Mancano pochi mesi all'uscita di Pokémon Spada e Scudo, il nuovo GDR di Game Freak che inaugurerà la serie madre su Switch con l'ottava generazione. Sono passati due anni dall'ultima iterazione di Pokémon per Nintendo 3DS: lo sviluppatore giapponese si è preso il tempo necessario a rinventare il gioco per il suo arrivo sulla console ibrida che, fino a questo momento, ha ospitato soltanto il controverso spin-off Pokémon Let's Go! Pikachu e Eevee uscito l'anno scorso. Nelle ultime settimane abbiamo parlato tantissimo di Spada e Scudo: prima con un riepilogo di tutte le informazioni in nostro possesso alla luce di un Pokémon Direct completamente dedicato al gioco, poi vi abbiamo raccontato quello che abbiamo scoperto durante l'E3 grazie all'inserto nel Nintendo Direct. Adesso abbiamo deciso di ricordare gli ultimi episodi della serie a essere usciti sul precedente handheld Nintendo per capire in che direzione si sta muovendo uno dei franchise più famosi e venduti del mondo.
Pokémon X e Y
Pubblicati nel 2013 come primi titoli della serie per Nintendo 3DS, Pokémon X e Y inauguravano la sesta generazione con una valanga di novità rispetto ai precedenti per Nintendo DS: erano innanzitutto i primi Pokémon della serie madre a impiegare un mondo tridimensionale e modelli poligonali in cel shading che restituivano un aspetto estremamente cartoonesco. Oltre ad alcuni immancabili pokémon iconici - come la mascotte Pikachu, unico mostriciattolo col verso campionato - Pokémon X e Y introducevano nuove creature che andavano a riempire un PokéDex di oltre settecento esemplari e che potevano essere coccolate sullo schermo inferiore del Nintendo 3DS attraverso i controlli touch e il minigioco Pokémon Io & Te. In questo senso, Pokémon X e Y è stato anche il primo episodio dai tempi di Oro e Argento a introdurre anche un nuovo tipo, Folletto. Questa, però, non è stata l'unica novità a sconvolgere gli equilibri del gameplay, soprattutto in ambito competitivo.
Una delle feature più importanti che distingueva questo capitolo dai precedenti era la Mega Evoluzione: sebbene fosse limitata soltanto ad alcuni mostri, questa dinamica garantiva loro una forma potenziata che poteva ribaltare le sorti di una lotta. La Mega Evoluzione cambiava sensibilmente i pokémon che la usavano, rappresentando quindi l'asso della manica di molti giocatori. Pokémon X e Y era inoltre ambientato in una regione completamente inedita, Kalos, che per comodità il PokéDex divideva in tre grandi aree. L'obbiettivo del gioco restava lo stesso di sempre: esplorare il mondo, catturare i pokémon, lottare nelle palestre e vincere il torneo finale. Era possibile scegliere il sesso del protagonista come in passato, ma anche cambiare marginalmente il suo aspetto e personalizzarlo nel corso dell'avventura con vari capi di abbigliamento. Sul fronte del gameplay, inoltre, il Super Allenamento Virtuale permetteva finalmente di controllare meglio la crescita dei pokémon e i loro EV.
Pokémon Zaffiro Alfa e Rubino Omega
Secondo e ultimo titolo di sesta generazione, Pokémon Zaffiro Alfa e Rubino Omega sono uscito nel 2014... anche se, in realtà, sono i remake di Pokémon Zaffiro e Rubino, gli episodi di culto usciti su Game Boy Advance nel 2003 e ambientati nella variopinta regione di Hoenn. Rispetto all'originale, però, Game Freak ha ritoccato i pokémon presenti nella mappa per adeguarli al rinnovamento bilanciamento del PokéDex. In Pokémon Zaffiro e Rubino la storia cambiava drasticamente a seconda che si scegliesse una o l'altra versione, feature rimasta pressapoco invariata anche in questo remake che, tuttavia, integra nella struttura originale diverse novità introdotte nel corso degli anni e soprattutto in Pokémon X e Y, come le Mega Evoluzioni. I due pokémon leggendari in copertina, Groudon e Kyogre, possono trasformarsi in forme inedite attraverso una nuova feature esclusiva chiamata Archeorisveglio. In questo senso, Pokémon Zaffiro Alfa e Rubino Omega propongono anche una serie di nutriti contenuti post-game che includono anche una storyline aggiuntiva che permette di catturare Deoxys e soprattutto Rayquaza, includendo quindi anche alcune feature di Pokémon Smeraldo nella nuova struttura.
Pokémon Sole e Luna
Capostipite della settima generazione, Pokémon Sole e Luna sono usciti nel 2016 e hanno introdotto una nuova regione, l'arcipelago di Alola, e ben ottantuno mostri inediti, ai quali si aggiungono le nuove forme Alola di pokémon vecchi e nuovi che, tuttavia, cambiano solo l'aspetto delle creature, ma rappresentano un ulteriore elemento collezionistico. Pokémon Sole e Luna hanno tentato una strada molto innovativa, andando a ritoccare la formula del viaggio di formazione: le Prove dei Kahuna sostituiscono le Palestre e i Capopalestra, immergendo ulteriormente il giocatore nella cultura esotica e stravagante di una regione fortemente ispirata alle vere Hawaii. Il gioco, inoltre, introduceva le Ultracreature, strani mostri interdimensionali legati alla storyline principale, sensibilmente più articolata e matura rispetto alle precedenti avventure. Oltre a mantenere le Mega Evoluzioni, Game Freak ha ampliato le dinamiche delle lotte con le Mosse-Z, super attacchi estremamente spettacolari che potevano fare la differenza in battaglia ma che hanno fatto discutere molto la community. Sul fronte contenutistico, invece, Pokémon Sole e Luna rivedeva e correggeva numerose feature più o meno storiche, come il PokéDex stesso, la fotocamera, l'interazione coi pokémon preferiti nello schermo inferiore della console e persino le Macchine Tecniche, soppiantate dal più divertente sistema del Chiamapassaggio.
Pokémon Ultrasole e Ultraluna
Esperimento o anomalia, Pokémon Ultrasole e Ultraluna - ultimo titolo della serie uscito per Nintendo 3DS nel 2017 - rappresenta la classica terza versione... in duplice formato. Si tratta essenzialmente di un'edizione riveduta e corretta del precedente Pokémon Sole e Luna, perciò una sorta di remake che racconta la storia da capo, ma in un universo alternativo. Una scelta in sintonia col concetto delle Ultracreature, che in questa versione peraltro andremo a cercare a casa loro passando per gli Ultravarchi a cavallo di Solgaleo e Lunaala. La storia si ripete in modo leggermente diverso e verso la fine prende una piega completamente nuova per agganciarsi a una breve storyline conclusiva che introduce il Team Rainbow Rocket, formato dai cattivoni dei precedenti Pokémon. Si tratta, dunque, di un titolo all'insegna della nostalgia, in cui è possibile persino catturare tutti i pokémon leggendari passati - seppur divisi per versione - e molti mostriciattoli vecchi e nuovi che vanno a riempire un PokéDex regionale molto nutrito. Purtroppo, pur essendo molto ricco in termini di contenuti e profondità del gameplay, Pokémon Ultrasole e Ultraluna è considerato un titolo estremamente controverso a causa del massiccio riciclo di asset da parte di Game Freak, evidentemente desiderosa di uscire con un ultimo Pokémon per Nintendo 3DS prima di abbandonare completamente la console.