Dopo avervi raccontato il nostro primo approccio con Last Oasis avvenuto il mese scorso attraverso un Virtual Event, siamo pronti a raccontarvi come sono stati i primi passi nell'opera di Donkey Crew che ha visto la luce in forma Early Access da qualche settimana su Steam, ma che solo da pochi giorni risulta essere pienamente giocabile visti i problemi iniziali ai server di gioco.
I primi passi per sopravvivere
Il Nomadic Survival MMO sviluppato da Donkey Crew ha un inizio piuttosto soft, che accompagna i giocatori nelle azioni basi e nei compiti più semplici che dovranno diventare una sorta di automatismo mentale per tutti coloro i quali vorranno addentrarsi nei profondi meandri della sopravvivenza nomade.
Raccogliere tessuto, fabbricarsi le bende con esso, ottenere materiali quali legno e pietre, utilizzare gli strumenti adatti per farlo in modo da ottenere più risorse: sono tutti step che piano piano diventeranno consuetudine e faranno in modo che la vostra priorità sia quella di mantenere le scorte sempre piene. Altro fondamentale elemento che vi verrà spiegato nei primi momenti è che la raccolta di cactus e la produzione dell'acqua sono forse le cose più importanti da fare. In un mondo in cui lo spostamento di oasi in oasi è necessario, per sopravvivere al grande caldo torrido e al sole cocente causati dal cataclisma avere costantemente l'acqua in corpo e il cactus nella borsa sarà la vostra priorità.
Anche perché Last Oasis non vi farà morire di freddo, di fame o di qualunque altro modo strano inseribile in un gioco Survival ma la disidratazione sarà uno spettro sempre presente che vi farà tremare in ogni vostra azione.
Ad alimentare questa condizione di monito verso le scorte d'acqua il fatto che molte azioni in-game richiedono acqua: una su tutte gli spostamenti di oasi in oasi. Una volta raggiunta la conoscenza base delle meccaniche di Last Oasis, il gioco incomincerà a prendere forma davanti ai vostri occhi e comprenderete che lo step successivo, quello intermedio, sarà di capire come accedere in maniera efficace e efficiente ai veri contenuti succosi del titolo: la caccia ai mostri, il nomadismo costante e la ricerca di Walker sempre più grandi e migliori. Tutto questo sia che lo giochiate in singolo, sia con amici, anche se a nostro avviso Last Oasis è un gioco che in solitaria perde il 90% della sua essenza.
Fortezze in movimento e nemici
Per arrivare preparati ai contenuti che allo stato attuale (vi ricordiamo sempre che Last Oasis è un titolo in costante divenire vista la sua forma Early Access) costruiscono il cuore del gioco, dunque, dovrete padroneggiare al meglio due concetti intermedi: i Walker e i Rupu.
I primi sono il vostro mezzo principale di spostamento e l'unico vero deposito (in movimento) che avrete a disposizione. Una volta costruito il primo Walker nel tutorial, dovrete incominciare ad accumulare materiali per farvi un Walker capiente e grande in grado di poter mantenere un certo carico e permettervi degli spostamenti più ampi attraverso un magazzino di acqua considerevole. Inoltre, i Walker vi permetteranno di caricare su di essi delle mini basi in cui depositare delle casse per avere quanto più materiale possibile con voi. I Walker saranno molto difficili da depredare, avranno a disposizione una superficie più o meno ampia per costruire e utilizzare diversi tipi di armi come le baliste, per esempio, e dunque prima capirete il loro funzionamento prima riuscirete a progredire nelle meccaniche di gioco.
Il secondo punto focale sono i Rupu, ovvero i primati che troverete sparsi nelle Oasi e che saranno una delle due componenti PvE all'interno del gioco. Non sottovalutateli: sono tanti, spesso coriacei e nelle forme più avanzate come gli Sciamani o i Rupu Dorati possono tranquillamente uccidervi in due colpi. Da loro però sarà possibile ottenere le ambite liane Rupu, uno dei materiali più importanti per la costruzione di materiali avanzati.
Raccolta di materiali abbondati, scorte d'acqua sempre piene, Walker capienti con magari delle piccole basi-deposito caricate al loro interno e infine una costante caccia ai Rupu per avere i materiali necessari per la produzione di elementi intermedi. Arrivati a questo punto il gioco vi offrirà quelli che sono i veri contenuti consistenti dell'esperienza con Last Oasis: la caccia ai mostri più temibili e le oasi ardue.
Se per i primi necessiterete quasi sicuramente di qualche compagno, per le seconde potrete invece gestire la situazione anche in solitaria. In entrambi i casi si tratta di contenuti difficili, pensati per ottenere materiali di alto valore e rarità e che servano per farvi creare equipaggiamento superiore, potenziamenti eccelsi o per farvi avere dei guadagni incredibili nelle varie stazioni di commercio nelle Oasi. Che voi cacciate un Verme gigante per il suo grasso o che finiate alla base di un Vulcano in cerca di oggetti preziosi nelle costruzioni di una civiltà perduta, in entrambi i casi avrete di che sudare e di che tenervi impegnati.
A margine di tutto ciò però, ci sono due attività che ci hanno poco convinto: la prima è il commercio, la seconda è il PvP.
Per quanto riguarda il commercio abbiamo notato come la voglia di lasciare in mano l'economia ai giocatori sia una lama a doppio taglio: nonostante sia una componente interessante per le meccaniche che sul lungo periodo possono uscire, allo stato attuale forse necessiterebbe di un minimo di regole o di valutazioni generali per essere strutturato.
Passando al PvP invece, avremmo preferito una sorta di area dedicata, o delle zone franche senza di esso, magari una arena con diverse competizioni e delle ricompense dedicate perché allo stato attuale i giocatori che non coltivano la parte PvP possono davvero trovarsi in balia di uno squadrone della morte che gli faccia perdere tutto ciò che hanno accumulato in giorni e giorni di sacrifico, specie se in solitaria. Anche dal punto di vista tecnico il gioco, al netto di piccole imperfezioni o dei problemi ai server sorti all'inizio, ha mostrato una solidità e una affidabilità notevole oltre che una grafica di tutto rispetto per essere comunque sviluppato da uno studio di modeste dimensioni ed essere in fase di Early Access.
Il nostro primo approccio con Last Oasis è stato positivo e ci ha posto davanti a un Survival interessante, originale e dalle grandi possibilità. Un titolo che muterà nel tempo, che si amplierà e che anche solo in questa fase Early Access rivedrà alcune delle sue funzioni. Last Oasis è un gioco che sa essere brutale, ma allo stesso tempo guida il giocatore in un'esperienza diversa dal solito che potrebbe anche affascinarlo. Ove ve ne fosse la possibilità comunque, il nostro consiglio è di giocarlo con amici o di unirvi a un clan per godere al meglio delle potenzialità aggregative che il titolo Donkey Crew offre.
CERTEZZE
- Struttura survival ben strutturata
- I Walker danno freschezza al genere
- I contenuti più difficili sono molto stimolanti
DUBBI
- Il PvP a nostro avviso dovrebbe essere migliorato
- Da valutare i futuri cambiamenti al titolo