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Mullet Mad Jack: abbiamo provato la demo dello sparatutto in cui la vita si conta in secondi

Abbiamo provato Mullet Mad Jack, uno sparatutto in cui la vita si conta in secondi e in cui i livelli si finiscono in meno di un minuto.

PROVATO di Simone Tagliaferri   —   05/02/2024
Mullet Mad Jack: abbiamo provato la demo dello sparatutto in cui la vita si conta in secondi

Siamo nel 2090 e, nemmeno a dirlo, gli esseri umani sono sull'orlo di una crisi di nervi collettiva niente male. Anzi, non esistono proprio più. Al loro posto c'è una nuova creatura nata dalla fusione di quel che resta della specie dominante del pianeta Terra e Internet; il risultato è un essere deprimente che ha bisogno di dopamina in continuazione per sopravvivere, pena l'estinzione. A gestire uno scenario del genere non poteva che esserci uno degli eredi di ChatGPT: un'intelligenza artificiale degenerata chiamata Robillionaire.

Purtroppo i governi nazionali non esistono più, quindi qualcuno doveva occuparsi di organizzare dei sadici e violentissimi giochi per garantire all'uomo nuovo le sue scariche multiple quotidiane di felicità. Il tutto si traduce in Mullet Mad Jack, un adrenalinico sparatutto in prima persona di cui abbiamo provato la demo, con non poco gusto.

10 secondi di vita

Vivere dieci secondi alla volta
Vivere dieci secondi alla volta

Diciamo che quello di Hammer95 Studio è il classico videogioco che si fa prima a provare che a raccontare. Come già detto è un FPS, ma con un gameplay davvero particolare: l'obiettivo è riuscire a finire i livelli il più velocemente possibile, perché la salute del protagonista, omonimo del gioco, è il tempo. All'inizio di ogni partita si hanno a disposizione 10 o 15 secondi di vita, a seconda del livello di difficoltà selezionato, e si devono riuscire a uccidere i nemici che popolano le mappe prima che scada il tempo. Ogni uccisione frutta alcuni secondi di ricarica. Se si passa troppo tempo senza uccidere (una manciata di secondi), il pubblico si spazientisce e ci toglie altro prezioso tempo. Capirete che non ci si può fermare per pensare a cosa fare. Quindi armi alla mano, si corre, si spara a vista, si danno dei poderosi calci ai robot nemici per farli finire triturati, elettrizzati, esplosi o quant'altro contro qualche ostacolo, si scivola e, soprattutto, si corre, si corre e si corre ancora.

Considerate che i livelli, generati proceduralmente, possono durare molto sotto al minuto (in alcuni casi siamo scesi sotto i 30 secondi). Nemmeno a dirlo sono estremamente lineari e il design delle mappe è pensato per non far perdere il giocatore in nessuna occasione, con il percorso da seguire che viene sempre suggerito dal colore delle porte e dei corridoi, tanto da essere intuitivo. In alcuni livelli s'incontrano anche dei bivi, ma la sostanza non cambia, visto che conducono sempre allo stesso punto e non offrono variazioni sostanziali. Del resto non c'è tempo per stare a esplorare: al massimo si può raccogliere qualche arma improvvisata da usare per guadagnare secondi extra con delle uccisioni scriptate, oppure si possono spaccare dei distributori automatici che contengono delle bibite rinfrancanti (danno tempo extra, naturalmente). Alla fine di ogni livello è possibile selezionare dei bonus da portarsi dietro a quello successivo.

Ad esempio si può cambiare arma, si può attivare un effetto di rallentamento del tempo quando si hanno soltanto 3 secondi di vita, si possono dotare i proiettili delle armi di effetti speciali, si può velocizzare il personaggio e così via. Ogni dieci livelli bisogna poi vedersela con un boss che, quando sconfitto, dà accesso a dei bonus permanenti. L'obiettivo finale? Salvare una principessa... che naturalmente è sempre in un altro livello.

La frenesia al potere

Alcune uccisioni sono brutali
Alcune uccisioni sono brutali

In generale il gameplay di Mullet Mad Jack è frenetico fino al parossismo: quando comincia un livello non si riesce a tirare il fiato fino a che non si è arrivati alla fine, per rendersi conto che nel volgersi di pochi secondi si è sparata un'immane quantità di proiettili. Le armi di loro sono abbastanza classiche: pistole, fucili a pompa, mitragliatrici, spade e altre ancora. Hanno tutte proiettili infiniti, quindi l'abilità richiesta al giocatore è soprattutto quella di mirare con precisione e di scegliere il momento giusto per ricaricarle. Di fatto gli sviluppatori hanno eliminato ogni possibile elemento di distrazione dall'azione. I nemici di loro sono abbastanza statici e non molto intelligenti, ma poco importa, considerando che devono stare in scena solo per pochi attimi, prima di essere eliminati nei modi più violenti possibili.

Ci sono degli oggetti che decorano i livelli, ma non c'è tempo per guardarli
Ci sono degli oggetti che decorano i livelli, ma non c'è tempo per guardarli

In certi momenti sembra di trovarsi di fronte a un tiro al bersaglio macabro, con il sangue che schizza da tutte le parti, esplosioni ovunque e tanto, tanto caos. In effetti ci sono delle situazioni in cui non si riesce a capire bene cosa si sta facendo, quindi si continua a sparare all'impazzata e ad avanzare cercando di arrivare alla fine. Funziona? Sì, e anche in modo egregio, per quel che abbiamo avuto modo di sperimentare con la demo. Certo, rimane da vedere quanto Mullet Mad Jack reggerà sulla lunga distanza, nel senso che, posate le polveri dell'adrenalina, potrebbe subentrare un certo senso di ripetitività, considerando che si fa la stessa cosa per tutto il gioco. Rimane quindi da vedere se nella versione finale ci saranno variazioni tali al gameplay da rendere interessante andare avanti. Comunque sia anche così è sicuramente un'esperienza da fare, soprattutto se si è alla ricerca di un FPS vecchio stampo con un'idea originale da proporre.

Mullet Mad Jack è un'interessante variazione del genere degli FPS, con diverse idee interessanti, anche se tutte da verificare nel prodotto finito. La demo funziona ed esalta il giusto grazie alla sua velocità e alla sua brutalità. Diciamo che quando ci si entra dentro si fa fatica ad uscirne, almeno fino a essere arrivati alla fine. Ci sembra un ottimo presupposto per un titolo che non si propone certo come epocale, ma che non manca di ambizione.

CERTEZZE

  • Adrenalinico
  • Velocissimo

DUBBI

  • Reggerà sulla lunga distanza?