E' passato quasi un anno dall'uscita di Nintendo Labo e la casa di Kyoto sembra intenzionata a supportarlo ancora a lungo. Con il quarto set le periferiche di cartone per Switch, che hanno creato dal nulla un nuovo modo di approcciarsi ai videogiochi, segnano infatti l'ingresso di Nintendo nel mercato della realtà virtuale. Nella video recensione del Kit VR vi raccontiamo con quali risultati.
L'esperienza di Nintendo Labo Kit VR si compone di tre fasi, ovvero monta, gioca e scopri. La fase di costruzione mantiene intatte le caratteristiche degli altri set: per assemblare il visore e i vari Toy-Con si utilizza un buon numero di fogli di cartone, mentre si seguono le dettagliate istruzioni interattive sullo schermo di Switch. Creare tutte le periferiche all'interno del kit richiede circa 7 ore: si parte ovviamente dal Visore VR, per poi dedicarsi, nell'ordine, a una girandola, a una fotocamera con annessa maschera da sub, a un elefante, a una sorta di cigno, a un pedale "ventaglio" e, infine, al blaster, un fucile con tanto di carica manuale che rappresenta il pezzo forte del set. Infatti è l'unico che può essere acquistato separatamente insieme al kit base, mentre gli altri Toy-Con vengono venduti come espansioni.
Parlando di giochi, il Kit VR di Labo rappresenta il livello base di avvicinamento alla realtà virtuale e le piccole esperienze offerte da Nintendo sfruttano in maniera intelligente le caratteristiche specifiche dei singoli Toy-Con. La fotocamera viene utilizzata per un tour sottomarino alla ricerca di tutte le diverse specie di pesci; la proboscide dell'elefante diventa un pennello per realizzare i più disparati disegni in 3D, oppure una mano virtuale per risolvere rompicapo in stile santuari di The Legend of Zelda: Breath of the Wild; il "cigno" dà accesso all'esplorazione in volo di un mondo open world e a una serie di sfide di velocità a checkpoint; il pedale mette nei panni di una rana salterina che deve evitare i colpi di un robot; il blaster, infine, è associato a uno sparatutto in prima persona su binari, che ricorda da vicino Until Dawn: Rush of Blood, e a una modalità 1 contro 1 dove due giocatori possono sfidarsi a chi riesce a portare più ippopotami dalla propria parte nutrendoli con della frutta.
Al netto di numerosi extra sbloccabili completando determinati incarichi, non c'è nulla di particolarmente originale in queste esperienze, ma la particolarità di Nintendo Labo è il modo in cui sfrutta le periferiche. L'obiettivo della camera di cartone, per esempio, può essere ruotato per fare uno zoom sui soggetti più interessanti. Il vento generato dal pedale quando si salta o si è in piena accelerazione arriva dritto tra i capelli. Infine, si sente il peso della ricarica di ogni colpo del blaster mentre si cerca di liberare la città dal maggior numero di alieni possibili.
È proprio questa sorta di quarta dimensione che compensa i limiti tecnici di una tecnologia che farebbe altrimenti fatica ad essere apprezzata a una risoluzione così bassa. Per forza di cose, infatti, la qualità dell'immagine è il punto più debole del kit: la definizione del testo è scarsa, i contorni sono sfocati, il pop-in delle texture è all'ordine del giorno. C'è persino un leggero ritardo nel riconoscimento di alcuni movimenti che richiede un po' di adattamento extra per non soffrire di cinetosi. Ma nulla di tutto questo riesce a minare la godibilità di una realtà virtuale coinvolgente, immediata e divertente. La sezione Scopri, infine, rivela i segreti dietro il funzionamento dei diversi Toy-Con e guida il giocatore nella modalità Garage Toy-Con, il luogo dov'è possibile programmare nuovi giochi. La novità principale di questa sezione è il Garage Toy-Con VR, una versione per realtà virtuale del garage, che aggiunge nuovi nodi e un editor 3D dove sperimentare le proprie creazioni. Per capirne le potenzialità basta pensare che la Piazza VR, una raccolta di simpatici minigiochi presente nella sezione Gioca, è stata creata interamente sfruttando questo strumento.
Per saperne di più, vi invitiamo a leggere la nostra recensione completa e a farci sapere nei commenti quali sono le vostre impressioni su questa nuova VR di carta.