Del nuovo PlayStation Plus se n'è parlato parecchio: confermando rumor che circolavano ormai da diverso tempo, Sony ha deciso di accorpare gli abbonamenti a PS Plus e PS Now, nonché di estendere in maniera sostanziale il catalogo dei giochi inclusi nel pacchetto, così da mettere a punto un'offerta per molti versi paragonabile a quella di Xbox Game Pass.
Il risultato di questo sforzo sono i tre livelli che ormai dovreste conoscere bene: Essential, che riprende i contenuti del vecchio PlayStation Plus con l'online e i giochi gratis mensili; Extra, che aggiunge un ricco elenco di titoli PS5 e PS4 scaricabili senza costi supplementari; e infine Premium, che incorpora lo streaming, le versioni di prova e i classici PlayStation.
In questi giorni abbiamo provato i nuovi abbonamenti a PlayStation Plus ed eccoci qui a raccontarvi le nostre impressioni sul rinnovato servizio Sony.
Interfaccia
L'interfaccia realizzata da Sony per il nuovo PlayStation Plus si pone in maniera decisamente chiara, focalizzandosi sul contenuto più rilevante dell'abbonamento, ovverosia il catalogo dei giochi, e fornendo all'utente due possibili tipologie di fruizione: il menu sotto la voce "esplora", che suddivide i titoli per tipologia (normali, classici, versioni di prova, streaming, giochi mensili), e le "locandine" dei vantaggi.
Queste ultime comunicano in maniera molto semplice e immediata l'offerta a cui abbiamo accesso a seconda del livello del nostro abbonamento: i primi tre "blocchi" sono dedicati a PlayStation Plus Premium e indicano le versioni di prova, il catalogo dei classici e lo streaming nel cloud; dopodiché si passa a PlayStation Plus Extra con il catalogo giochi e infine a PlayStation Plus Essential con i giochi mensili.
È un peccato tuttavia che nello scorrere i titoli non sia possibile filtrarli per piattaforma, cosa che con i classici tornerebbe molto utile.
Upgrade e prezzi
L'estrema chiarezza torna ovviamente utile per farci prendere in considerazione un eventuale upgrade, che tuttavia risulta vincolato alla formula di sottoscrizione attualmente attiva: se siete nel mezzo di un abbonamento annuale a PS Plus Essential, potrete passare alla formula Extra o Premium versando una differenza di prezzo che andrà a coprire i mesi che mancano, ma non avrete modo di optare per un upgrade più breve, ad esempio un solo mese per provare il servizio.
Quest'ultima possibilità rimane appannaggio esclusivo dei nuovi abbonati o comunque di chi non dispone di una sottoscrizione attiva, e che potrà scegliere fra un piano mensile da 13,99€ (Extra) o 16,99€ (Premium), un trimestrale da 39,99€ (Extra) o 49,99€ (Premium), oppure infine un annuale da 99,99€ (Extra) o 119,99€ (Premium). Il sistema insomma è chiaro e semplice, ma non elastico quanto magari avremmo desiderato.
Contenuti
La lista con tutti i giochi di PlayStation Plus Extra e Premium lascia poco spazio ai dubbi e scorrere il catalogo sortisce un effetto straniante del tutto simile a quello di Xbox Game Pass. Certo, la differenza fondamentale fra i due servizi ormai la conoscono anche i sassi: Sony non include nell'elenco le esclusive dei PlayStation Studios dal day one mentre Microsoft sì, aumentando in tal modo la convenienza effettiva dell'abbonamento.
Consapevoli di questo fondamentale distinguo, di fronte al lungo elenco dei titoli inclusi nel prezzo di PS Plus Extra e Premium ci siamo comunque sentiti sovrastati in termini di quantità e qualità: se qualcuno era alla ricerca di un Netflix dei videogiochi, questi abbonamenti sono ciò che gli si avvicina di più e per certi versi risultano addirittura esagerati. Qualcuno ha calcolato quante vite servirebbero per giocare tutto?
Se siete videogiocatori appassionati che non si lasciano sfuggire le novità più importanti al day one l'impatto di quel catalogo potrebbe non farvi venire un capogiro, ma se per caso venite da un lungo periodo di pausa, avete saltato una generazione di console o addirittura siete alle prime armi con questa forma di intrattenimento, è meglio che qualcuno vi tenga per mano mentre date un'occhiata ai contenuti di PlayStation Plus Extra e Premium per la prima volta.
Come sapete, al momento sono disponibili esclusive come Returnal, Demon's Souls, Marvel's Spider-Man: Miles Morales, Ghost of Tsushima: Director's Cut e Death Stranding: Director's Cut, ma anche multipiattaforma di spessore come Assassin's Creed Valhalla, Red Dead Redemption 2, Marvel's Guardians of the Galaxy, Control e The Division: il valore generale e i numeri dei first party Sony per il momento sovrastano quelli dei third party, ma come punto di partenza la scelta non manca.
Classici
Certo, bisogna dirlo: la lista dei classici PlayStation non è minimamente vicina al concetto di completezza che speravamo di trovare su PS Plus Premium e mancano davvero tantissimi gioielli del passato, dunque diciamo che quella disponibile al momento si pone più che altro come una prima selezione, neanche tanto ispirata, di ciò che PS1 e PS2 offrivano ai tempi.
Per dire, ci sono Ape Escape, Syphon Filter e Jumping Flash!, ma mancano produzioni iconiche come Gran Turismo, Tomb Raider, Tekken 3, Metal Gear Solid, i vari Crash Bandicoot, Resident Evil, Spyro the Dragon, Silent Hill, Legacy of Kain: Soul Rever... Insomma, la lista delle defezioni è piuttosto lunga e andrebbe colmata in fretta, vista l'enfasi promozionale conferita a questa voce dell'abbonamento.
Streaming e versioni di prova
Veniamo quindi allo streaming, un lascito di PlayStation Now che fondamentalmente non è mai davvero decollato e che noi stessi abbiamo provato alcuni anni fa con una connessione ADSL a 20 mega, comprendendo come mai tanti utenti nei territori più colpiti dal digital divide nutrissero delle grosse perplessità. Ebbene, tornare a utilizzare questa feature forti di una fibra a 100 mega effettivi ci ha presentato chiaramente una prospettiva diversa.
La cosa migliore di questa tecnologia è la velocità di accesso, il fatto che non servano download né installazioni: si avvia il gioco e nel giro di pochi secondi è partito. Abbiamo approfittato di questa tremenda comodità per immergerci nuovamente nelle straordinarie atmosfere di BioShock Infinite e di Batman: Arkham Knight, non a caso due franchise colpevolmente finiti nel dimenticatoio per anni, e la nostra esperienza è stata discretamente positiva.
Certo, rimane la netta sensazione che un servizio simile si presti più a un uso in stile demo che altro: la possibilità di provare immediatamente un titolo per poi eventualmente metterlo in download e giocarci al meglio, in locale, senza l'input lag che abbiamo comunque notato e soprattutto senza gli artefatti da compressione che ad esempio nel titolo di Rocksteady rovinano la qualità dell'immagine quando si corre per Gotham alla guida della Batmobile.
Per quanto riguarda invece le versioni di prova, si tratta di demo nel senso più classico del termine che tuttavia forniscono l'esclusiva possibilità di provare alcune nuove produzioni per PS5 prima di decidere se acquistarle o meno, ad esempio Horizon Forbidden West, Uncharted: Raccolta L'Eredità Perduta, Cyberpunk 2077, Tiny Tina's Wonderlands e una manciata di altri nomi: anche qui la speranza è che il catalogo venga presto arricchito.
Sensazioni preliminari
In termini di convenienza non c'è alcun dubbio che il nuovo PlayStation Plus valga ogni centesimo che costa: pur non potendo contare su di un rapporto contenuti / prezzo perfettamente sovrapponibile a quello di Xbox Game Pass, i livelli Extra e soprattutto Premium vantano un'offerta difficile da rifiutare, specie in termini di produzioni first party.
Chiaramente c'è grande curiosità nei confronti di come il servizio verrà gestito nei prossimi mesi, se la lista dei classici e quella dei giochi third party verrà arricchita in maniera significativa e quali saranno le prossime esclusive PS5 a fare il proprio debutto nel catalogo, nonché se arriveranno o meno quelle piccole attenzioni anche in termini di interfaccia.
Tuttavia, se anche per assurdo il tempo dovesse fermarsi alla situazione attuale, i contenuti del nuovo PlayStation Plus giustificherebbero il costo dell'abbonamento alla grandissima.