46

Nemesis: quando un gioco da tavolo supera i videogiochi

Ecco perché il prodotto di Awaken Realms è diventato uno dei più amati in circolazione: scopriamo Nemesis, un gioco da tavolo sorprendente e terrificante.

SPECIALE di Francesco Serino   —   02/07/2024
La confezione di Nemesis non nasconde l'ispirazione

Attorno a Nemesis ci ronzavo fin dal l'inizio. Un action survival ispirato al mondo di Alien non poteva non farmi girare la testa. E infatti appena ho messo becco nel mondo dei giochi da tavolo ho subito adocchiato il lavoro di Adam Kapiwsky che è composto da tutto ciò che solitamente adoro nei videogiochi: casualità estrema degli eventi, morte permanente, narrativa emergente e immersività letteralmente oltre le stelle.

Poi però mi sono spaventato: è costoso, complesso e attorno ad esso girano parecchie voci non proprio rassicuranti. Non sapete quante volte mi hanno fermato con i soldi in mano: attento che la modalità solitaria non è buona, dura troppo, ci metti tantissimo ad apparecchiarlo e a rimetterlo nella scatola e poi si può morire prematuramente rovinando l'intera serata. E ce ne sarebbero ancora tante altre. Da novizio ho assecondato, ho investito in altri giochi bellissimi e di Nemesis in fondo non ne ho più sentito la mancanza. Nelle serate organizzate da altri mi veniva a volte promesso, ma non si materializzava mai e se magari qualcuno riusciva a provarlo in mia assenza, me ne raccontava utilizzando più superlativi possibili e la faccia di chi si è divertito, ma forse non lo rifarebbe.

Come lui, nessuno?

Nemesis l'irraggiungibile. Nemesis di cui avevo imparato a fare a meno. Nemesis che un giorno bussa alla mia porta: una primissima edizione italiana concessami in prestito (spoiler: la mia personale è in dirittura da arrivo perché non posso più vivere senza).

Tra carte, segnalini e il grosso tabellone, per giocare a Nemesis è necessario un bel po' di spazio
Tra carte, segnalini e il grosso tabellone, per giocare a Nemesis è necessario un bel po' di spazio

Alla prima occasione possibile apro la scatola e inizio a decodificare il tutto: le diverse carte, i segnalini e poi giù a divorare il manuale, anzi i manuali visto che in questa edizione sono presenti alcuni disastrosi errori che mi hanno costretto ad incrociare le fonti. E sapete cose? È andato tutto eccezionalmente liscio: non è un gioco semplicissimo ma nemmeno quella scalata impossibile che alcuni vogliono far credere. Finalmente pronto, intavolo una prima partita da solo guidando due personaggi e che finisce presto tra disastri, mostri e regole non chiare. Poi la seconda partita, la terza, la quarta, la quinta finalmente con due giocatori, mentre la nona sarà la prima in tre.

Sono talmente tanti giorni che non tolgo Nemesis dal tavolo che la mia famiglia non nasconde più il fastidio; addirittura il tabellone ha iniziato a impolverarsi. Se fosse un videogioco (a suo modo lo è anche diventato) sarebbe un immersive sim, ma visto che parliamo di un gioco da tavolo gli appassionati lo catalogano tra i migliori ameritrash in circolazione. Scegliete voi la definizione che più vi piace, ma sappiate che in questo gioco bisogna essenzialmente fare due cose: esplorare l'astronave alla deriva in cui vi siete risvegliati e sopravvivere cercando di portare a termine la vostra personale missione. Esplorazione quindi, ricerca di oggetti che potrà ricompensarvi con potenti prototipi di armi, bende e medikit, sostanze chimiche da usare per il creazione di oggetti come molotov, taser e l'irresistibile lanciafiamme con il quale dare fuoco a stanze intere.

Sopravvivere e adattarsi

Le stanze dell'astronave cambiano ad ogni partita, il sonno criogenico non permette ai sopravvissuti di ricordarne subito la pianta, e ognuna di queste ha una sua funzione speciale. Alcune stanze ci permetteranno di spegnere gli incendi (e con lo stesso sistema disperdere gli alieni), altre di avere accesso a tutti i portelloni della nave, mentre le docce sono utili per lavarci via di dosso la bava aliena e tutti i malus ad essa associati. È possibile imbattersi anche in un nido, dove potremo trovare le uova della regina che in alcuni casi ci converrà distruggere e in altri sarà meglio raccogliere. Le uova, il cadavere di un umano e quello di un alieno adulto potranno essere infatti portati in un laboratorio per essere studiati, in modo da rivelare una delle tre debolezze degli alieni (anche queste diverse ad ogni partita). Il gioco funziona prevalentemente tramite carte, e gli unici due dadi si tirano per la meccanica del rumore e durante i combattimenti.

I videogiochi ufficiali di Nemesis sono due: quello nella foto è Nemesis: Distress, in prima persona con controlli diretti, e Nemesis: Lockdown che riproduce 1:1 l'omonimo gioco da tavolo
I videogiochi ufficiali di Nemesis sono due: quello nella foto è Nemesis: Distress, in prima persona con controlli diretti, e Nemesis: Lockdown che riproduce 1:1 l'omonimo gioco da tavolo

Ogni spostamento lungo la plancia porterà infatti a generare segnalini rumore. Più esploreremo un settore della nave e più segnalini gialli si accumuleranno, fino a quando non faremo scattare un attacco a sorpresa degli alieni. Più che spiegarvi nel dettaglio le regole di un gioco da poco ristampato ma di certo non nuovo, quel che mi preme raccontare è come queste riescono a generare situazioni sempre diverse, oltre che dettagliate come la scena di un film. Durante una partita abbiamo trovato il nido e uno di noi è entrato per raccogliere un uovo deposto dalla regina necessario per uno degli obiettivi; il giocatore entra e prende l'uovo, ma questo fa scattare un evento che per puro caso è legato alla regina che ora scende dal soffitto proprio per attaccare la nostra compagna. L'attacco a sorpresa dell'aliena, che le carte ci descrivono come una codata, provoca una ferita grave al personaggio che, pescando la carta successiva, scopriamo essere sulla mano. Il risultato è proprio la caduta dell'uovo e un turno di Nemesis di cui puoi immaginare persino le angolazioni delle telecamere, lo zoom sugli occhi della protagonista e l'aliena che con i suoi stridii sembra esclamare "lascia il mio uovo, brutta stronza!". La GPU a cui è affidata la grafica di Nemesis è la più potente che ci sia: sta nella tua testa e ha teraflops da vendere.

Un film sul tavolo

Quella che ho appena raccontato non è un'eccezione, un evento raro: ogni turno di Nemesis si rivela essere un nuovo e indimenticabile capitolo del nostro personale film sci-fi. Voglio esagerare: ho di gran lunga preferito le sceneggiature procedurali di questo gioco che quelle su cui hanno basato tutti i film di Alien dopo La Clonazione, che già si reggeva in piedi per miracolo.

Nemesis Opulento. Il design grafico è senza dubbio di altissima qualità, come la qualità delle miniature e dei numerosi segnalini, tutti diversi nella forma. E infatti se lo fanno pagare...
Nemesis Opulento. Il design grafico è senza dubbio di altissima qualità, come la qualità delle miniature e dei numerosi segnalini, tutti diversi nella forma. E infatti se lo fanno pagare...

Ora però voglio sfatare un altro mito: come è vero che questo è un gioco bastardo, di quelli che vogliono farti male e che ti lasciano spesso in balia della fortuna, è altrettanto vero che morire non è poi così facile come raccontano in giro. Esistono situazioni nelle quali si rischia di morire istantaneamente, ma oltre ad essere molto rare è possibile imparare a contrastarle con l'esperienza. La sfiga nera può ucciderti in pochi turni, ma il gioco è strutturato per fare in modo che questo solitamente capiti quando la partita è già a buon punto. Il fatto è che ogni partita di Nemesis è profondamente diversa dalla precedente: ce ne sono di silenziose ed esplorative, e di disastrose e costantemente in fuga da alieni e incendi, in alcune il crafting vi salverà più e più volte e altre in cui vi ritroverete a mentire per tre quarti di gioco lontano dai pericoli.

Nemesis si può giocare sia in modalità cooperativa, con gli obiettivi in comune, sia in modalità semi cooperativa, dove ogni giocatore dovrà scegliere tra un obiettivo personale e uno assegnatogli dalla corporazione. Gli obiettivi corporativi sono quelli più infidi perché possono richiedere azioni spesso divergenti da quelle degli altri giocatori, dei quali potrebbe persino essere richiesta la morte. Questo significa che durante una partita si può mentire al gruppo: siete sicuri che il meccanico che è stato mandato a controllare i motori, rassicurandovi sul loro stato, non voglia in realtà la distruzione dell'intera astronave? Questo genera un ulteriore tensione cinematografica che tracima dal tabellone e coinvolge direttamente i vari giocatori; ora immersi completamente nel loro specifico ruolo di scienziati, soldati, piloti, scout, meccanici e capitani (ciascuno con un suo equipaggiamento di base diverso e mosse/carte specifiche). Quasi come un gioco di ruolo.

Videogiochi così

Consigliarvi videogiochi analoghi non è facile perché a parte quelli ufficiali Nemesis, uno action e l'altro diretta conversione del board game, c'è davvero poco o nulla che proponga qualcosa di lontanamente simile.

I tradimenti dei giocatori di Among Us ci hanno ricordato alcune meccaniche di Nemesis
I tradimenti dei giocatori di Among Us ci hanno ricordato alcune meccaniche di Nemesis

Unendo insieme il vecchissimo strategico Incubation con Among Us e Alien Isolation potremmo ritrovarci nella giusta direzione ma, oltre a non esistere, un videogioco così non è affatto detto che funzionerebbe. A questo punto meglio affidarsi all'originale gioco da tavolo che oggi è possibile trovare in due versioni: Nemesis e Nemesis Lockdown. Il primo è quello ambientato sulla nave alla deriva, ispirato all'Alien di Ridley Scott, mentre il secondo si avvicina di più ad Alien 3 di David Fincher ed è leggermente più complesso e difficile del primo pur rimanendo essenzialmente lo stesso gioco. In arrivo c'è anche Nemesis Retalion dove per la prima volta non saremo più le prede, ma i marines alla Aliens Scontro Finale, quindi con un gameplay volutamente sbilanciato verso l'azione.

So bene che c'è chi non sopporta giochi simili, e preferisce avere tutte le mosse ben pianificate con tre turni in anticipo. Se siete così, chiaramente questo non è il gioco per voi. Ma se amate un certo tipo di esperienze, Nemesis è un gioco imprescindibile che dovreste provare almeno una, anzi meglio tre volte nella vita. E per quanto complesso, basta un solo giocatore esperto che muova il gioco per fare in modo che tutti gli altri abbiano un'esperienza intuitiva e piacevole anche alla loro prima partita.