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Naughty Dog assume producer per ottimizzare i flussi di lavoro e non avere più straordinari forzati

Naughty Dog non ha mai sentito la mancanza di un producer nel suo organico, ma anche le convinzioni più ferree sono destinate a essere messe in discussione.

VIDEO di Diego Trovarelli   —   25/07/2022
The Last of Us Parte I
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Chi ha detto che "squadra che vince non si cambia"? Be' sicuramente non i vertici di Naughty Dog. Già perché in qualità di squadra tra le più vincenti del panorama videoludico, la software house responsabile di Uncharted e The Last of Us di motivi per preferire la vecchia strada alla nuova ne avrebbe avuti eccome; eppure lo studio si è reso protagonista di un cambiamento epocale.

Ha, infatti, assunto un team di nuovi producer grazie ai quali organizzare meglio i flussi di lavoro e non arrivare più a richiedere straordinari forzati ai suoi dipendenti.

Un nuovo team

The Last of Us
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La notizia non arriva da un comunicato stampa né tantomeno da un annuncio pirotecnico, bensì da un semplice tweet di Zach Gonzalez, uno dei producer di Naughty Dog.

Esatto, avete letto bene: "uno dei". Storicamente, infatti, la casa statunitense non ha mai visto di buon occhio la figura del producer, convinzione che però è cambiata nel corso del tempo.

Nel cinguettio in questione, Gonzalez racconta come sia passato ormai un anno dalla sua assunzione nel reparto di produzione dell'azienda, e di come da allora il suo team sia arrivato a contare addirittura 17 membri.

Un risultato che probabilmente non avrebbe destato il minimo scalpore se associato a qualsiasi altra software house, ma che nel caso dello studio californiano rappresenta una svolta memorabile. Sin dalla sua fondazione nel 1984, infatti, Naughty Dog ha sempre rivendicato orgogliosamente l'assenza di un producer nel proprio organico, caratteristica che però sembra essere giunta al capolinea.

Si tratta di una figura fondamentale all'interno del flusso di lavoro dedicato a un progetto, che si occupa della pianificazione e dell'organizzazione, con compiti di gestione generale mirata a fare in modo che le esigenze di tutti vengano soddisfatte.

Quello di Naughty Dog è stato quindi un cambio di rotta storico, basti pensare che ancora nel 2008 i singoli gruppi all'interno del team di sviluppo avevano il potere di organizzarsi autonomamente. Un approccio che ha contribuito a dare vita a capolavori di livello assoluto, ma che è stato anche causa di equivoci e fraintendimenti.

Pare infatti sia capitato più volte che i vari membri del team si scambiassero informazioni sulla lavorazione di particolari meccaniche o livelli di gioco, per poi scoprire che gli elementi a cui si stavano riferendo erano già stati modificati o addirittura cancellati.

A questo proposito, risulta emblematico il caso di Uncharted 4: i due co-registi Neil Druckmann e Bruce Straley lavorarono infatti parallelamente a versioni diverse della stessa scena, sprecando così tre settimane di lavoro solo per non aver comunicato reciprocamente il proprio tipo di approccio.

L'introduzione del ruolo del producer ha quindi giovato in modo evidente, specie per quanto riguarda la lotta alla famigerata cultura del crunch, ovvero quegli eccessivi turni di lavoro straordinari per cui Naughty Dog è stata spesso presa di mira.

In quest'ottica, quella del producer è davvero una figura chiave: è capace di coordinare in maniera efficiente i vari reparti in modo da ottimizzare il lavoro, riducendo al minimo le perdite di tempo ed evitando che si continui a lavorare su elementi di cui magari è stata già decisa la sorte.

Un'inversione di marcia quella di Naughty Dog che a quanto pare ha già dato i suoi frutti: stando alle dichiarazioni che un artist dello studio ha affidato a Twitter, lo sviluppo del remake di The Last of Us parte I, atteso sul mercato per settembre, non ha infatti richiesto ore di straordinario, affermando inoltre che è la prima volta che gli capita.

Certo, stiamo parlando di un rifacimento e non di un gioco completamente nuovo da costruire da zero; tuttavia questo piccolo risultato sembra incoraggiante e non fa che sottolineare la bontà della scelta di Naughty Dog di puntare finalmente su un ruolo importante come quello del producer.

Voi sapevate di questa sorta di anomalia di Naughty Dog? E cosa ne pensate del cambio di rotta? Diteci la vostra nei commenti.