Pokémon Spada e Scudo continua a far parlare di sé nel bene e nel male. Se avete letto la nostra recensione, infatti, dovreste aver capito che il nuovo titolo flagship del noto brand, al netto di alcune criticità più o meno importanti, è comunque un buon gioco, ma non il salto qualitativo che ci saremmo aspettato dal passaggio a Nintendo Switch. Mentre il gioco continua a vendere tantissime copie in tutto il mondo già un mese prima di Natale, i vecchi e i nuovi allenatori stanno dando la caccia ai pokémon nelle Terre Selvagge, una delle novità più controverse di questa generazione. Praticamente una specie di Zona Safari con una blanda componente MMORPG, le Terre Selvagge rappresentano un approccio sperimentale che potrebbe avere importanti ripercussioni sul futuro della serie, anche se per il momento nasconde tutto il suo potenziale dietro discutibili scelte di design e lampanti esempi di arretratezza tecnologica.
Come funziona?
La storia vi condurrà alle Terre Selvagge nel giro di poche ore: uscendo da una piccola stazione, vi ritroverete in questa spaziosa area all'aperto dove scoprirete di poter anche ruotare la telecamera per guardarvi intorno. La donna all'ingresso della stazione guarirà la vostra squadra ogni volta che ne avrete bisogno. A prima vista, le Terre Selvagge vi sembreranno deserte: si estendono a perdita d'occhio sotto forma di laghi, fiumi, colline, boschetti e pendii, ma dalla stazione non vedrete nulla che si muova. I pokémon selvatici, infatti, appariranno intorno a voi solo quando sarete sufficientemente vicini. Li troverete a gironzolare nell'erba alta, e qualche volta anche negli spazi aperti tra i cespugli; come nei percorsi, se i pokémon vi vedono potrebbero inseguirvi e innescare una lotta. Le vostre prime visite nelle Terre Selvagge potrebbero essere pericolose: il livello massimo dei mostri è variabile, e questo significa che potreste guadagnare molta esperienza sconfiggendo un pokémon molto più forte della vostra squadra; di traverso, non vi sarà possibile catturarlo finché non avrete ottenuto la medaglia che sblocca quella fascia di livelli per la cattura.
Le Terre Selvagge sono divise idealmente in due grandi regioni dalla città di Steamington, ma a loro volta si suddividono in diverse zone in cui troverete pokémon diversi e condizioni atmosferiche variabili indipendenti. Questo significa che in una zona potrebbe grandinare e in quella immediatamente adiacente potrebbe essere soleggiata: le condizioni atmosferiche influenzano l'apparizione dei pokémon selvatici e potete facilmente consultarle dalla mappa. Per esempio, uno dei pokémon più rari, Dracloak, evoluzione di Dreepy, compare solo nei cespugli sopra il Lago Dragofuria e solo quando c'è nebbia. In quella stessa zona troverete una diversa evoluzione di Eevee a seconda delle condizioni atmosferiche: Glaceon quando grandina, Leafeon quando c'è il sole, Jolteon durante le tempeste e così via. Questo vi permetterà di completare il PokéDex più facilmente e di catturare pokémon di livello molto alto una volta completata la Sfida delle Palestre, nel caso in cui abbiate bisogno al volo di un certo mostro.
Occhio al terreno, perché spesso vedrete qualcosa brillare: le Terre Selvagge sono disseminate di collezionabili che possono comprendere strumenti, rimedi, ingredienti e così via. I PNG che incontrerete potrebbero vendervi alcuni oggetti, sfidarvi in una lotta o offrirvi alcuni servizi in cambio di Watt, una valuta che accumulerete nelle Terre Selvagge interagendo con le tane dei pokémon oppure sconfiggendo i pokémon selvatici avvolti da un'aura luminosa. A est troverete due servizi interessanti: un altro ostello cui affidare due mostriciattoli proprio come quello sul Percorso 5, e due fratelli che scaveranno per voi in cambio di Watt. Il numero di scavi è casuale, ma potrebbero trovare non solo strumenti utili, ma anche i fossili che potrete poi combinare sul Percorso 6. Alcuni PNG si offriranno anche di potenziare la vostra bicicletta in cambio di Watt, riducendo il tempo di ricarica dell'accelerazione, cosa che vi permetterà di esplorare le Terre Selvagge più velocemente. Gli stessi PNG potranno anche cambiare l'aspetto della vostra tuta da ciclisti oppure della vostra tenda per il PokéCampeggio. E poi, naturalmente, ci sono i Raid Dynamax.
I Raid Dynamax
I mucchi di pietra sparsi per le Terre Selvagge sono tane di pokémon. Generalmente sono rossastri e questo significa che potrete interagire con essi per ricevere qualche Watt. Se una tana proietta un fascio luminoso verso il cielo, non solo guadagnerete molti più Watt, ma potrete cominciare anche un Raid Dynamax da soli o in compagnia. La difficoltà è rappresentata da un numero di stelline che arriva a cinque e aumenta con la vostra progressione nella Sfida delle Palestre: una volta completata, troverete molti più Raid Dynamax da cinque stelle. Alcune tane emettono un fascio di luce più intenso, questo significa che il pokémon che affronterete, una volta catturato, potrebbe conoscere un'abilità nascosta oppure possedere da uno a quattro IV massimi. Per catturarlo dovrete semplicemente sconfiggerlo nella lotta, selezionare l'opzione Cattura, scegliere una PokéBall e infine incrociare le dita. Qualche volta potreste trovarvi ad affrontare la forma Gigamax di un certo pokémon: catturarlo è l'unico modo per ottenere quello specifico pokémon e poterlo gigamaxizzare in un'altra lotta. Ricordatevi che il gene Gigamax non si trasmette.
Se decidete di affrontare un Raid Dynamax da soli, il gioco sceglierà tre allenatori coi rispettivi pokémon che vi affiancheranno nella lotta. La selezione è del tutto casuale, e questo significa che vi potreste ritrovare a lottare insieme a pokémon deboli contro il tipo del mostro che state affrontando. È un bel problema perché l'intelligenza artificiale lascia a desiderare, le mosse di questi pokémon di supporto sono quantomeno discutibili e i Raid Dynamax terminano anzitempo se la lotta non finisce entro dieci turni o la vostra squadra accumula un totale di quattro svenimenti. Se il vostro pokémon o quelli dei vostri compagni svengono, torneranno in campo dopo due turni, e nel frattempo potrete tifare per i mostri ancora in lotta, conferendo loro vari bonus casuali. Se riuscite a trionfare in un Raid Dynamax, sconfiggendo o catturando il pokémon avversario, otterrete diverse ricompense che includono caramelle, Dischi Tecnici e Desioblocchi: questi ultimi, che potete anche acquistare dai PNG che li vendono in cambio di Watt, sono oggetti consumabili che vi consentiranno di attivare una tana spenta.
Giocare online
Premendo il tasto Y accederete al menù delle funzionalità online, solitamente impostato sulla comunicazione locale: premendo X potrete collegarvi a Internet e all'improvviso, tutt'intorno, compariranno numerosi allenatori impegnati a gironzolare per le Terre Selvagge esattamente come state facendo voi. Non potete interagire direttamente con questi giocatori, ma parlando coi loro personaggi otterrete spesso dei regali, perlopiù ingredienti da utilizzare nel PokéCampeggio. A tal proposito, potreste imbattervi anche nelle tende degli altri giocatori: visitando il loro PokéCampeggio, potrete giocare coi loro pokémon e cucinare insieme a loro un curry più efficace di quello che potreste preparare da soli, un po' come succede quando entrate nelle tende dei PNG nei vari percorsi. Tra le varie opportunità che offre il collegamento a Internet nelle Terre Selvagge, c'è ovviamente la possibilità di lottare nei Raid Dynamax insieme agli altri giocatori.
Esattamente come per gli scambi, potrete decidere se aprire un Raid Dynamax a chiunque oppure impostare una password perché possano unirsi a voi soltanto i vostri amici più fidati. È chiaro che lottare contro un pokémon dynamaxizzato insieme a tre esseri umani è molto più vantaggioso, perché in genere i giocatori scelgono i pokémon giusti per contrastare il tipo del pokémon che state affrontando, senza contare che si può giocare di squadra accedendo a un parco di mosse molto più ampio di quello che Game Freak ha concesso agli allenatori PNG in single player. Allo stesso modo, considerando che potrete dynamaxizzare solo un pokémon della squadra in tutto il Raid, starà a ogni giocatore decidere con saggezza se ingigantire il proprio mostro o lasciare che sia il compagno di squadra più opportuno a farlo, magari per sfruttare una forma Gigamax e le sue mosse speciali. In ogni caso, a fine lotta, tutti i giocatori nella squadra ricevono le stesse ricompense e aggiungono alla propria collezione il pokémon appena catturato.
Un esperimento riuscito?
Eh, non proprio, non come speravamo. Perché la deriva MMORPG di Pokémon è qualcosa che i fan chiedevano a gran voce da tanto tempo e l'idea delle Terre Selvagge, a livello concettuale, ha un suo perché: è un overworld prototipale in cui il giocatore incrocia tanti altri allenatori come lui, mentre i pokémon gironzolano, visibili, tutt'intorno a loro. Un'idea brillante che Game Freak non è riuscito a implementare come avrebbe voluto e probabilmente dovuto. In primo luogo, a causa di problemi tecnici importanti che rimarcano, ancora una volta, l'inadeguatezza tecnologica di questo sviluppatore nipponico all'alba del 2020. I pokémon non sono sempre visibili perché, come già sottolineato in sede di recensione, non compaiono nel campo visivo del giocatore finché questi non si trova molto vicino a essi: solo a quel punto i mostriciattoli appaiono nell'ambiente con un imbarazzante pop-in. E questo, ovviamente, vale anche per gli altri giocatori quando ci si collega a Internet. Per questa ragione, le Terre Selvagge a prima vista appaiono quasi deserte, salvo poi popolarsi di mostri o allenatori in modo disorganico e apparentemente casuale.
Quando finalmente entriamo in una zona densamente popolata e vediamo gli allenatori camminare nell'erba alta in mezzo ai mostriciattoli finalmente visibili, Pokémon Spada e Scudo somiglia decisamente a quell'evoluzione in cui speravamo e che Game Freak ha faticato a sviluppare fino in fondo. A quel punto, però, subentrano altri problemi tecnici irritanti, come il fastidioso lag che si avverte quando si esplorano le Terre Selvagge collegati a Internet. Il gioco, molto semplicemente, scatta e rallenta, gli allenatori a vista compaiono e scompaiono, in generale si avverte un minimo ritardo nelle interazioni che non rovina completamente l'esperienza ma senza alcun dubbio infastidisce. È evidente che Game Freak non era preparato a fare questo salto, e lo dimostra anche la ristretta interazione con gli altri giocatori nella zona all'aperto che si limita essenzialmente al minigioco nel PokéCampeggio e a pochi dialoghi predefiniti. La vera interazione si svolge in modo anonimo e automatico attraverso l'interfaccia di scambio o di lotta, ma anche in questo caso non si può comunicare né a voce né testualmente.
La modalità multigiocatore funziona molto meglio nei Raid Dynamax, quando si ha effettivamente la sensazione di star collaborando per un obiettivo comune. Giocati in compagnia, magari comunicando anche soltanto tramite un'applicazione esterna, i Raid Dynamax sono molto divertenti e soddisfacenti e riescono in qualche modo a giustificare in modo intelligente la componente PvE in questa generazione del brand. Non è molto, ma è qualcosa. In questo senso, le Terre Selvagge rappresentano senza alcun ombra di dubbio un potenziale futuro per i Pocket Monsters di Nintendo. Forse questo esperimento arriva troppo tardi, e forse arriva nel momento sbagliato, perché l'esordio di Pokémon sulla nuova console Nintendo non era certo il contesto migliore in cui giocare al piccolo chimico con una formula adorata da milioni di fan, ma possiamo solo sperare che sviluppatore e publisher abbiano fatto tesoro dei risultati raggiunti e degli errori compiuti, nel caso in cui le Terre Selvagge tornino nelle prossime generazioni nella stessa forma recintata oppure abbracciando una regione intera. La strada per il futuro multigiocatore di Pokémon, insomma, potrebbe essere quella giusta, ma servirà molta più competenza e determinazione per convincere i fan.
