U got da skillz!
Squadra che vince non si cambia, e non sarà certo la struttura di base di NBA Street, che tanti successi ha mietuto una volta tanto sia presso la critica che presso il pubblico pagante, a subire rivoluzioni. Il basket tre contro tre da giocare nei campetti delle grandi città è uno dei passatempi nazionali del grande Paese a stelle e strisce: più veloce del basket normale, spesso addirittura più spettacolare, dalle regole meno severe e molto più flessibili, indissolubilmente legato a quella cultura urbana pregna di hip hop, stile e “respect” che dai difficili quartieri neri si è fatta strada fino a diventare uno dei biglietti da visita coi quali gli USA si presentano al mondo (e noi lo preferiamo di gran lunga ad altri). Talmente diffuso, il basket da strada, che anche i grandi giocatori dell’NBA lo praticano abitualmente e ne sono testimonial per il suo successo presso i giovani; protagonisti di NBA Street sono proprio le grandi star del campionato professionistico, e in V3 ne troveremo in grande quantità insieme alle proprie squadre, ognuno fedelmente riprodotto in aspetto, stile, movenze e caratteristiche. Proprio a questo proposito EA ci assicura una maggiore fedeltà di quest’edizione, laddove le altre due non prestavano grande attenzione alla riproduzione delle abilità di ogni campione, in V3 sarà importante che un giocatore ricopra il ruolo per il quale è più adatto.
in V3 sarà importante che un giocatore ricopra il ruolo per il quale è più adatto
U got da skillz!
Ma i campioni dell’NBA sono solo una parte dell’attrattiva di V3; la parte del leone questa volta la fa la customizzazione. Come la serie sportiva “canonica” di EA ci insegna da un paio di edizioni a questa parte, è molto più facile immedesimarsi nel gioco se il protagonista è totalmente frutto delle nostre scelte e della nostra abilità col pad: in NBA Street V3 potrete decidere letteralmente OGNI aspetto del vostro cestista da strada nuovo nuovo, e sceglierlo in una gamma spaventosamente ampia e graduata. A questo punto, con tante di quelle opzioni a disposizione del giocatore, la creazione del personaggio diventa un vero e proprio gioco nel gioco: dall’aspetto fisico al vestiario, dalle animazioni agli ingioiellamenti vari alle abilità, sarà tutto sotto il vostro controllo, e non dovrete sottostare al semplice capriccio visivo, perché parecchi parametri influenzeranno direttamente la prestazione in campo dell’alter ego. E’ chiaro che un giocatore smilzo sarà una scheggia imprendibile e uno grosso un panzer inarrestabile, meno scontato poteva essere il fatto che un paio di scarpe piuttosto che un altro possano favorire certi attributi a discapito di altri.
in NBA Street V3 potrete decidere letteralmente OGNI aspetto del vostro cestista da strada
U got da skillz!
Per la prima volta nella serie, poi, perfino il campo da gioco è customizzabile: oltre agli 11 già disponibili sparsi in varie città degli States (molti a NY, poi anche a Houston, a Chicago e così via) più uno a Londra, potrete crearne di vostri, e ovviamente qualsiasi aspetto del vostro campetto dipenderà totalmente da voi, dall’ambiente nel quale situarlo, al colore delle linee, ai canestri da utilizzare, ai graffiti da graffitare… Insomma, avete capito l’antifona.
Rompitore di Gioco
Date per buone esibizione e modalità classiche varie, fa il suo grande esordio la Street Challenge che si pone direttamente come la modalità principale di V3: una volta dato alla luce il vostro cestista e il suo campetto, dovrete trovargli due buoni compagni di squadra e cominciare ad affrontare 70 giorni di tempo-gioco durante i quali avrete a disposizione nient’altro che l’imbarazzo della scelta in quanto a gare da affrontare. Non fraintendiamo, il concetto sarà sempre lo stesso, ma le regole e le varianti saranno tante e tali da rendere ogni scontro praticamente sempre diverso. Inoltre potrete anche partecipare agli Slam Dunk Contest (quest’anno per la prima volta costituiscono anche una modalità a parte) nei quali confrontarvi con altri campioni di schiacciate spettacolari, ai limiti (anche oltre) del verosimile. Nella Street Challenge è necessaria anche un po’ di strategia e pianificazione: i giocatori della vostra squadra (presto ne avrete ben più di tre) vogliono giocare un po’ tutti e sarà saggio applicare un po’ di sano turnover, e inoltre vogliono giocare più in determinate sfide che in altre, e voi, che non avete ancora il dono dell’ubiquità, sarete costretti a sceglierne solo una tra le tante che si svolgono contemporaneamente ogni giorno. Senonché certi oggetti, certi premi, addirittura certi giocatori ve li danno solo determinate sfide; il problema sarà tutto vostro se acquisterete il gioco. Una buona soluzione potrebbe essere quella di rigiocarsi più volte la Street Challenge per vedere tutto quello che il titolo ha da offrire…
fa il suo grande esordio la Street Challenge che si pone direttamente come la modalità principale di V3
Ma entriamo finalmente nel campetto e vediamo cosa ha da offrire V3 quando si parla di gameplay, oltre alla tradizionale meccanica veloce, arcade e spettacolare, all’insegna della giocabilità. Novità nella gestione dei trick: grazie all’implementazione dello stick analogico destro potremo decidere, oltre al tipo di finta, trucchetto o carognata che dir si voglia, anche la direzione verso la quale effettuarla. Dobbiamo veramente dirvi che di trick ce ne sono un numero spropositato e sono tutti esagerati e spettacolosi oltre ogni limite consentito? Ma novità anche nei Gamebreaker, la famosa azione al rallentatore che può partire una volta riempita l’apposita barra, spettacolare oltre ogni limite consentito e foriera di molti punti: questo giro sarà totalmente controllabile dal giocatore, nel senso che prima di schiacciare a canestro potrete eseguire una combo di trick che sia la più esagerata possibile; invece di realizzare, inoltre, potrete anche decidere di passare ad un vostro compagno, col quale a sua volta eseguire più trick possibili, e ancora una volta, l’ultima scegliere se schiacciare o passare. Più lungo e farcito di trick il Gamebreaker, più punti vi porterà, ma anche più alta la possibilità di sbagliarlo. Eh, la vita non è rose e fiori sull’asfalto americano…
Sul campetto del mondo
Altra novità ancora: giocheremo online. E non solo una semplice esibizione uno contro uno, World Challenge e NBA Challenge sono praticamente lo Street Challenge portato sulla rete con tanto di reputazione e classifiche varie, dove potrete confrontare il vostro alter ego con quello degli altri giocatori sparsi per il mondo. Niente male, vero? Prevedibilmente, la modalità online grazierà i soli possessori di Xbox e PlayStation 2, ma EA darà un incentivo esclusivo anche ai possessori di GameCube: nella sola versione Nintendo sono infatti presenti nientemeno che Mario, Luigi e Peach con un loro team e un campetto sito nel Mushroom Kingdom! L’effetto allucinogeno è assicurato, quello sulle vendite non ancora, ma siamo fiduciosi.
World Challenge e NBA Challenge sono praticamente lo Street Challenge portato sulla rete
E a proposito di stile, ovviamente V3 trasuda hip hop e urban culture da ogni pixel; della colonna sonora vi diciamo solo un nome: Beastie Boys. E non basta, perché il trio newyorkese farà anche parte del cast del gioco, con un proprio team da sbloccare! Graficamente siamo di fronte al vecchio motore, ma non c’è di che lamentarsi visto che ha sempre fatto la sua bella figura, pur essendo multipiattaforma e ormai anzianotto: l’80% delle feature è stato riscritto dai programmatori EA, per avere animazioni ancora migliori ed elementi del fondale sempre più gradevoli; possiamo aspettarci maggiore cura anche per quello che è sempre stato il fiore all’occhiello della grafica di NBA Street, una riproduzione dei giocatori con dei modelli che difficilmente trovano pari in altre produzioni, anche più simulative. Insomma, di carne al fuoco ce n’è veramente tanta, come da tradizione EA, ma per noi è meglio fermarsi qui altrimenti nella recensione che scriviamo? Per vedere il tutto all’opera non c’è più tanto da aspettare: il 16 Febbraio potremo palleggiare con la versione europea, solo una settimana dopo l’uscita di quella americana.
Tra le cose che la generazione dei 128 bit ci ha portato c’è EA Big. Non ne sentiamo parlare troppo spesso in mezzo a tante altre cose meno concrete ma che fanno più notizia, e inoltre spesso e volentieri è anch’essa accompagnata dalla generale aura di “commercialata” che volenti o nolenti salta immancabilmente fuori quando si parla del colosso americano. Oltre a vendere sempre cifre da far invidia a chiunque (ma quello lo fa qualsiasi titolo col marchio EA), è però innegabile che i titoli della serie Big siano tra le cose migliori mai prodotte dal publisher in questione, e basti pensare a SSX che si è ormai posto come pietra di paragone per tutti i titoli di snowboard; il titolo che tenne a battesimo questa serie parallela sta per tornare nella sua terza incarnazione, e se la tradizione sarà rispettata ci troveremo di fronte al miglior basket arcade della storia. Per cui indossate scarpette e calzoncini e preparatevi a scendere in strada…