La spada del maestro è sempre più Verde
Ambientato nella Cina del 600, all'epoca della dinastia Ching, il film ruota intorno ad alcune figure chiave: il famoso spadaccino Li Mu Bai, dopo anni trascorsi a combattere ha deciso di riporre la spada nel fodero e dedicarsi all'insegnamento delle arti marziali. Ma un guerriero tanto leggendario non può non avere un'arma all'altezza della sua fama, ed ecco quindi che la famosa spada Destino Verde diventa oggetto del desiderio di molte persone. Pertanto è necessario allontanare questa pericolosa arma e metterla al riparo da persone con cattive intenzioni. Peccato che la spada venga trafugata da Jen, allieva dello stesso Li Mu Bai e desiderosa di una vita ben più avventurosa di un matrimonio combinato dalla propria famiglia.
I due non sono le uniche figure chiave della storia però: una vecchia amica e "collega" di Mu Bai, Yu Shu Lien, avrà il compito di custodire Destino Verde, mentre Jen è in realtà spronata ad azioni malvage da Volpe di Giada, eterna nemica dello spadaccino e desiderosa di mettere le mani sulla leggendaria lama.
La storia si farà sempre più complessa ed articolata quando ai combattimenti si andranno ad affiancare complicati intrecci amorosi fra i protagonisti, ma di questi nel gioco se ne trova una traccia più marginale, nonostante venga seguita in maniera piuttosto precisa la sceneggiatura.
Merito anche delle numerose schermate di intermezzo tratte direttamente dal film, che impreziosiscono non poco la narrazione e il buon adattamento in lingua italiana.
Excalibur!
La prima impressione, vedendo le schermate introduttive, suggerisce una discreta cura dei programmatori per rendere sullo schermo del GBA lo stesso feeling del film, a partire dai menu iniziali. Peccato però che le opzioni siano veramente ridotte all'osso: la mancanza di una selezione del livello di difficoltà inciderà non poco sulla longevità del titolo, così come il macchinoso sistema di password da ridigitare ogni volta che viene accesa la console.
Graficamente il risultato complessivo è un po' altalenante: se da un lato fondali ed ambientazioni sono ricreate in maniera piuttosto fedele, gli sprite sono poco vari e animati in maniera fin troppo elementare. Solo Jen, la nostra protagonista, si salva in parte anche grazie ad una discreta quantità di mosse d'attacco, partendo da quelle basilari fino agli attacchi speciali utilizzabili una volta riempita la barra del chi uccidendo i nemici.
Stesso dicasi del sonoro, che dispone di musiche ben realizzate e perfettamente in tono con l'ambientazione. Sicuramente un ottimo modo per coinvolgere il giocatore e calarlo nei panni di Jen, ma che è in parte rovinato da pochissimi effetti sonori, peraltro di dubbio gusto.
Il gioco in sé presenta anche alcune lievi varianti rispetto al classico action a scorrimento, con livelli a cavallo o in movimento su una zattera, ma si dimostrano spesso di breve durata e non particolarmente interessanti.
E proprio qui sta il vero difetto del gioco: si è cercato di rendere interessante la storia riproponendo le stesse situazioni del film incorniciandole con dei godibili intermezzi, ma il gioco stesso rischia di lasciare insoddisfatti sotto altri aspetti. Primo fra tutti la longevità: i livelli si contano quasi sulle dita di due mani e nella maggior parte dei casi sono brevissimi, con nemici poco numerosi e decisamente prevedibili. Aggiungete una facilità estrema, aggravata anche dalle frequenti ricariche di energia e alla possibilità di ottenere senza troppi sforzi molte vite extra (fino a nove, perché il programma non è in grado di contarne di più) e avrete in mano un gioco che può essere finito in una giornata. Anche senza troppi sforzi.
Commento
Sfruttare una licenza cinematografica è sempre rischioso, sia nella trasposizione della trama che come realizzazione in sé. Nel primo caso il lavoro svolto è sicuramente pregevole, dato che i frequenti intermezzi e la buona narrazione riportano il giocatore alle atmosfere del film di Ang Lee. Ma per il secondo aspetto sono troppi gli aspetti programmati in maniera superficiale, e che rendono "La Tigre e il Dragone" un gioco dalla durata irrisoria, che tutti possono finire al primo colpo e senza il minimo sforzo. Troppo poco per un film che ha ottenuto così tanti riconoscimenti cinematografici.
- Pro:
- Belle schermate di intermezzo
- Buona colonna sonora
- Contro:
- Estremamente facile e brevissimo
- Rigiocabilità nulla
- Terribile sistema di password
E' passato ormai parecchio tempo dall'uscita di questa pluripremiata pellicola, ma solo ora Ubisoft ha deciso di proporne un tie-in per tutti i formati, compreso il portatile Nintendo. Riusciremo quindi a rivivere le atmosfere del film di Ang Lee?