Fin dal suo primo annuncio, Marvel's Avengers ha dovuto affrontare molte sfide, senza vincerne praticamente neppure una. Il titolo sviluppato da Crystal Dynamics, e prodotto da Square Enix, ha dovuto vedersela con l'impietoso confronto tra gli attori in carne e ossa del Marvel Cinematic Universe, da poco giunto al giro di boa di Avengers: Endgame, e le loro evidente imitazioni poligonali. E poi ha dovuto anche raccogliere la scomoda eredità dei game as service, un genere reduce da fallimenti più numerosi dei parziali successi. I ragazzi di Crystal Dynamics ce l'hanno messa tutta per boicottarsi da soli, affidandosi a una campagna pubblicitaria poco efficace, se non disastrosa, fatta di silenzi, rinvii e informazioni risicate. Il quadro che abbiamo dovuto dipingere fino a questo momento, diciamocelo, non è stato rassicurante e non ha gridato certo al preordine.
Inizialmente previsto per lo scorso maggio, poi rinviato in tempi non sospetti - prima della crisi sanitaria internazionale, insomma - è sparito dai radar per qualche mese, tant'è che cominciavamo a sospettare un altro rinvio che, stavolta, avrebbe rischiato di affossare definitivamente il progetto sul nascere. Invece, dopo aver annunciato una patch gratuita che migliorerà il gioco sulle console di nuova generazione alla loro uscita, Crystal Dynamics è tornata sotto i riflettori con quella che hanno chiamato War Table, una presentazione in diretta streaming che ha riconfermato la data di lancio settembrina tra tante nuove informazioni sul gameplay e le ambizioni di un gioco che, tutto sommato, sembrerebbe avere un potenziale enorme.
La Chiave dell'Estinzione
Multiplayer Edizioni pubblicherà in concomitanza con l'uscita del gioco anche un romanzo, scritto da Greg Keyes, che farà da prequel alle vicende raccontate nel gioco. Intitolato Marvel's Avengers: La Chiave dell'Estinzione, il racconto narrerà alcuni importanti antefatti, delineando meglio certi personaggi che avranno un ruolo fondamentale nel gioco Crystal Dynamics. Ne La Chiave dell'Estinzione, gli Avengers dovranno vedersela con lo Zodiaco, un team di super criminali che hanno ottenuto i loro poteri grazie a un antico, micidiale manufatto.
Il trailer della storia
La War Table si è aperta con un nuovo traile della storia, incentrato soprattutto sulla figura di Kamala Khan, la giovane eroina conosciuta anche come Ms. Marvel, e sulla minaccia che gli Avengers dovranno combattere. Il trailer, che ci mostra una squadra divisa da conflitti interni, dissapori e recriminazioni, enfatizza il ruolo di Kamala, una fan degli Avengers che sta indagando sulla tragedia dell'A-Day, il fatidico giorno in cui l'Helicarrier denominato Chimaera è affondato nella baia di San Francisco insieme a un carico di potentissimi cristalli terrigeni. Nel disastro, che a quanto pare ha generato tantissimi Inumani come Kamala, sembrerebbe aver perso la vita anche Steve Rogers, cioè Capitan America. George Tarleton, lo scienziato a capo di Avanzate Idee Meccaniche, la compagnia nota anche come AIM, ha sfruttato l'occasione per studiare gli Inumani col benestare del governo, sottoponendoli in realtà a torture e ricerche spietate. Kamala dovrà riunire gli Avengers per rovesciare l'AIM e salvare gli Inumani prigionieri.
Curiosa la scelta di ricorrere a Tarleton come villain principale di questa storia. Casey Lynch, il direttore editoriale di Crystal Dynamics, ci ha spiegato che agli Avengers serviva un nemico che non fosse soltanto muscoli e super poteri: il loro avversario doveva essere intelligente, astuto e preparato, e MODOK corrispondeva a questo profilo. Acronimo di Mental Organism Designer Only for Killing, MODOK è un villain poco conosciuto che negli ultimi anni ha visto le luci della ribalta proprio grazie al mercato videoludico, essendo comparso in titoli come Marvel Vs. Capcom 3 e Marvel Ultimate Alliance 3. In realtà, MODOK ha fatto il suo esordio nel lontano 1967 e ha dato filo da torcere ai supereroi Marvel in più occasioni: una scelta di comodo, sotto certi aspetti, perché ha consentito ai ragazzi di Crystal Dynamics di incastrare l'AIM nel gioco e ricorrere soprattutto a una schiera di anonimi robot nella maggior parte delle sequenze di combattimento, come si intuisce osservando attentamente la missione di Thor intitolata "Once an Avenger..."
La campagna
La campagna di Marvel's Avengers si articolerà in un certo numero di missioni separate, contraddistinte da un livello di difficoltà (apparentemente selezionabile, forse dopo aver completato la missione almeno una volta) e da quello che l'interfaccia chiama "Potere Eroe", molto probabilmente il livello di esperienza consigliato. Completando le varie missioni, se ne sbloccano altre incentrate su eroi specifici, e si forma pian piano una storyline che inizia col tentativo di riunire gli Avengers dopo che il team si è sciolto. Crystal Dynamics si è così decisa a mostrarci un'altra missione della campagna che non fosse quella vista e stravista del prologo, optando per uno stage in cui si controlla principalmente Thor. La scena dovrebbe svolgersi all'inizio del gioco - Kamala indossa ancora il suo costume amatoriale e il giornalista parla dell'improvviso ritorno degli Avengers - nel quartier generale dell'AIM a Manhattan, dove Tarleton sta schierando le sue macchine contro i nostri eroi. All'improvviso si fa vivo Thor che, indossando un paio di jeans e una t-shirt sulla quale campeggia il cartellino col nome falso "D. Blake", si tuffa nella mischia.
La missione, lo diciamo subito, è incredibilmente generica. Thor mena robot e droni col suo Mjolnir, richiamando fulmini su di sé e sui nemici; occasionalmente, il biondo asgardiano unisce le forze con un altro Vendicatore, tipo quando smembra un mech con l'aiuto di Hulk. Se la varietà dei nemici non è particolarmente esaltante, migliore sembrerebbe l'assortimento di attacchi e abilità del Dio del Tuono, che può contare su combo in mischia e attacchi a distanza, ma anche sulla capacità di librarsi in volo per spostarsi più velocemente e attaccare i nemici dall'alto. Sembra che per completare la missione si debbano sconfiggere alcuni robot specifici, protetti da barriere di energia che solo Thor può sfondare. "Once an Avenger..." è infatti quella che Lynch ha definito una "Missione Eroe", cioè uno stage incentrato su un eroe ben preciso e disegnato intorno alle sue peculiari abilità.
Abbiamo quindi visto la schermata delle abilità, divisa in almeno quattro rami specifici per quanto riguarda Thor: Melee, Ranged, Intrinsic Ability e Intrinsic Overcharge. Spendendo i punti accumulati, presumibilmente, a ogni level up, è possibile acquistare nuove abilità passive o da utilizzare in combattimento, come per esempio la tecnica Tornado Throw, ispirata al ciclo di storie de La potente Thor scritto da Jason Aaron: questa abilità permette al giocatore di agganciare più bersagli e lanciare poi Mjolnir, il quale provvederà a colpirli nell'ordine prestabilito, prima di tornare nelle mani di Thor. A queste abilità si aggiungono le cosiddette Heroic Moves, che si dividono in tre categorie: Assault, Ultimate e Support. Queste tecniche speciali si caricano colpendo i nemici e, in alcuni casi, possono essere "accumulate" sotto forma di cariche in modo da usarle ripetutamente. Le mosse di tipo Assault sono quelle che si ricaricano più velocemente, sono di tipo aggressivo e si ispirano a quanto visto nei fumetti e al cinema. La Vedova Nera, per esempio, può sparare il suo dardo elettrico che danneggia e stordisce i bersagli.
La mossa Ultimate si carica più lentamente ma, neanche a dirlo, infligge tantissimi danni ad area, rappresentando quindi una risorsa preziosa nei momenti più delicati. Hulk, per esempio, può battere le mani per generare un'onda d'urto distruttiva in ogni direzione: glielo abbiamo visto fare spesso nei fumetti, e pure al cinema nel film L'incredibile Hulk del 2008. Thor, invece, può sfruttare il portale del Bifrost per scaricare su un'intera area tutta la sua energia: sembrerebbe essere l'unico modo per colpire i nemici nelle barriere della missione mostrata. Le mosse Support sono state pensate soprattutto per il gameplay cooperativo, poiché sostanzialmente garantiscono uno o più benefici a tutta la squadra. Thor, per esempio, può incanalare il potere di Odino con la mossa Warrior's Fury che incrementa temporaneamente la difesa dell'asgardiano e dei suoi compagni di battaglia.
Personalizzazione
Lynch ha rimarcato l'importanza che Crystal Dynamics ha voluto dare alla libertà del giocatore, che potrà personalizzare i suoi eroi scegliendo le abilità che preferisce a ogni level up e delineando, così, uno stile di combattimento preferito. In generale, ogni eroe dispone di attacchi in mischia, a distanza e aerei; sta quindi al giocare decidere quali potenziare, se colmare le lacune di alcuni eroi oppure insistere sui loro specifici punti di forza. Questa parte della personalizzazione è tuttavia soltanto uno step, perché a un certo punto subentrano anche altre opzioni rappresentate, in primo luogo, dall'equipaggiamento e dai perk associati. Sembra che ogni personaggio disporrà di almeno quattro slot di equipaggiamento, e ogni accessorio trovato potrà vantare un livello qualitativo basato sul colore, un po' come in tutti i giochi di ruolo basati sui bottini. Gli equipaggiamenti - che sembra si possano anche potenziare, consumando specifici materiali - possiedono dei perk che possono potenziare o alterare le proprietà di alcuni attacchi.
L'accessorio Proficient Protection Repulsor, per esempio, possiede un perk chiamato Gamma Chamber che cambia la proprietà dei laser sparati da Iron Man, attribuendo a essi gli effetti dei raggi gamma che hanno trasformato Bruce Banner in Hulk. Questo significa che Iron Man non solo infliggerà danni di tipo Gamma, che supponiamo abbiano un'efficacia particolare contro alcuni nemici, ma anche che sparerà raggi laser verdi, e non gialli. I perk dunque alterano non solo le statistiche, ma anche l'aspetto di alcune abilità, garantendo un livello di personalizzazione aggiuntivo.
In tal senso, Crystal Dynamics ha curato molto questo lato di Marvel's Avengers, disegnando una buona varietà di costumi opzionali che i giocatori possono cambiare prima di partire in missione. La maggior parte di essi, ispirata ai fumetti e ai film, si sblocca completando alcune missioni specifiche, per esempio quelle di tipo Iconic che ricompensano il giocatore coi costumi più famosi della storia editoriale Marvel; altri costumi si compreranno invece dallo store come fossero piccoli DLC. Infine, il giocatore potrà personalizzare pure lo sfondo della targhetta che lo rappresenta nell'interfaccia, scegliendo tra una gran varietà di cornici che qualche vola ritraggono persino le tavole dei fumetti originali.
La modalità multigiocatore
Per finire, prima di congedarsi con la promessa di una nuova War Table in cui ci parleranno del lancio di Marvel's Avengers e del primo eroe che si aggiungerà al roster dopo l'uscita del gioco, Lynch ci ha mostrato qualcosa di più della modalità multigiocatore. Anche se dobbiamo specificare che questi contenuti non sono limitati a chi ha qualche amico con cui giocare online, visto che è possibile affrontarli anche insieme a tre eroi controllati dall'intelligenza artificiale. Queste missioni, chiamate War Zone, non obbligano a indossare i panni di uno specifico eroe: è infatti possibile formare un team compost da quattro personaggi qualsiasi, mantenendo i progressi della campagna. In pratica, ci è sembrato di capire che le War Zone serviranno soprattutto ad accumulare punti esperienza e trovare nuovi bottini, tant'è che la schermata di selezione indica sin dall'inizio non soltanto gli obiettivi di ogni singola missione, ma anche il tipo di ricompensa e la fazione che aiuteremo.
Queste missioni saranno di vario genere. Alcune potrebbero costringerci a sgominare ondate di nemici dentro spazi chiusi, mentre in altre dovremo spostarci più liberamente all'aperto, ma in ogni caso bisognerà collaborare per abbattere gli avversari e i diversi boss: il trailer ci ha anche mostrato una cosiddetta Finisher, cioè un attacco sincronizzato che due eroi possono effettuare insieme per infliggere danni devastanti solo dopo aver caricato al massimo l'indicatore di stordimento del bersaglio. Le missioni War Zone si sbloccano avanzando nella campagna e consentono quindi di "allenare" i nostri personaggi, anche perché completandole si rimette in sesto l'Helicarrier degli Avengers e si migliora la reputazione con le fazioni che formano la Resistenza e che includono, tra le altre cose, gli Inumani e gli agenti dello SHIELD. In questo modo, Crystal Dynamics ha infilato un bel po' di fanservice in più attraverso comparse notevoli come Hank Pym, Dum Dum Dugan, Nick Fury, Maria Hill e altri personaggi che i fan dei fumetti e dei film conosceranno bene e che ci affideranno nuovi incarichi o venderanno accessori inediti.
Se sentite profumo di Destiny, The Division o Anthem, a questo punto, forse non avete davvero le traveggole. È chiaro che Marvel's Avengers voglia essere una naturale evoluzione su licenza di un genere che negli anni ci ha divertito e soddisfatto, ma anche deluso e frustrato in più di un'occasione. Crystal Dynamics ha per le mani un progetto dal potenziale enorme, che si appoggia a un immaginario sconfinato con tantissimi anni di storie e di personaggi cui può attingere. La compagnia ha promesso aggiornamenti gratuiti che amplieranno il cast, la storia e la longevità di un titolo che esce da questa presentazione con una marcia in più, ma che deve ancora superare l'esame più difficile, che non è neppure quello della critica o delle vendite. Intendiamoci, la Marvel e gli Avengers venderanno sempre, a prescindere da quello che dicano le recensioni, e il titolo Square Enix tutto sommato sembrerebbe essere anche divertente e curato, ma se il supporto dovesse anche soltanto rallentare il ritmo nel momento sbagliato, sarebbe la fine. Speriamo che Crystal Dynamics abbia le idee chiare, ma dopo questa War Table siamo un po' più ottimisti.
Abbiamo finalmente visto qualcosa di concreto grazie a una presentazione informativa e incoraggiante. Crystal Dynamics potrebbe aver azzeccato la formula complicata del game as a service scommettendo su una licenza importantissima: Marvel's Avengers, dopo qualche trailer poco ispirato, è riuscito finalmente a catturare la nostra attenzione, ma se riuscirà anche a mantenerla, dopo il lancio previsto per settembre, dipenderà solo e soltanto dallo sviluppatore.
CERTEZZE
- Interessanti possibilità di personalizzazione
- Lo sconfinato immaginario della Marvel
DUBBI
- Bilanciamento e varietà dei contenuti da verificare
- Crystal Dynamics riuscirà a supportarlo adeguatamente?