La storia è ben nota, ma tanto vale ripeterla per la centesima volta: quando Mario + Rabbids: Kingdom Battle è stato presentato, le aspettative erano bassine, vuoi per lo storico non proprio esaltante degli altri titoli dedicati ai buffi conigli di Ubisoft, vuoi per il fatto che Ubisoft Milan, il team alle redini del progetto, ai tempi non si era mai distinto particolarmente nel panorama.
Al lancio, invece, qualunque dubbio è stato disintegrato in un lampo: Mario + Rabbids: Kingdom Battle si è rivelato uno degli strategici a turni più creativi e ispirati in circolazione, ed è riuscito non solo a convincere critica e pubblico, ma anche a rendere omaggio a Mario e al suo universo a tal punto da far sembrare che i ragazzi di Ubisoft Milan fossero in realtà parte integrante di Nintendo da eoni.
Con premesse del genere, comprensibilmente, erano in molti ad attendere la mossa successiva dello studio milanese. Un nuovo titolo completamente staccato dall'idraulico baffuto non sarebbe stato certamente un progetto irraggiungibile, eppure - vista la passione per i mondi Nintendo dimostrata e il successo ottenuto - era praticamente scontato che un seguito di Mario + Rabbids avrebbe a un certo punto fatto capolino.
Ora che Mario + Rabbids: Sparks of Hope è stato finalmente annunciato, quindi, mancavano solo informazioni più dettagliate sul suo sviluppo. Come si è evoluta la squadra di Davide Soliani in questi anni difficili? E come si è trasformato il videogioco che li ha messi sotto ai riflettori? La risposta a questi quesiti l'abbiamo avuta grazie a una comoda presentazione digitale del titolo gentilmente offerta da Ubisoft qualche giorno fa, con tanto d'intervista con Davide Soliani in persona.
Ecco cosa abbiamo scoperto nell'anteprima di Mario + Rabbids: Sparks of Hope.
Una galassia da esplorare
La prima cosa che balza all'occhio di Sparks of Hope è senza dubbio la rinnovata scala del gioco. Non siamo più su un singolo pianeta diviso in mondi ispirati dagli archetipi classici dei Mario, bensì su una allegra nave spaziale, a quanto pare pronta a esplorare un'intera galassia nata dalla fusione del mondo dei Rabbids con quello Nintendo. Ora, il viaggio non è puramente di piacere: vari mondi sono in pericolo per via della corruzione diffusa da una potente e misteriosa entità chiamata Cursa, che ha persino preso il controllo dell'armata di Bowser. E una delle sorprese di questo seguito, infatti, è proprio la presenza dell'iconico antagonista di Mario come membro del vostro team, più che mai desideroso di recuperare il suo esercito e armato con una sorta di bazooka corazzato.
La capacità di Cursa di controllare le menti non è peraltro solo un espediente per avere tra i propri alleati il più noto tra i cattivi Nintendiani. Trovarsi tra le scatole l'armata di Bowser oltre alle solite varianti dei Rabbids garantisce una diversificazione nettamente maggiore dei nemici e permette a Ubisoft Milan di sbizzarrirsi ulteriormente con gli scontri. Considerando quanto fatto con i boss nel precedente capitolo (e le conferme di Soliani sull'impegno legato agli incontri con questa tipologia di nemici) ci aspettiamo quindi grande originalità ed estro nelle battaglie di questa nuova campagna. Per la cronaca, i cambiamenti non riguardano solo gli avversari: in Mario + Rabbids: Sparks of Hope sembra sia stata data nettamente più importanza alle specializzazioni dei personaggi, che ora hanno praticamente tutti nuove armi e vantano ruoli ancor più specifici e devastanti poteri unici (Peach può ad esempio applicare uno scudo ad area al proprio party, Rabbid Rosalina addormenta i nemici e Rabbid Mario sferra devastanti contromosse con i suoi magli metallici). Davide Soliani ha sottolineato l'importanza dei ruoli durante la nostra intervista in esclusiva, precisando come ci sia un altro elemento che ne amplifica l'impatto nel gioco: le Spark, fusioni tra Rabbid e Luma equipaggiabili dai giocatori.
Pare che nel gioco se ne potranno assegnare due per personaggio e che farlo permetterà o di massimizzare le capacità in cui questi già eccelle, o di modificare il suo approccio agli scontri eliminandone le debolezze. Non abbiamo avuto modo e tempo di entrare nel dettaglio della cosa, ma sembra ci sia di mezzo anche un sistema elementale di qualche tipo quando se ne attivano gli effetti e siamo davvero curiosi di vedere quanta libertà offra il tutto.
Il superamento della griglia
Tutte quelle descritte sopra sono novità significative, ma c'è un cambiamento al gameplay che le fa impallidire. Le meccaniche di movimento di questo nuovo Mario + Rabbids, infatti, sono state interamente riviste, abbandonando -a quanto pare totalmente- il sistema a griglia classico del predecessore. I personaggi, in pratica, ora si muovono liberamente durante i turni (entro limiti prestabiliti con ogni probabilità legati alle loro statistiche di movimento) e mentre lo fanno possono vedere con chiarezza l'anteprima delle loro azioni, degli obiettivi che è possibile colpire, e anche gli effetti di tali colpi.
Stando a quanto detto da Soliani, dovrebbe essere possibile scegliere la propria strategia durante i turni con molta più naturalezza e meno pianificazione grazie a tali modifiche, tanto da riavvolgere tutto e cambiare tragitto se quanto fatto non dovesse risultare soddisfacente. Pensate, persino l'esplorazione dei livelli è cambiata in modo simile e ora le mappe tra una battaglia e l'altra sono più ricche e liberamente esplorabili rispetto ai tragitti lineari visti in passato. Ancora non è chiaro come verranno gestite le attività durante le sezioni esplorative e se ci troveremo per lo più davanti a puzzle o a trovate più fuori dagli schemi, ma il director ha assicurato che ora ci saranno ottimi motivi per riesplorare i mondi.
È seriamente un bel misto di evoluzioni, che ci fa davvero ben sperare circa la qualità finale del nuovo gioco di Ubisoft Milan. Stupisce, ma non sorprende, poi che questo balzo qualitativo lo si noti anche in tutti gli altri aspetti dell'opera: la caratterizzazione dei personaggi è sempre spassosa e riuscitissima, l'impatto grafico e le animazioni paiono migliorati notevolmente, ed è il caso di aspettarsi una colonna sonora stratosferica, considerando che il sempre eccelso Grant Kirkhope verrà accompagnato nientepopodimeno che da Gareth Coker e dalla leggendaria Yoko Shimomura.
Le carte per un seguito capace di superare il primo titolo di varie leghe sembrano veramente essere tutte in tavola, e molto ben disposte.
Le aspettative per Mario + Rabbids: Sparks of Hope sono, comprensibilmente, altissime. Eppure siamo rimasti molto sorpresi dalle secche evoluzioni viste durante la presentazione. I progressi di Ubisoft Milan sono cristallini e potrebbero trasformare una formula già notevole in qualcosa di seriamente eccezionale. Gli ingredienti ci sono tutti, non resta che aspettare l'ora del pasto.
CERTEZZE
- Grosse migliorie a molteplici elementi, gestione del movimento in primis
- Maggior focus sul modo di giocare grazie agli Spark
- Maggiore diversificazione degli eroi
- Mondi più estesi e ricchi
- Tre compositori eccezionali per la colonna sonora
DUBBI
- Migliorie tattiche derivanti dalle modifiche e bilanciamento del tutto ancora da valutare
- L'allargamento dei mondi porterà a un rallentamento del ritmo?