Come un fulmine a ciel sereno, come una macchia di china su un foglio bianco, Nintendo ha annunciato a sorpresa Paper Mario: The Origami King per Nintendo Switch. Arriverà presto, tra soli due mesi, il 17 luglio. Come sempre per questa serie, giunta ormai al sesto episodio (non considerando il gemellaggio con Mario & Luigi), è stato sviluppato in collaborazione tra Intelligent Systems e Nintendo EPD.
Un annuncio di questo tipo, proveniente da Twitter, getta ombre su un possibile Nintendo Direct a giugno; allo stesso tempo, ci dona due liete prospettive. Prima di tutto, a Kyoto non hanno intenzione di lasciar trascorrere il resto di quest'anno, nonostante le difficoltà dovute al coronavirus, senza pubblicazioni degne di nota (e il rischio, fino a prova a contraria, esisteva eccome). In seconda istanza, il rumor su un nuovo Paper Mario era arrivato assieme a quello riguardante - in generale - il trentacinquesimo anniversario di Super Mario Bros.: è possibile quindi che anche l'altra parte di quella voce, che si riferiva a una collezione di Super Mario tridimensionali, possa essere vera.
Senza addentrarci oltre sul futuro di Nintendo, focalizziamoci nell'analisi di questo trailer di due minuti: naturalmente i fan hanno apprezzato l'annuncio, ma non ha generato un'acclamazione universale. Tutto ciò per un motivo molto semplice: la serie di Paper Mario, il cui episodio più recente risale al 2016 (Color Splash su Wii U), nell'ultimo decennio ha subito molte critiche. Dagli appassionati e, non secondariamente, dalla critica: i primi capitoli (su Nintendo 64 e GameCube) sono stanti incensati, mentre gli ultimi hanno destato più di una perplessità. In generale, la saga ha attraversato un percorso dissestato che, da JRPG parodico, l'ha portata ad essere un'avventura più semplice e segmentata, sia in ambito narrativo che ludico. Ve lo diciamo subito: dal trailer non è affatto chiaro a quale "fazione" appartenga The Origami King. La nostra impressione, che elaboreremo tra poco, è che sia un tentativo di unificare queste due anime.
RPG o no?
Ad esclusione di Paper Mario: Color Splash, pubblicato quando Wii U era già in piena fase di decomposizione (scusate il cruore), le cui vendite quindi sono state fortemente viziate dalla console di appartenenza, la saga non ha subito particolari turbolenze in ambito commerciale. L'episodio più venduto è stato Super Paper Mario per Wii, il più "platform" di tutti, ma anche la svolta successiva, quella meno legata al mondo JRPG e fortemente contestata, non ha generato (su 3DS) alcun tracollo delle vendite.
Su Switch molti brand Nintendo hanno raggiunto - come fama - il loro momento apicale, ed è possibile che questo accada anche a Paper Mario: del resto, il trailer di The Origami King, nonostante lasci più dubbi che certezze, mette in mostra un'atmosfera sicuramente centrata, ricollegabile a quelle dei primi due episodi della serie Intelligent Systems. Anche i pochi dialoghi presentati sembrano allineati a quello humor delicato che tanto si è fatto apprezzare in passato.
Prima di addentrarci nell'analisi dell'apparato diegetico, focalizziamoci un attimo sul gameplay. I punti di maggior distacco tra i vecchi Paper Mario e quelli nuovi sono principalmente tre: combattimenti meno legati a meccaniche JRPG, personaggi troppo anonimi (e relativa assenza di "assistenti"), livelli più piccoli e meno esplorabili. Per quanto riguarda l'ultima questione, sembra che The Origami King segni un chiaro ritorno alle vecchie abitudini: sono state mostrate varie fasi esplorative, in "macchina" sul deserto e in barca sull'oceano, che lasciano presagire una discreta importanza donata ai viaggi tra un'area e l'altra. Riguardo ai personaggi, è davvero dura elaborare un'opinione sensata. Sembrano più numerosi e vari che negli ultimi giochi, ma allo stesso tempo meno caratterizzati che nei primi Paper Mario: le stesse braccia allungabili dell'idraulico, da alcuni brutalmente definite come "gimmick" del gioco, sembrano sostituire appieno le abilità di eventuali aiutanti. In sostanza, attraverso questa capacità Mario sarà in grado di risolvere vari rompicapo durante il suo cammino, elemento in passato demandato alle peculiarità dei numerosi alleati.
Infine, il sistema di combattimento. Sembra siano scomparsi gli adesivi e le carte di Sticker Star e Color Splash: al contempo, non vengono menzionati gli FP (Flower Points, equivalente dei Mana/Magic Points). Sono tornati i palchi, e quindi si presume la meccanica del pubblico catalizzatore/plaudente che aumenta l'efficacia dei colpi, ma gli scontri avvengono in uno strambo anello ruotante, non nel vecchio teatrino, e abbiamo il sospetto che, piuttosto che alla gestione delle abilità/mosse, il tutto sarà maggiormente ancorato al movimento del succitato anello, così da allineare i nemici e ottenere dei bonus. Gli stessi alleati, posto che siano presenti nell'avventura (come sembra, almeno in parte), non compaiono durante i combattimenti. E, mistero ancora più importante e altrettanto irrisolto, non sappiamo nemmeno se tornerà il sistema di level-up.
Come dicevamo, la sensazione è che si tratti di una via di mezzo tra il vecchio e il nuovo Paper Mario: se sarà un compromesso paritario o se The Origami King sarà più sbilanciato da una parte, al momento non abbiamo elementi concreti per prevederlo.
Storia e grafica
Il contesto narrativo di The Origami King, almeno a prima impressione, sembra centrato appieno. Come negli ultimi casi è legato alla natura cartacea del mondo di gioco, ma scaturito da un'idea molto interessante: il Re Olly minaccia il regno dei funghi, e lo fa col suo "esercito di origami", che non solo è temibile di per sé, ma sembra in grado di convertire, ripiegandolo su se stesso, ogni abitante del regno. Un'idea che potrebbe generare interessanti sviluppi sia simbolici che intradiegetici, nel corrompere gli eroi a cui siamo abituati, nel mostrare l'altra faccia della loro identità (come succede, presumibilmente, a Peach) e, allo stesso tempo, nel rivalutare i cattivi di una volta: in attesa di tornare a combattere Mario, non trasformati in origami, Bowser e compagnia potranno aiutarlo a sconfiggere Re Olly. Che, come spesso succede, ha una serpe in seno: la sorella Olivia, che farà da (costante?) aiutante all'idraulico. C'è abbastanza materiale per aspettarsi una storia piacevole e di ampio respiro, arricchita dai soliti brillanti dialoghi.
Per quanto riguarda l'aspetto visivo, è evidente che The Origami King sia piacevole da guardare. Stilizzato, perfino un po' sporco nelle visuali, ma sicuramente d'impatto. Non possiamo tuttavia non segnalare alcune incoerenze che ci hanno fatto storcere il naso; sono spariti gli oggetti realistici del recente passato (frutti, tavoli, batterie...) e la maggior parte dello scenario è composta di carta, ma... be', non tutto. Intelligent Systems avrebbe potuto osare di più da questo punto di vista, vista anche la dominante tematica del gioco. Invece qua e là, tra personaggi che sembrano ritagliati da un foglio da stampa e porte fatte di cartone, permangono inspiegabili elementi più "realistici". La polvere sollevata dal deserto, il terriccio che sposta il koopa-origami: forse staccano troppo dal resto dell'ambientazione. Potrebbero essere dettagli isolati, ma Intelligent Systems avrebbe fatto meglio a rendere tutto cartaceo, variando lo scenario attraverso diversi tipi di fogli e grammature, piuttosto che inserendo elementi di diversa natura.
Il filmato di presentazione di Paper Mario: The Origami King è tanto piacevole quanto misterioso. Siamo curiosi di giocare questo sesto capitolo, e soprattutto ansiosi di capire in che filone della serie si inserirà: posto che non seguirà la via di Super Paper Mario, non è facile intuire se tornerà alle origini, ricongiungendosi all'anima RPG, oppure sarà in linea con gli ultimi, più leggeri e circostanziati episodi. È possibile del resto che rappresenti un punto d'incontro tra queste due fazioni, che abbia un'esplorazione e un sistema di combattimento non da JRPG, ma che ne erediti il respiro narrativo. Da questo punto di vista, abbiamo apprezzato le premesse: il tema degli origami è legato alle dinamiche "cartacee", ma pare abbastanza interessante da poter germogliare nel corso dell'avventura. I dubbi sono molti, le curiosità ancora di più: sapremo tutto tra due mesi, visto che il gioco uscirà il 17 luglio.
CERTEZZE
- Il tema degli origami è interessante
- Atmosfera piacevole e ironica
- Aree grandi come in passato
DUBBI
- Quanto saranno profondi i combattimenti?
- Ci saranno incoerenze stilistiche?
- La storia sarà abbastanza avventurosa?