideo verrà separato dal suo team, chiuso in un'altra stanza, su un altro piano dell'edificio.

La sequenza di eventi e di scelte prese dalla compagnia ha sempre suscitato grande curiosità: Perchè Konami ha deciso di abbandonare il progetto Silent Hills? Perchè allontanare Hideo Kojima dal suo staff durante la fase finale dello sviluppo di Metal Gear Solid V? Come mai tutte le sue decisioni sono state supervisionate minuziosamente dai dirigenti di Konami? E perchè P.T. è stato bruscamente rimosso dal Playstation Store? Nessuno ha delle vere risposte a queste domande, ma una serie di fonti raccolte e messe insieme in un video del canale Youtube "TheGrateDebate", hanno portato a un serie di teorie e speculazioni davvero interessanti, che vogliamo riproporvi oggi.

Papà era una tale seccatura

Il famoso quote di P.T. Silent Hills: 'Papà era una tale seccatura'
Il famoso quote di P.T. Silent Hills: "Papà era una tale seccatura"

Hideo Kojima è un artista noto per riempire le sue opere di riferimenti autobiografici, e questa tendenza potrebbe essersi palesata anche all'interno di P.T. Il Playable Teaser potrebbe aver avuto infatti degli indizi e delle informazioni riguardo i suoi diverbi con Konami e il suo successivo allontanamento dalla compagnia nel 2015.

"Papà era una tale seccatura" - recita una clip nella demo. "Ogni giorno mangiava lo stesso tipo di cibo, si vestiva allo stesso modo, si sedeva davanti allo stesso tipo di giochi... Sì, era proprio quel tipo di persona. Ma poi, un bel giorno, arriva e ci uccide tutti! Non poteva nemmeno essere originale sul modo in cui lo avrebbe fatto. Non mi sto lamentando... stavo morendo di noia comunque"

Secondo molti dei fan, è palese come il "papà" a cui si riferisce la frase nel finale fosse proprio un riferimento a Konami. Ricordiamoci però che P.T. fece il suo debutto sulle console Sony nel 2014, quindi un anno prima dei diverbi tra la compagnia e l'autore, che sfociarono nel successivo licenziamento di quest'ultimo nell'ottobre del 2015 e nell'apertura di una nuova Kojima Productions, questa volta indipendente, nel dicembre dello stesso anno. Quindi si può interpretare il passaggio nel quale viene detto "un giorno arriva e ci uccide tutti" come un'anticipazione di quello sarebbe stato annunciato più di un anno dopo, con Konami che avrebbe quindi effettivamente sciolto Kojima Productions un anno prima che fosse ufficialmente rivelato. Seguendo questa linea, diventa sempre più probabile che P.T. possa nascondere al suo interno altri dettagli riguardo gli eventi che hanno portato al celebre divorzio.

Hideo Kojima
Hideo Kojima

Nel 2018, il giornalista Joel Couture pubblica un e-book chiamato "P.T. - A Videogame Ghost Story", dove scende nel dettaglio di alcune delle questioni legate alla realizzazione della demo. Qui compaiono diverse interviste ad alcune fonti interne a Konami, che raccontano della realizzazione del "Fox Engine", motore grafico in sviluppo presso Kojima Production nel 2011, che avrebbe fatto da base per i prossimi titoli della serie di Metal Gear.

"Da molti anni Kojima Prductions stava lavorando al Fox Engine" - dice una fonte - "e a quello che poi sarebbe diventato Metal Gear Solid V. Penso che avessero bruciato circa 100 milioni di dollari nello sviluppo del gioco e del motore, una cifra assurda, e Konami voleva utilizzare il Fox Engine anche per altri progetti, come altri titoli della serie Metal Gear e Pro Evolution Soccer."

Intanto, nel giugno del 2011 Konami rilascia "Dragon Collection", un gioco mobile free to play, con una forte enfasi sulle microtransazioni. Fonti anonime hanno indicato che il produttore di Dragon Collection, Hideki Hayakawa, possa aver contattato Hideo Kojima proprio in quel periodo, per inserire alcuni personaggi di Metal Gear all'interno del mobile-game. Kojima rifiutò bruscamente.

"Ora, un'altra cosa che ho sentito è che Kojima era molto condiscendente nei confronti del team mobile. Quando non avevano ancora avuto successo. Lui stava lavorando al prossimo best-seller, e loro invece lavoravano su progetti minori destinati al mobile. Sono voci di corridoi, ma si dice che qualcuno possa aver detto qualcosa a Kojima, e lui abbia risposto con un atteggiamento di superiorità".

La schermata iniziale di P.T.
La schermata iniziale di P.T.

Nonostante tutto, Dragon Collection fu un enorme successo per Konami. I costi di sviluppo erano stati minimi e i ricavi talmente alti che, messi accanto gli investimenti nello sviluppo del Fox Engine e di Metal Gear Solid V, instillarono qualche dubbio sul lavoro di Hideo Kojima nella compagnia.

"In questa situazione, ai piani alti iniziavano a pensare 'questi giochi low-cost ci fanno guadagnare milioni di dollari al giorno e noi abbiamo lo studio di Kojima che chiede ancora milioni e milioni per finire il suo gioco'. A vederla dalla prospettiva dei dirigenti, era una follia. Avevano messo in piedi 3 nuovi studi, erano passati da avere un solo studio in America ad averne 3 o 4 soltanto sulla cosa occidentale. Stavano letteralmente sperperando i fondi. Credo che questa questione con Kojima fosse già arrivata al limite".

Se guardiamo nelle notizie archiviate sul sito di Konami, che adesso sono state cancellate, possiamo ricalcare la scalata di Hayakawa all'interno della compagnia: dall'uscita di Dragon Collection, Hayakawa viene promosso a Corporate Officer., poi Senior Corporate Officer, e a giugno 2014 viene promosso a Vice Presidente di Konami Japan, rimpiazzando proprio Hideo Kojima.

Dieci mesi prima

Hideku Hayakawa
Hideku Hayakawa

Ad aprile 2015, Hideku Hayakawa, l'uomo del mobile, diventa presidente di Konami. Soltanto un mese dopo, Hayakawa annuncia in un intervista che Konami investirà principalmente sul modello mobile di Dragon Collection: "Inseguiremo in maniera aggressiva il mercato mobile. La nostra piattaforma principale diventerà quella mobile. I nostri giochi passeranno dal vendere oggetti a vendere features".

Contemporaneamente a queste dichiarazioni, il progetto Silent Hills viene cancellato e P.T. viene brutalmente rimosso dal Playstation Store. Ci si accorse presto che il nome di Kojima stava venendo rimosso da tutto il materiale promozionale di Metal Gear Solid V, e insieme a una serie di appuntamenti tra dirigenti programmati da Konami, era palese che l'allontanamento dell'artista fosse imminente. Sul sito di Konami venne inoltre scoperto che Kojima, infatti, non era più elencato tra i dirigenti dell'azienda.

Ma potrebbero esserci degli elementi che indicano che non fu questo momento che diede inizio al divorzio tra Kojima e Konami. Negli anni precedenti a PT, il nome di Hideo Kojima spunta fuori in un appuntamento del 2009 in cui viene promosso a Executive Corporate Officer. Due anni più tardi, nel 2011, diventa invece Vice Presidente di Konami, e dopo ancora due anni, Vice Presidente Esecutivo, nel 2013. Queste promozioni che avvengono in maniera regolare, sembrano indicare che Kojima avesse un contratto della durata di 2 anni. Tuttavia, il 31 ottobre 2013, l'autore viene retrocesso a Senior Corporate Officer: un passo indietro decisamente esagerato e non in linea con i tempi rispetto ai cambiamenti di ruolo precedenti. P.T. verrà pubblicato 10 mesi più tardi, il 12 agosto 2014.

Il feto del playable teaser di Silent Hills
Il feto del playable teaser di Silent Hills

Questo la trascrizione del dialogo con il feto di Silent Hills: "Sei stato licenziato, quindi hai annegato la tua tristezza nell'alcol. Lei ha dovuto accettare un lavoro part-time alla cassa di un negozio di alimentari. La sola ragione per cui riesce a guadagnare è che al manager piace vederla in gonna. Te lo ricordi, vero? Esattamente 10 mesi fa!"

Il riferimento all'interno di P.T. viene in qualche modo confermato dalla fonte di Couture, che ha dichiarato: "Nel periodo in cui Kojima annunciò per la prima volta PT, quello che mi era stato detto è che Konami non avrebbe voluto mostrarlo alla Gamescom, ma Kojima volle a tutti i costi presentarlo lo stesso. Forse c'era qualche motivazione particolare. Non si sa mai con Kojima, possono esserci date specifiche o altri indizi a livello meta-narrativo da rispettare."

Esattamente 10 mesi prima della release di P.T., Kojima era in visita presso gli studi di Los Angeles, dove deve aver ricevuto una telefonata spiacevole. La possibilità è che la compagnia, infastidita dalla volontà dell'autore giapponese d'iniziare l'ennesimo nuovo e costoso progetto, ancor prima della fine dei lavori sul Fox Engine e su Metal Gear, abbia dato un ultimatum per la pubblicazione di Metal Gear Solid V in 2 anni, alla scadenza del contratto, firmando con Kojima un ulteriore accordo di non-competizione per i 2 mesi successivi, nei quali l'autore sarebbe risultato come "in vacanza".

Deja Vu

In Metal Gear Solid V: Ground Zeroes Kojima gioca con alcune sue vecchie citazioni
In Metal Gear Solid V: Ground Zeroes Kojima gioca con alcune sue vecchie citazioni

A marzo del 2014 viene pubblicato il prologo del nuovo Metal Gear, Ground Zeroes. Dall'esterno nessuno avrebbe potuto sapere dei tumulti interni tra Konami e Hideo Kojima, ma forse anche qui si può individuare qualche indizio: nella missione Déjà Vu, esclusiva Playstion che riporta il protagonista a rivivere la memoria storica della saga, uno degli incarichi è quello di cancellare i loghi dei Metal Gear "reali", e lasciare lì quelli di alcuni capitoli fittizi.

Una volta completato l'incarico, viene citata una storica frase legata a Psycho Mantis, personaggio storico della serie apparso per le prima volta nel 1998: "Sembra che tu sia un fan dei giochi Konami"; "Sembra che tu sia un fan dei giochi di Hideo Kojima!". Solo che qui la sostituzione di "Konami", con il nome di Kojima, può essere interpretata come un'attribuzione di merito da parte dell'autore, consapevole che presto il suo nome sarebbe sparito da tutto il materiale promozionale di Metal Gear Solid V. Inoltre, durante la stessa missione, è possibile trovare il logo di Kojima Productions, ma senza la volpe, simbolo dello studio e del Fox Engine. Anche qui, l'interpretazione è che l'autore sia ben consapevole che il suo studio perdere presto anche il nuovo motore di gioco appena sviluppato.

In un'intervista a qualche mese da Ground Zeroes, alla domanda su se la saga di Metal Gear continuerà, Kojima risponde: "Questa volta è davvero l'ultimo. Non l'ultimo Metal Gear, ma l'ultimo a cui lavorerò io."

P.T. 2.0

Le box art di Metal Gear Solid prima e dopo i riferimenti a Kojima
Le box art di Metal Gear Solid prima e dopo i riferimenti a Kojima

Ad un mese dalla release di P.T., Guillermo del Toro parla del suo coinvolgimento, portando alla luce come il progetto iniziale fosse abbastanza diverso da quello poi pubblicato: "Collaborare con uno storyteller come Kojima era un'occasione irresistibile. Abbiamo parlato del concept, degli strumenti e di molte cose nei suoi studi di Tokyo. Poi mi ha mandato una prima versione del playable teaser, che era molto diversa da quella a cui avete giocato voi. Poi è passato altro tempo, abbiamo continuato a scambiarci idee, e alla fine è arrivata la versione finale di PT che avete potuto provare anche voi". Il teaser di cui parla Del Toro risale infatti probabilmente al 2013: nella versione finale di P.t. ci sono due chiari riferimenti alla trasmissione radiofonica della Guerra dei Mondi del 1938, indicati come di "75 anni fa".

Ma alla pubblicazione di P.T., nel 2014, la trasmissione risaliva ormai a 76 anni prima. L'idea di molti, è che l'inesattezza di questo riferimento sia intenzionale, e abbia a che fare con la data di uscita inizialmente prevista, ovvero il 31 ottobre 2013, che avrebbe dovuto coincidere esattamente con il 75esimo anniversario della trasmissione radio.

Un altro possibile riferimento alla situazione di Kojima in Metal Gear Solid: la missione di cancellazione dei loghi
Un altro possibile riferimento alla situazione di Kojima in Metal Gear Solid: la missione di cancellazione dei loghi

Ok, da qui proviamo a ricostruire gli eventi con un po' di fantasia: a ottobre 2013 Kojima e il suo staff hanno già completato i lavori su P.T., la demo di un progetto ormai già cancellato ancora prima di nascere, e che probabilmente Konami non ha intenzione di rilasciare. Tant'è che proprio nel periodo in cui sarebbe dovuto avvenire il primo debutto del Playable Teaser, la compagnia rinegozia il contratto dell'autore, palesando la volontà di allontanarlo una volta finiti i lavori su Metal Gear. Durante la prima metà del 2014, Kojima incontra nuovamente Reedus, Del Toro e Nicolas Winding Refn, collaboratori del progetto, dove inizia a concettualizzare quello che sarà il suo progetto post-Konami, ovvero Death Stranding, per poi completare il lavoro su P.T. e trasformarlo da semplice playable teaser in qualcosa di più, un lavoro autobiografico nascosto sotto enigmi e metafore, per condividere i dettagli della questione, probabilmente protetti da un NDA.

Lisa, la donna del playable teaser di Silent Hills
Lisa, la donna del playable teaser di Silent Hills

Questa teoria spiegherebbe molti dei punti più oscuri e controversi del breve gioco, rendendo possibile un'interpretazione abbastanza completa della vicenda. A partire da Lisa, fantasma che rappresenterebbe il Fox Engine, trasformando il dialogo del feto in un'allegoria delle sue qualità grafiche e della volontà d'investire sul sistema delle microtransazioni. Lo stesso feto potrebbe essere visto come una rappresentazione del progetto Silent Hills stesso, un gioco nato dal Fox Engine ma a cui non è stato concesso di poter essere sviluppato. Un altro riferimento nascosto potrebbe essere rivolto direttamente ai dipendenti di Konami, dichiarando il suo imminente allontanamento e l'intenzione di formare un nuovo studio indipendente.

Insomma, da qui in poi diventa semplice interpretare in maniera autobiografica diversi riferimenti: come le luci colorate che richiamerebbero i colori del primo logo Playstation, a indicare i progetti futuri dell'artista; o come una serie di numeri ricorrenti, che potrebbero essere legati allo stesso autore, e che suggerirebbero una sorta di astio ossessivo da parte dei dirigenti di Konami.