La chiusura di Stadia, la piattaforma di cloud gaming di Google, non è stata proprio una sorpresa per esperti e gamer, perché le informazioni che arrivavano sullo stato di salute della compagnia erano chiare. A rimanere spiazzati dalla notizia, però, sono stati tutti quegli studi di sviluppo che hanno in uscita o in lavorazione dei giochi per la piattaforma di Mountain View. Nelle ore successive all'annuncio sono stati pubblicati diversi tweet pieni di shock, rabbia e delusione perché, per molte persone, l'annuncio della chiusura di Stadia significa che gli ultimi 6 mesi (o più) del loro lavoro sono da buttare.
Ad aggiungere la beffa al danno c'è stata l'autentica sorpresa degli impiegati di Google che stavano lavorando a nuove funzionalità o ad accordi con gli editori per popolare di nuove uscite non solo i prossimi mesi, ma tutto il 2023 di Stadia. Nemmeno loro hanno ricevuto avvertimenti o segnali che la barca stesse per affondare, con grande sorpresa dei partner con cui avevano intessuto dei rapporti.
Una terza categoria di lamentele è apparsa sui social nei giorni successivi all'annuncio: quelle di chi ha più di 1000 ore di gioco su un titolo Stadia che non ha il cross save, ovvero la possibilità di trasferire i propri salvataggi di gioco a un'altra piattaforma. Il destino di questi player è nel limbo, ma molte case di sviluppo si stanno mobilitando.
Gli sviluppatori lasciati alla porta
Ritwittando un articolo che annunciava la chiusura di Stadia, Tom Vian, Co-founder della casa di produzione indie SFB Games, ha detto: "Tangle Tower doveva essere lanciato su Stadia tra 2 giorni e in questo articolo è la prima volta che sento parlare della chiusura del servizio". Rebecca Heineman, creatrice di Bard's Gate III e di Dragon Wars, gli ha risposto subito sotto: "Abbiamo un gioco in uscita il primo novembre. Fortunatamente - dice in un altro tweet - Google ci ha scritto per trovare una soluzione, almeno riusciremo ad uscire su altre piattaforme". Altre storie sono state meno felici: "Dovevamo far uscire Artic Awakening nel 2023 su Stadia - ha detto in un tweet James Simson, fondatore di GoldFire Studios - chiediamo scusa ai nostri fan ma dovrete accontentarvi di Steam".
Scavando nelle risposte e nei retweet di queste e di molte altre conversazioni, emergono decine di giochi che avevano una versione per Stadia in lavorazione. Alcuni hanno ingenti somme di denaro in ballo e non ci sono certezze: il modello di collaborazione messo in piedi da Stadia, infatti, prevede che per la maggior parte dei titoli indie il pagamento degli sviluppatori avvenga al momento della pubblicazione del gioco. Alcuni, come Mike Rose di No More Robots, non si dicono troppo sorpresi: "Se non investi sugli sviluppatori è naturale che questi non investano su di te e tengano i progetti di Stadia per quando gli avanza tempo. Nonostante questo, sono comunque arrabbiato per tutte le ore buttate".
La rabbia dei giocatori e le soluzioni degli sviluppatori
Uno dei primi grandi nomi ad aver creduto in Stadia è stato Bungie che, con Destiny 2 Oltre la Luce, ha dato una forte spinta iniziale alla piattaforma. Mentre scriviamo ci sono più giocatori attivi nell'MMO di Bungie su Stadia di quanti ce ne siano sulla versione Steam di Halo Inifnite. La collaborazione tra i due è così profonda da essere arrivata persino all'interno del flusso di sviluppo del gioco. "Stadia è stata fondamentale per continuare a lavorare su Destiny 2 quando eravamo in lockdown - ha detto su Twitter Joe Blackburn, game director di Destiny 2 - Sono anni che ormai fa parte del processo che ci permette di testare i nuovi aggiornamenti in arrivo sul gioco". La pagina di assistenza del titolo ha già detto che sta lavorando "ai prossimi passi" per quanto riguarda Stadia. Viste le funzioni di salvataggio incrociato e il fatto che la versione base del gioco è free to play, non sarà essere troppo difficile salvare migliaia di personaggi dalla cancellazione.
Ubisoft, che su Stadia ha un catalogo di prodotti non indifferente, ha già comunicato che sta lavorando per trasferire titoli e salvataggi a Ubisoft Connect su PC. Questi sforzi includeranno, in qualche forma, anche i progressi di chi si è iscritto a Ubisoft+ (il servizio in abbonamento) sulla piattaforma di Google, ma la compagnia non ha dato specifiche o tempistiche al riguardo. Anche IO Interactive, gli sviluppatori di Hitman, hanno confermato di essere al lavoro su un modo per trasferire progressi e salvataggi da Stadia ad altre piattaforme.
La situazione si fa molto più complicata per quei titoli che non hanno la possibilità di trasferire i propri salvataggi da una piattaforma all'altra come Red Dead Redempion 2. Un giocatore in particolare, lo youtuber ItsColourTV, è particolarmente preoccupato perché il 18 gennaio, quando Google staccherà la spina a Stadia, potrebbe vedersi cancellate quasi 6000 ore di gioco. "Non potete capire quanto c***o sono arrabbiato. Rockstar ti prego, permetti a chi gioca su Stadia di trasferire il proprio salvataggio e il proprio personaggio a un'altra piattaforma". Rockstar Games non ha ancora rilasciato note ufficiali al riguardo.
Gli impiegati di Google non sono contenti
"È strano iniziare la propria giornata lavorativa e rendersi conto che la funzionalità su cui hai lavorato per gli ultimi 6 mesi e che stavi per mandare live non è più rilevante - ha detto l'ingegnere senior del software di Google Peter Elst - Se non altro mette le cose in prospettiva. Non era nulla di emozionante per gli utenti finali - aggiunge in un altro tweet - ma avrebbe fatto contenti diversi sviluppatori". Google ha già annunciato che chi sta lavorando a Stadia "verrà spostato in altre sezioni della compagnia" ma il malcontento si sta facendo sentire.
La mossa ci ricorda quando nel 2021, nel giro di una settimana, il capo di Stadia Phil Harrison è passato dall'elogiare l'iniziativa degli sviluppatori di Google a chiudere i battenti dello studio interno alla compagnia. I profitti di Mountain View restano da capogiro, ma l'industria delle big tech sta vivendo un periodo di magra sui mercati azionari. Stadia deve essere stata una delle prime vittime della dieta snellente dell'azienda e a farne le spese saranno i piccoli sviluppatori.