L'hockey non è certamente uno degli sport più popolari del Belpaese, ma vista la presenza di due porte, due portieri e un qualcosa che con buona fantasia potrebbe rappresentare un pallone ha sempre avuto un discreto seguito anche in lande in cui il verbo calcistico regna sovrano. NHL 2K8, titolo di Visual Concepts è uno di quei (pochi) giochi che ha il pregio di non cullarsi sugli allori riproponendo le stesse meccaniche, qualche aggiornamento cosmetico e poco altro, ma tenta la strada del rinnovamento in un settore nevralgico come quello del metodo di controllo, croce e delizia di tutti i giochi sportivi.
Come da tradizione della serie 2K possiamo giocare a hockey in tutte le modalità e su tutte le superfici possibili, condite da tornei, stagioni complete, gare veloci e tutta la pletora di eventi standard. A tutto questo i ragazzi di Visual Concepts hanno aggiunto un'interessante modalità, denominata Challenge, che ci permette di impersonare e sfidare compagini storiche tipo quella sovietica e quella americana degli anni 70.
Inoltre hanno raffinato la gestione tecnica e economica delle rose ampliando il sistema di negoziazione contratti e implementando partita dopo partita lo sviluppo dei giocatori in uno schema che ricorda, anche se molto alla lontana, quello degli RPG.
Tornano anche i sei mini giochi, una sorta di "giochi senza frontiere" on ice e quelli praticabili attraverso lo Skybox, ovvero un trivia ovviamente a tema.
La vera svolta è stata effettuata con l'inedito metodo di controllo, chiamato Pro Stick.
Al giocatore, tramite l'uso dello stick analogico destro, viene data massima libertà di utilizzo del bastone, potendo quindi contrastare gli avversari e tirare da ogni direzione. Inoltre sono stati cambiati alcuni i tasti, dando al dorsale L2 il compito di "modificatore" dei comandi principali, un pò come avviene con l'alt della tastiera, per intenderci. Possiamo quindi effettuare una varietà incredibile di movimenti e tiri, la cui completezza lascia basiti: deke (specie di finta di corpo), tiri di polso, pallonetti, 1-2 di prima, finte di ogni tipo, movimenti di copertura e come se non bastasse in fase difensiva lo stick destro viene usato in ogni sua direzione per cercare di rubare il puck avversario.
Tutto questo ha un prezzo da pagare però. Ricordare a memoria tutte le combinazioni di tasti è complicato e la frustrazione è vicina soprattutto durante le prime partite. A disposizione fortunatamente c'è una sezione allenamento discretamente esaustiva che ci viene in aiuto spiegandoci le giocate una per una, ma in partita, in mezzo al traffico avversario è molto più naturale cercare un tasto frontale qualsiasi che una combinazione L2-R1-stick sinistro-stick destro. Il modo migliore prima di cimentarci in un torneo è quello di fare molta pratica, provando e riprovando tutte le combo fino a memorizzarle.
Anche le mosse da superstar, sorta di movimenti spacca difese realizzate impeccabilmente, risultano difficili da realizzare e poco utili in partita dove fare sempre il fenomeno serve solo a perdere il puck e a finire faccia a terra sul ghiaccio. Fortunatamente il controllo dell'estremo difensore è rimasto invariato, potendo anche scegliere una visuale dalle spalle del portiere in cui oscillando il Sixaxis è possibile effettuare parate quasi miracolose. Tutto molto bello da vedere e anche molto, molto divertente.
Graficamente parlando sono stati apportati diversi miglioramenti, soprattutto per quello che riguarda le animazioni e il dettaglio delle textures, in particolar modo per quelle che riguardano le maglie e i volti dei giocatori. Purtroppo se i pattinatori lasciano delle credibili strisciate sul ghiaccio non si può dire lo stesso per i riflessi, inspiegabilmente assenti.
NHL 2K8 è sicuramente un titolo coraggioso che tenta la via più difficile per rinnovare un genere. Il nuovo metodo di controllo è sicuramente difficile da padroneggiare con una curva di apprendimento molto elevata ma chi avrà pazienza e costanza si troverà per le mani una simulazione quasi perfetta con una profondità e completezza che non ha rivali, anche in ambito calcistico. Se a questo uniamo un grande spessore manageriale e una serie di sfide vastissime e mai banali ne viene fuori un quadro sicuramente positivo meritevole di interesse non solo da parte degli aficionados del ghiaccio. Appuntamento in fase di recensione!