Il momento della presentazione ufficiale delle Radeon RX Navi è finalmente arrivato, non a caso nel bel mezzo di un'E3 che ci ha dato la conferma definitiva della presenza delle GPU e CPU AMD a 7 nanometri nelle imminenti console Sony e Microsoft. E benché il protagonista della conferenza AMD sia stato senza dubbio il PC, al centro anche di una grossa sorpresa legata a un processore estremamente potente, si è parlato di tecnologie che ritroveremo, almeno in parte, anche in PS5 e Xbox Scarlett.
Ryzen 9 3950X, un processore desktop da 16 core
Sul palco, come al solito, è salita direttamente Lisa Su, la vigorosa CEO che ha riportato AMD al successo, almeno nel campo delle CPU. Nel frattempo, però, è iniziato anche un percorso di rinnovamento del reparto GPU, con l'obiettivo di superare i limiti dell'architettura GCN e riguadagnare competitività anche nel campo delle schede video discrete di fascia alta e medio-alta. Ed è proprio in questo segmento che si muove la serie Radeon RX 5700, una famiglia di tre schede che punta a contrastare le GeForce RTX 2060 e 2070, abbassando il prezzo per poter giocare in 1440p con le impostazioni grafiche al massimo. Prima di presentarci le schede Navi, comunque, Lisa Su è tornata a parlare di Ryzen 3000, puntando i riflettori sulle prestazioni in gioco delle nuove CPU che vantano, almeno su carta, un aumento delle istruzioni per clock del 15%, pur mantenendo consumi bassi grazie ai transistor a 7 nanometri. Se i benchmark trovassero conferma, comunque, parliamo di prestazioni in gioco effettivamente molto vicine a quelle dei processori Intel, nonostante le frequenze inferiori, e questo in 1080p, laddove la CPU ha un peso maggiore sul framerate. Certo, un processore come il Ryzen 9 3900X, che il 7 luglio sarà venduto a 499 dollari, comincia ad avere un prezzo importante, superiore a quello attuale del Core i9-9900K, ma impacchetta ben 12 core, garantendo una potenza tale da poter effettuare streaming in qualità altissima senza alcun problema.
Lo stesso vale per il Ryzen 7 3800X che si ferma agli stessi 8 core del Core i7-9700K ed è lievemente meno performante in gioco, ma di poco e con il vantaggio del multi-threading che si traduce in una potenza di calcolo superiore. Inoltre, sotto al Ryzen 7 3700X, ci sono i Ryzen 5 3600 e 3600X, tra i processori più attesi grazie al successo dei modelli precedenti. Tra l'altro il 3600X punta direttamente alla gola del Core i5-9600K, garantendo prestazioni simili e perdendo, nei giochi favorevoli al processore Intel, di appena tre punti percentuali; il tutto per 249 dollari che diventano 199 nel caso del Ryzen 5 3600, dal quale possiamo aspettarci prestazioni simili con un pizzico di overclock. Ed è probabilmente questo il processore Ryzen destinato a macinare grosse vendite, anche se è stato eclissato, a fine show, dalla presentazione a sorpresa del Ryzen 9 3950X, un mostruoso processore desktop che alza il tiro fino a 16 core e 32 thread, toccando 4.7GHz in boost, equipaggiando ben 72MB di cache e mantenendo comunque un TDP di 105 Watt. Davvero niente male anche se parliamo di una CPU che pur appartenendo alla serie Ryzen fa l'occhiolino al settore professionale, cosa che si riflette anche sul prezzo consigliato che compie un bel balzo arrivando a 749 dollari. Risulta però decisamente inferiore rispetto a quello dell'i9-7960X e come gli altri processori Ryzen 3000 mette sul piatto l'interfaccia PCI Express 4.0 e la retrocompatibilità con le schede madri delle serie precedenti.
La famiglia Radeon RX 5700
L'annuncio a sorpresa del Ryzen 9 3950X ha lasciato sicuramente il segno, ma dei processori Ryzen 3000 abbiamo parlato già in abbondanza. Eccoci quindi al cospetto della serie RX 5700, come anticipato pensata per il gaming in 1440p senza compromessi e, di conseguenza, adatta al 1080p ad alto framerate. Ci sono però differenze marcate tra i due modelli principali della serie, la RX 5700 liscia e la RX 5700 XT, anche se la tecnologia è la stessa e gli 8GB di memoria GDDR6 pure. E sono gli stessi anche i miglioramenti con un incremento di 1.25x delle prestazioni per clock e di 1.5x delle prestazioni per Watt che dipende in parte dal nuovo design RDNA, una formula che sarà utilizzata anche per le GPU AMD future. Buona parte del merito, però, va ai 7 nanometri, con Navi che ha ancora un po' di architettura GCN nel sangue, ed è quindi vincolata a qualche problema di vecchia data. Ma i cambiamenti ci sono a partire dall'interfaccia PCIe 4.0, ovviamente sfruttabile solo con i nuovi Ryzen 3000, per arrivare, o almeno così pare, al raddoppio del numero di Shader Engine che, passando da 4 a 8, permetterebbero alle GPU AMD di sfruttare, finalmente, tutto il silicio a disposizione. Detto questo, torniamo alle differenze tra le due schede, con la Radeon RX 5700 liscia che punta allo scontro con la GeForce RTX 2060, giocandosi la partita con 7.95 TFLOP di potenza, 36 compute unit, clock base a 1465MHz, clock in modalità gaming a 1625MHz e clock in boost a 1725.
Questo dovrebbe garantire un discreto margine di vantaggio sulla scheda NVIDIA, capace di tenere banco in Assassin's Creed Odyssey, con uno svantaggio di appena due punti percentuali, ma nettamente più lenta in Battlefield V, laddove la RX 5700 avrebbe, secondo i benchmark AMD, un vantaggio di ben 21 punti percentuali. Il tutto per 379 dollari che sono parecchi considerando l'assenza di hardware dedicato come gli RT Core per il Ray tracing, ma consentono comunque di risparmiare qualcosa per una scheda dalle prestazioni solide. E la RX 5700 XT, venduta a 449 dollari, dovrebbe garantire lo stesso distacco sulla più costosa RTX 2070, salendo a 9.75 TFLOP di potenza, equipaggiando 40 compute unit e toccando frequenze ben più alte con 1605 MHz di clock base, 1755 in gaming mode e 1905 in boost. Il tutto racchiuso nel classico form factor delle reference AMD, con una singola ventola piazzata sulla coda della scheda, sotto ai connettori ausiliari da 8 e 6-pin, che se ne sta al riparo all'interno di un'armatura tutta nera e tutta in alluminio. A differenza della 5700, però, la 5700 XT gode di linee parallele incise lungo tutta la superficie e si distingue anche grazie a una sorta di curvatura sulla parte centrale. La stessa che troviamo sulla versione speciale, realizzata per il cinquantesimo anniversario della compagnia e capace di arrivare a 10.14 TFLOP di potenza grazie a frequenze più spinte che toccano i 1680 MHz di base, i 1830 in modalità gioco e i 1980Mhz in boost. In questo caso la spesa è all'incirca la stessa della RTX 2070, con 499 dollari di prezzo consigliato, ma si tratta di una scheda da collezione che non guarda certo al risparmio.
Il software, tra nuove tecnologie e partnership
La RX 5700 XT Anniversary Edition, dicevamo, è una scheda da collezione, con tanto di dettagli in oro a renderla ancora più speciale. Ma quello che più ci colpisce sono le frequenze, molto più alte, evidenza della bontà del redesign RDNA e dei transistor a 7 nanometri AMD che probabilmente, in futuro, ci porteranno anche soluzioni di fascia bassa e alta, non appena sarà finito il ciclo vitale delle RX 500 e della Radeon VII. Queste, comunque, dovrebbero godere delle nuove tecnologie introdotte oggi da AMD, anche se le schede Navi dovrebbero sfruttarle decisamente meglio. Stiamo parlando di Fidelity FX, uno strumento open source che consente di incrementare il dettaglio dei giochi, e stiamo parlando di Radeon Image Sharpening, un effetto di post-processing pensato per aumentare la fedeltà delle immagini limitando il peso sulle performance a meno del 2%. Un merito che lo accomuna al Contrast Adaptive Sharpening che si combina con le altre tecnologie e, migliorando la qualità video dell'upscaling, si propone come alternativa al DLSS di NVIDIA. Il tutto senza artefatti, ma va detto che non c'è nemmeno un aumento effettivo del dettaglio bensì solo della qualità visiva, con la tecnologia AMD che si limita a concentrare il lavoro di sharpening sulle zone a basso contrasto, compensando la perdita di dettaglio del temporal anti-aliasing e del temporal super-sampling.
Niente a che fare con core dedicati al deep learning, insomma, anche se si tratta comunque di una tecnologia interessante che probabilmente ritroveremo, forse con l'aggiunta di hardware dedicato al Ray tracing, anche tra le caratteristiche delle console di nuova generazione. Ed è interessante anche il Radeon Anti-Lag che riduce la latenza tra GPU e monitor riducendo l'input lag. Secondo i dati AMD nei giochi ad alto frame rate si passa dai 59 millisecondi di ritardo di una RTX 2070 a 44ms con la RX 5700 XT, guadagnando quella che è un'inezia ma che nei titoli frenetici, sommandosi all'input lag del monitor, può fare la differenza. La fa sicuramente, invece, l'ottimizzazione, con lo show AMD che ha dato ampio spazio alle partnership con alcune uscite di punta come Ghost Recon Breakpoint, Gears 5 e Borderlands 3. Quest'ultimo, tra l'altro, sfrutterà sia il vantaggio delle schede AMD nei calcoli FP16 che la tecnologia Fidelity FX, destinata a essere implementata anche nella nuova versione di Unity, in arrivo nell'autunno del 2019. Anche da partnership come questa emerge la volontà di AMD di recuperare terreno anche nel campo delle GPU, lavorando duramente anche su quel software che un tempo era il punto debole delle Radeon. Certo, escamotage e ottimizzazioni non possono compensare la mancanza nuove tecnologie, ma benché vincolata a una pesante eredità, l'architettura Navi sembra compiere importanti passi verso le Radeon del futuro, sebbene la mancanza di dettagli sui consumi un po' ci preoccupi.