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Guida galattica per i giochi spaziali

Starfield vi ha fatto venire voglia di stelle? In questa guida galattica ai migliori giochi spaziali vi diciamo qual è il gioco più adatto! Preparate l'asciugamano.

SPECIALE di Francesco Serino   —   11/10/2023
Guida galattica per i giochi spaziali

Non importa se Starfield vi sia piaciuto o meno, l'ultimo gioco Bethesda ha avuto comunque un effetto benefico: far venire voglia al pubblico di un bel gioco spaziale, di quelli dove si solcano le stelle e si lavora duramente per essere i più grandi tycoon dell'universo, o per diventare i più temuti pirati in circolazione. Il problema dei giochi spaziali è che lo spazio, le astronavi, non sono un genere come molti erroneamente pensano. Lo spazio è uno scenario, è un'ambientazione, e per questo ogni gioco che affronta l'argomento lo fa a modo suo.

Inoltre, data la vastità che questi giochi si trovano a dover affrontare, al momento non ce n'è uno che riesca a soddisfare ogni richiesta. Per esempio, non troverete un altro gioco con delle quest simili a quelle offerte da Starfield che infatti, nel suo approccio, è effettivamente unico. In circolazione troverete però esperienze in qualche modo simili eppure totalmente diverse, sfumature che non è facile capire se non si è in qualche modo esperti del tema.

Ecco quindi il motivo di questo speciale che vuole rappresentare una guida per chi, casco e tuta spaziale già indosso, si ritrova a dover scegliere uno dei tanti videogiochi ambientati nello spazio disponibili sul mercato. In realtà decidere quale sarà la vostra prossima avventura nello spazio sarà semplicissimo: basta preparare l'asciugamano e dirci che tipo di astronauta siete!

Il viaggiatore – No Man's Sky

No Man's Sky: se siete alla ricerca di pianeti alieni, non troverete di meglio
No Man's Sky: se siete alla ricerca di pianeti alieni, non troverete di meglio

Partiamo dal gioco di Hello Games, che dedichiamo agli astronauti che prediligono viaggiare sia fisicamente che mentalmente. No Man's Sky è una visione lisergica in costante mutazione, dove ogni salto tra sistemi introduce nuove sfumature di colore. L'esperienza di gioco è totalmente in mano ai sistemi procedurali, persino la buonissima trama principale può dipanarsi senza nessun problema su qualunque pianeta di questo sterminato parco giochi, e per quel che ci riguarda vale da sola il prezzo del biglietto. I pianeti sono uno spettacolo a parte, iridescenti, stravolti, mangiati da caverne infinite. È vero che molti elementi grafici si ripetono, è ovvio che sia così, ma il mai visto prima è sempre dietro l'angolo. Dopo tanti anni, in No Man's Sky c'è tantissimo da fare, il problema è che l'approccio del gioco Hello Games è volutamente superficiale e questo si ripercuote su ogni aspetto del gameplay: il combattimento spaziale è forse il peggiore in circolazione mentre quello a terra è appena sufficiente, le missioni procedurali sono tutte di poco conto e l'economia è quasi inesistente. I sistemi non sono gestiti da nessuna simulazione: non ci sono veri e propri biomi, i pianeti non si muovono. Se cercate quel tipo di precisione, dovreste dare un'occhiata al prossimo gioco...

Il lavoratore solitario – Elite Dangerous

Elite Dangerous: il realismo più estremo lo troverete qui, ma il viaggio è così così
Elite Dangerous: il realismo più estremo lo troverete qui, ma il viaggio è così così

Se vi piace sbattere la testa contro i simulatori più duri, Elite Dangerous è senza alcun dubbio il vostro gioco. La libertà è massima: scegli cosa fare, e prova a farlo. Oltre ad essere enorme, questo titolo è in costante evoluzione; inoltre molti dei cambiamenti avvenuti negli ultimi anni sono stati decretati proprio dai giocatori. Anche se è possibile giocare da soli, l'universo di Elite Dangerous è sempre sincronizzato con quello online, dove gli utenti possono partecipare a missioni che possono drasticamente mutare la situazione politica di un sistema, collaborare tra loro in eventi comunitari che se portati a termine possono portare per esempio alla costruzione di una nuova base spaziale, o a contrastare l'arrivo dei minacciosi alieni thargoid.

Lo scopo del gioco, se proprio vogliamo trovargliene uno, è quello di arrivare al grado elite in una o più carriere tra quelle disponibili. Si possono fare anche altre attività come quella di capitano di nave da crociera, portare turisti a vedere le meraviglie del cosmo, o il trafficante di schiavi se questo vi piace di più. Il commercio, complesso e dinamico, è poi una vera e propria goduria. Ma tra le cose più belle di Elite, c'è senza dubbio il sistema di guida delle diverse navi che infatti, di riflesso, offre anche il miglior sistema di combattimento in circolazione. In questo gioco è possibile atterrare sui pianeti, ma soltanto quelli privi di una vera atmosfera: non troverete quindi posti rigogliosi ma soltanto terreni privi di vita. Acquistando l'ultima espansione, è finalmente possibile scendere dalle proprie navi, ma anche qui Elite Dangerous conserva le sue caratteristiche principali: è un simulatore dove tutto è relativamente difficile, lo è capire cosa fare e lo è farlo, almeno nello prime cento ore. Da notare che nonostante il realismo che domina la fisica della navi come quella dei pianeti, in grado con la loro diversa gravità addirittura di spedirci fuori traiettoria in fase di avvicinamento, il gioco propone dei viaggi spaziali molto ripetitivi e composti da tanti salti tra sistemi in fondo non così diversi da quelli proposti da Starfield.

L'intellettuale – Outer Wilds

Outer Wilds: il problema di questo gioco è che, nonostante sia uscito pochi anni fa, avrebbe già bisogno di una remastered
Outer Wilds: il problema di questo gioco è che, nonostante sia uscito pochi anni fa, avrebbe già bisogno di una remastered

Tra tutti questi giochi, forse questo è l'unico vero capolavoro indiscusso. Outer Wilds non permette di vivere in libertà una vita spaziale ma ingabbia in un loop temporale che è parte integrante della sua magnifica trama. Nonostante questo, rimane un grandissimo gioco spaziale anche con la sua piccola, ma efficace dose di realismo. Outer Wilds non propone un universo sterminato, ma solo una piccola galassia anche un po' caricaturale, eppure in ogni suo pianeta troverete l'incredibile che forse avete cercato già in tanti altri giochi, senza però mai trovarlo davvero.

L'entrepreneur – X4 Foundations

X4: Foundations: complessissimo ma senza pianeti esplorabili, è uno dei giochi più profondi lato meccaniche
X4: Foundations: complessissimo ma senza pianeti esplorabili, è uno dei giochi più profondi lato meccaniche

X4: Foundations è un gioco tedesco e i tedeschi, lo saprete anche voi, amano tirare su le loro aziendine virtuali nei videogiochi più ameni. X4 è un gioco spaziale tutto vostro, senza nessun intervento esterno: niente giocatori che cambiano le cose, niente collaborazioni che richiedono una certa sincronia anche nella vita reale. Con X4 avete tutta la profondità possibile, completamente a vostra disposizione. Potete fare quasi tutto quello che puoi fare con Elite Dangerous, ma ogni cosa è pensata molto più in grande. Per esempio, anche in Elite Dangerous si può fare il camionista spaziale, la differenza è che in X4 se ci investite abbastanza tempo potreste avere a vostra disposizione un'intera flotta di astronavi alle vostre dipendenze che vanno sue e giù per l'universo, e ogni astronave è guidata da un dipendente che ti sei scelto con cura tra milioni possibili. C'è anche una storia che si dipana per le prime cinquanta ore, altra lore poi è stata aggiunta attraverso i tanti DLC quindi davvero c'è qualcosa per ogni tipo di giocatore.

Quanto riuscite a tirarci fuori dipende da quanto vi fate trasportare dalle sue meccaniche, ma preparatevi a bruciarci dentro centinaia e centinaia di ore o almeno questo è quel che servirà per arrivare a fare le cose più estreme, tipo costruire un'intera stazione spaziale. Quel che frega X4 è un'interfaccia grafica decisamente complessa, come del resto sono ostiche le sue meccaniche, e una grafica che forse tra i giochi in circolazione è la più debole e datata. Il sistema di combattimento è invece sufficientemente profondo per rimanere interessante, ma mai davvero in grado di emozionare come invece avviene in altri titoli. In X4 il viaggio è tra i più dinamici e fluidi ma non è possibile atterrare ed esplorare i pianeti come avviene negli altri giochi.

L'avventato - Everspace 2

Everspace 2: come fa l'astronave? Ptciù ptciù!
Everspace 2: come fa l'astronave? Ptciù ptciù!

Tutte queste parole vi fanno girare la testa e volete soltanto distruggere astronavi nemiche, raccoglierne i resti per diventare ancora più forti, e poi andare a distruggere altre astronavi nemiche? Ecco il gioco che fa per voi. Everspace 2 è così: visuale in terza persona sempre e comunque, scenari mozzafiato e ovunque nemici che vogliono farvi la festa. C'è anche un piccolo sistema roguelike che alza l'attenzione, ma tanto probabilmente avrete già smesso di leggere...

Il party boy – Star Citizen

Star Citizen: è come il Billionaire!
Star Citizen: è come il Billionaire!

Potete pensare quel che volete di Star Citizen, ma non potete dire che non sia un esperimento unico nel genere. Il gioco è ancora in sviluppo e zeppo di bug, ma il tipo di interazione che offre è incredibilmente dettagliato e porta a situazioni di gameplay assolutamente fuori di testa. E poi crasha. Il mining è molto bello, fare il bounty hunter non è male, il resto è ancora in cottura, inoltre altri giocatori possono proporre delle missioni e una ricompensa e questo è avveniristico. Come lo è la possibilità di viaggiare tra i diversi pianeti, con una compressione simulata del tempo che rosolerà per bene le vostre CPU. Anche in Star Citizen cosa fare lo deciderete voi.

Potrete comprarvi una Cutlass Red e fare gli infermieri, aspettare che altri giocatori abbiano bisogno di aiuto e correre da loro per tirarli fuori dai guai; potete anche andarli a ucciderli se la cosa vi rende più felici. Da questo punto di vista Star Citizen è un po' come Sea of Thieves: PVP e PVE sono la stessa cosa e tutti possono rappresentare un pericolo e un'occasione per l'altro. Oltre alla compressione del tempo, questo gioco propone altre follie simulative come una persistenza assoluta di ogni oggetto in gioco: se lasciate una birra sotto un albero sul pianeta Microtech e dopo un mese ci mandate un vostro amico a prenderla, è molto probabile che la ritroverà. E poi crasha. Per questo tipo di interazione, e per la cura riposta nella creazione di ogni pianeta, ognuno con una rotazione realistica, biomi collegati e folli corrispondenze metereologiche, Star Citizen propone un solo sistema, anche se il secondo (chiamato Pyro) con tutti i suoi nuovi pianeti è finalmente in dirittura d'arrivo. Lasciatelo perdere se vi snervate facilmente, prendetelo al volo che volete entrare in una community e fare party a zero g attorno a una base spaziale, organizzare rally, fughe dal carcere o semplicemente cazzeggiare nella lussuosa living room di un'astronave da urlo insieme ad altre cinquanta persone. E poi, naturalmente, altro crash.

Non vi bastano?

Homeworld: non ne parliamo nell'articolo, ma lo strategico Homeworld, il migliore in tempo reale nello spazio, è sempre un gran bel vedere
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I giochi spaziali non finiscono certo qui, specialmente se estendiamo la ricerca ai prodotti più piccoli o datati. A quel punto rientrerebbe anche il gioco di ruolo Mass Effect, il più simile a Starfield, quella minuscola meraviglia strategica chiamata FTL, il mastodontico ed impenetrabile MMO Eve Online, il 4x di Paradox intitolato Stellaris che sicuramente rientra tra i capolavori indiscussi, e perché a questo punto non citare anche quel meraviglioso vecchietto di Freelancer del 2003? Se non siete rientrati nelle categorie incluse, o cercate semplicemente potete chiedere una consulenza ad hoc nei commenti sotto l'articolo!