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Pokémon Championships: risultati e bilanci dell’evento di Francoforte

Si sono conclusi i Pokémon Championships di Francoforte: ecco risultati e bilanci di questo atteso ritorno dei grandi eventi competitivi di Pokémon.

SPECIALE di Raffaele Staccini   —   25/04/2022
Pokémon Spada
Pokémon Spada
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Rieccoci finalmente ai Pokémon Europe International Championships, le massime competizioni continentali che vedono sfidarsi giocatori di tutto il mondo, sia nel gioco di carte collezionabili, sia nei videogiochi. Un gargantuesco evento e-sport che può finalmente tornare ad accogliere migliaia di giocatori da diversi paesi, che competono per ottenere Championships Points utili per avvicinarsi ad avere un pass mondiale, e anche dei premi in denaro.

Si tratta di uno passaggio importante verso le finali mondiali che, per la prima volta nella storia, non si terranno in Nord America, bensì all'ExCeL di Londra, dal 18 al 21 agosto 2022. L'Europa è quindi il centro del grande ritorno di queste competizioni, dopo lo stop forzato del 2020 e 2021. La città scelta per il primo Internazionale del 2022 è Francoforte sul Meno, importante centro finanziario della Germania occidentale che offre un curioso mix di storia e modernità. Celebri sono infatti i suoi grattacieli, che le sono valsi il nomignolo di Mainhattan, con un gioco di parole tra il caotico distretto di New York e il nome del fiume che scorre nella città tedesca. Dopo aver trascorso quattro giorni a stretto contatto con giocatori e addetti ai lavori, proviamo a fare il punto sui risultati e sul clima che si respirava all'evento.

I vincitori del torneo

I finalisti delle tre categorie del VGC Pokémon a Francoforte 2022
I finalisti delle tre categorie del VGC Pokémon a Francoforte 2022

Partiamo con un po' di numeri. Gli internazionali di Francoforte hanno visto la partecipazione di 1240 giocatori provenienti da 40 paesi. I concorrenti si sono sfidati non solo nel competitivo di Pokémon tradizionale, con il meta consolidato di Pokémon Spada e Pokémon Scudo, ma anche nel Gioco di Carte Collezionabili, in Pokkén Tournament e, per la prima volta nella storia, anche in Pokémon GO.

I vincitori nelle diverse categorie sono stati:

  • Pokémon VG Junior: Alexander M. [DE];
  • Pokémon VG Senior: Nicholas K. [AU];
  • Pokémon VG Masters: Eric Rios [ES];
  • Pokémon TCG Junior: Nathan O. [US];
  • Pokémon TCG Senior: Caleb R. [US];
  • Pokémon TCG Masters: Gustavo Wada [BR];
  • Pokémon GO: Aeeriis.

Per quanto riguarda i giocatori italiani del competitivo tradizionale, quello di Pokémon Spada e Scudo, abbiamo avuto ottimi piazzamenti, con 6 nostri connazionali nelle prime venti posizioni. Il migliore del lotto è stato Alex Della Pasqua, con la settima piazza, mentre il nostro Francesco Pardini (che voi che seguite Multiplayer.it conoscete bene per la sua rubrica PokéRadar) ha chiuso al diciannovesimo posto, assicurandosi così abbastanza Championships Points per partecipare alle finali del prossimo agosto.

I segreti del competitivo

Un po' di gadget dei Pokémon Championships Internazionali di Francoforte 2022
Un po' di gadget dei Pokémon Championships Internazionali di Francoforte 2022

Parlando con uno dei giudici del torneo, Gianluca Grassi, ci è stato confermato ciò che era apparso evidente appena messo piede all'evento: la community Pokémon aveva bisogno di questo ritorno a una normalità fatta di condivisione degli spazi e di tornei in presenza. Gli anni di purgatorio con eventi solo online non hanno fermato un movimento competitivo comunque attivo e vitale, ma ne hanno certamente rallentato la crescita, anche in termini di effettivo ricambio generazionale.

Ma al di là dei discorsi sullo stato del movimento, sono l'umore generale, i sorrisi - anche dopo le sconfitte - e le serate in compagnia di vecchi amici da tutto il mondo a testimoniare quanto fosse necessario tornare a competere in presenza. Perché oltre alla rivalità, il bello di questi eventi è anche questo.

Ci siamo confrontati a lungo con colleghi e giocatori, a cominciare dal già citato Francesco Pardini, per capire come funzioni questo mondo dietro quello che vediamo sugli schermi durante i match di cartello. L'immagine che emerge è quella di uno sport, per quanto eSport, faticoso a livello mentale quanto soddisfacente nel momento in cui si ottengono risultati. Che quando si parla di giocatori italiani non mancano mai.

Abbiamo già detto dei piazzamenti dei nostri connazionali, che se la sono cavata alla grande anche contro alcuni dei giocatori più accreditati del torneo, come il campione del mondo statunitense Wolfie Glick. Nel corso delle conversazioni con alcuni di loro abbiamo provato anche a capire un po' come funziona Pokémon per i giocatori competitivi. Del lavoro di squadra di cui vi avevamo raccontato al termine degli International Championships di Berlino del 2019, utile a fare un vero e proprio lavoro di scouting sui team degli avversari e sui possibili match up, stavolta abbiamo provato ad andare più a fondo di queste strategie, cercando di capire come provare a difendersi dalle "spie" (termine improprio che speriamo ci passerete). Avere un Pokémon con un set di mosse o una distribuzione delle statistiche particolare, infatti, può essere utile per sorprendere i propri avversari, ma può anche rivelarsi controproducente nel momento in cui tutti vengono a conoscenza di queste peculiarità. Per questo motivo alcuni giocatori preferiscono evitare di usare certe mosse, definite "tech", nei primi round dei tornei, cedendo in anticipo partite difficile da ribaltare piuttosto che mostrare subito tutte le proprie carte.

E a proposito di carte, ci siamo divertiti a giocare contro altri giornalisti al Gioco di Carte Collezionabili Pokémon con alcuni formati diversi da quelli standard a 60 carte. Nel primo abbiamo creato un deck da 40 carte a partire da una box Build&Battle, a cui abbiamo potuto aggiungere carte da un paio di bustine di espansione. Ne sono derivati incontri con 4 carte premio, molto equilibrati, dove sono stati premiate non solo la capacità di creazione di un mazzo equilibrato, ma anche quelle di adattarsi e reagire a situazioni inaspettate (chi vi scrive ha avuto la meglio su 3 scontri su 4, sconfiggendo anche uno dei "Professori" in una sfida amichevole, ndr).

I pack Build&Battle utilizzati per il torneo 'stampa' dei Pokémon Championships 2022 di Francoforte
I pack Build&Battle utilizzati per il torneo "stampa" dei Pokémon Championships 2022 di Francoforte

Il secondo formato si chiama "Boost Battle", è riservato ai "Side Events" a pagamento per chiunque accede all'evento, anche solo da spettatore, e prevede l'uso di un mazzo da 20 carte dove inserire il contenuto di una singola bustina di espansione più un certo quantitativo di carte energia messe a disposizione dagli organizzatori (il loro numero varia in base a quante delle carte della bustina si decidono di utilizzare nel deck); i match di questo formato, veloci partite con due carte premio, sono molto divertenti, anche se la fortuna gioca un ruolo molto importante nel trovare le carte giuste nelle bustine. La presenza della meccanica "Ditto", che permette evoluzioni altrimenti impossibili, aggiunge pepe al tutto, rendendo gli incontri assolutamente imprevedibili. Insomma, anche senza un deck fisico con noi, ci siamo divertiti esattamente come quando giocavamo nelle Leghe nazionali tanti anni fa.

Pokémon GO

Alcuni giocatori dei Pokémon Championships Internazionali di Berlino 2022
Alcuni giocatori dei Pokémon Championships Internazionali di Berlino 2022

Qualche parola di approfondimento la merita anche il competitivo di Pokémon GO. Al suo esordio sulla scena dei Championships, il titolo Niantic si è confermato divertente da giocare e guardare, anche se non manca qualche perplessità sull'attuale configurazione del torneo. Ne abbiamo discusso con Michele Gavelli, ex giocatore VGC che ha partecipato all'evento di Francoforte proprio per competere in Pokémon GO. Michele ci ha raccontato un po' cosa funziona e cosa funziona meno negli incontri. Se siete un po' dentro la Lega Lotte GO sapete già di cosa stiamo parlando, ma nel caso non foste avvezzi a questo formato, proviamo a spiegarvi velocemente come funziona il tutto.

Gli scontri in Pokémon GO sono lotte in tempo reale, dove ogni sfidante ha tre Pokémon a disposizione: ciascuno di essi può usare un attacco veloce senza limitazioni e due attacchi caricati, più potenti ma che richiedono un certo numero di attacchi per essere lanciati. La meccanica ruota intorno al rapporto tra durata dell'animazione dell'attacco veloce e danni inflitti, energia generata e utilizzo degli scudi. Non è questa la sede dove spiegare il tutto nel dettaglio, ma come avrete capito un gameplay di questo tipo ha bisogno della massima fluidità e di una rete assolutamente stabile. Come ben sa chi gioca regolarmente, però, questo non è scontato nei match online di Pokémon GO e anche in questi eventi in presenza non tutto funziona sempre a dovere.

L'utilizzo di dispositivi Samsung A52 mette tutti gli utenti sullo stesso piano, ma è chiaro che chi è abituato a smartphone che usano un diverso sistema operativo o che hanno prestazioni superiori possa trovarsi spiazzato. Un altro elemento che rende il competitivo in presenza diverso da quello in-game tradizionale è rappresentato dalla selezione del proprio team: se normalmente la squadra di tre Pokémon viene decisa prima dell'abbinamento con l'avversario, qui (come nei tornei del circuito Silph) i giocatori possono decidere tra 6 Pokémon in base alla squadra dell'avversario. Un elemento strategico fondamentale per diminuire l'incidenza della fortuna nei match, ma sul quale gli stessi giocatori competitivi non possono esercitarsi durante l'anno se non in partite organizzate al di fuori del gioco Niantic.

Il potenziale comunque c'è ed è elevato, quindi speriamo che The Pokémon Company possa fare tesoro dei feedback ottenuti in questi primi tornei per migliorare sempre di più il livello del torneo (dove abbiamo comunque già visto delle sostituzioni e delle predizioni al limite della perfezione).