Scrivere il provato di NBA 2K21 in tempi di pandemia vuol dire iniziare a parlare del gioco dedicato alla nuova stagione del basket americano quando nella realtà quella precedente non è neanche terminata. Una situazione anomala come ormai tante altre per la simulazione di basket realizzata da Visual Concepts, già nella condizione di dovere affrontare il cambio generazionale che dalle vecchie console ci accompagnerà verso PlayStation 5 e Xbox Series X.
Se per l'inizio della stagione 2020/21 reale si parla di dicembre ma resta ancora tutto da decidere, la scelta degli sviluppatori e del publisher 2K Sports è stata quella di pubblicare comunque NBA 2K21 su Google Stadia, Nintendo Switch, PC, PlayStation 4 e Xbox One il prossimo 4 settembre, per poi portare la versione nextgen del gioco anche sulle nuove piattaforme di Microsoft e Sony quando esse saranno disponibili. Quando manca quindi ormai veramente poco per vedere arrivare NBA 2K21 sui nostri schermi, Visual Concepts ha messo a disposizione la versione demo del gioco. Ne abbiamo approfittato per andare a riscaldarci un po' sul parquet con qualche tiro da tre: dopo aver giocato qualche partita, ecco le nostre primissime impressioni.
Una demo a tempo limitato
Per un totale di oltre 30 GB di download, la demo di NBA 2K21 dà al giocatore la possibilità di cominciare a familiarizzare con l'editor MyPLAYER, dove definire le caratteristiche del proprio talento impostando tutte le sue abilità e i badge di progressione. Si può poi passare all'allenamento, dove iniziare a provare le novità introdotte da Visual Concepts in termini di gameplay. Il piatto forte è naturalmente costituito dalla modalità partita rapida, anche se in quest'ultimo caso le possibilità che ci vengono offerte sono purtroppo limitate. La demo di NBA 2K21 permette infatti di giocare solo cinque match completi, senza possibilità di personalizzare la difficoltà di gioco o gestire altri parametri simili, con l'unica eccezione dell'inquadratura. Le squadre a nostra disposizione sono Los Angeles Clippers e Milwaukee Bucks, accompagnate dalle versioni All-Time di Los Angeles Lakers e Boston Celtics. Con appena cinque partite (perché un limite del genere?) e un set ristretto di team da selezionare è chiaro che al momento siamo ben lontani dal poter esprimere un giudizio definitivo, ma da un altro punto di vista il tempo speso in compagnia della demo di NBA 2K21 ci può comunque dare delle importanti indicazioni su quella che sarà la versione finale del gioco.
Il gameplay col nuovo tiro
Una volta scesi in campo, non si può fare a meno di notare l'estrema somiglianza di NBA 2K21 con NBA 2K2o. La scelta degli sviluppatori è stata quindi quella di non stravolgere gli aspetti già consolidati della simulazione, che nel corso degli anni le hanno permesso di diventare una delle più apprezzate in ambito sportivo. Una mossa che senza dubbio ci aspettavamo in vista dell'edizione nextgen di NBA 2K21, nella quale confidiamo di poter vedere qualcosa in più rispetto a quello che c'è oggi. Chi prende il controller in mano per giocare alla demo di NBA 2K21 ritrova quindi tutto il feeling del suo predecessore, andando comunque a notare man mano le parti del gioco sulle quali gli sviluppatori hanno deciso di intervenire.
La novità più grande in termini di gameplay è senza dubbio rappresentata dall'uso del Pro Stick, grazie al quale è possibile compiere diversi tipi di azione. Quella più importante è la modalità di tiro proposta da NBA 2K21, completamente nuova rispetto al passato. Portando la leva destra del controller verso il basso, il giocatore che controlliamo inizierà infatti la preparazione del tiro come succede anche con la pressione del bottone quadrato/X. L'esito del tiro stesso non viene però determinato più col tempismo di rilascio come avveniva in precedenza, ma attraverso una modalità di mira dove bisogna centrare quanto più possibile l'indicatore riportato muovendosi all'interno della mezza luna inferiore dello stick. Un'alternativa che si è dimostrata abbastanza apprezzabile nel corso delle partite che abbiamo giocato con la demo di NBA 2K21, pur richiedendo un prevedibile periodo di adattamento. In questo modo, tra l'altro, dovrebbe anche limitarsi un po' l'effetto lag sui tiri effettuati in modalità multigiocatore, in quanto il loro successo non sarà più legato al tempismo di rilascio. Viene comunque mantenuta l'altra opzione di tiro tramite bottone, per la gioia di chi volesse usare il metodo tradizionale. Quest'ultimo ci è sembrato però un po' più punitivo rispetto al passato, come se il team di sviluppo volesse indirizzare i giocatori verso l'uso della leva destra per il tiro. Con l'arrivo della versione finale di NBA 2K21, bisognerà poi vedere come tutto questo si tradurrà nelle partite giocate online in termini di bilanciamento.
Grafica rimandata alla nextgen?
Se NBA 2K21 assomiglia al suo predecessore già a partire da una primissima occhiata è naturalmente per via della grafica di questo nuovo capitolo, anch'essa simile a quella di NBA 2K20. Anche in questo caso si tratta di un qualcosa di comprensibile se consideriamo che la generazione attuale di console è arrivata ormai agli sgoccioli, ma comprendiamo senza difficoltà anche chi dovesse lamentare un'eccessiva similitudine tra il titolo in uscita adesso e quello di un anno fa. Almeno per quanto riguarda la demo, dal punto di vista grafico le novità di NBA 2K21 si fermano a qualche nuova animazione evidenziabili a tratti durante le poche partite a disposizione.
Per vedere davvero qualcosa di nuovo per i nostri occhi dovremo quindi aspettare la versione di NBA 2K21 per PlayStation 5 e Xbox Series X, ovviamente già annunciata da 2K Sports. A questo proposito, vi ricordiamo che per effettuare l'upgrade alla nextgen di NBA 2K21 senza spendere ulteriori soldi è necessario comprare l'edizione Mamba Forever del gioco, in vendita alla bellezza di 99,99 euro. Se pianificate l'acquisto di una console di nuova generazione e intendete giocare a NBA 2K21 su di essa, fate quindi attenzione perché l'edizione standard non vi permetterà di accedere gratuitamente all'upgrade.
Concludiamo il provato della demo di NBA 2K21 con la consapevolezza di trovarci di fronte a un'edizione destinata a fare da ponte con la nuova generazione di console, con tutto ciò che ne consegue in termini di somiglianza nei confronti del capitolo precedente della serie targata 2K Sports. Aspettiamo comunque com'è giusto che sia che arrivi la versione definitiva del gioco per trarre tutte le conclusioni del caso.
CERTEZZE
- La nuova modalità di tiro sembra convincente
- Resta una delle migliori simulazioni sportive sul mercato
- Nuove animazioni per i giocatori
DUBBI
- Molto simile a NBA 2K20
- Il prezzo da pagare per giocare su nextgen non è indifferente
- Come sarà bilanciato online?