Oramai è dimostrato: su alcuni generi la realtà virtuale può darti una mano e renderti più forte degli altri, e questo diventerà più chiaro man mano che usciranno giochi multiplayer che supporteranno modalità classica e modalità VR, proprio come il recente Star Wars: Squadrons. Ecco alcuni esempi!
Combattimenti in volo
Con l'arrivo di Star Wars Squadron, non possiamo che iniziare da qui. Durante un dogfight, non importa se ambientato nello spazio o tra i cieli del nostro pianeta, avere a disposizione un visore per la realtà virtuale concede un netto vantaggio. Su Pc, l'effetto può essere replicato con sistemi come il TrackIR, ottimo per certe simulazioni ma decisamente meno performante quando si è alle prese con le battaglie più adrenaliniche. Il punto è che non esiste alternativa alla possibilità di poter continuare a seguire con lo sguardo il proprio nemico, specialmente in un contesto dove questo si sposta continuamente e in ogni direzione, specialmente quando il controller, o il mouse e la tastiera, sono già occupati in altre operazioni.
Scontri a fuoco ravvicinati
Negli scontri a fuoco, la realtà virtuale è invece un'arma a doppio taglio: un conto è saper mirare come si fa nei normali videogiochi, un altro invece dover utilizzare il mirino esattamente come nella realtà. In un simile contesto, per avere buoni risultati, l'utente deve avere anche una buona mira, caratteristica che solo in parte si può perfezionare con l'allenamento. Tutti però possono beneficiare della enorme libertà che viene concessa una volta abbattuto il muro della terza dimensione, e si stringono tra le mani dei controller in grado di farci agire proprio come fossimo sul campo di battaglia. La differenza è sopratutto in copertura, con la possibilità di sporgersi e di sparare alla cieca, e nel sesto senso che la VR garantisce permettendo di sentirsi addosso lo sguardo del nemico.
Curve e bagarre
Dove la realtà virtuale porta enormi benefici è nei giochi di guida, al punto che è davvero difficilissimo poi tornare indietro. La tridimensionalità permette di percepire le distanze, un dettaglio che non è solo un dettaglio e che cambia radicalmente lo stile di guida, permettendoci di migliorare considerevolmente i tempi e soprattutto di evitare la maggior parte degli incidenti più stupidi. Quante volte vi siete lamentati, in piena bagarre, del tipo che continua a colpirvi sul retro? Sarà anche un maledetto bastardo, ma la colpa non tutta sua ma anche dei limiti del normale schermo televisivo. La VR aiuta tantissimo anche in curva, permettendoci di seguire il cordolo con lo sguardo anche nel realismo della prima persona.
Risolvi questo!
Anche nei puzzle game la VR si è dimostrata già particolarmente utile, per esempio permettendo di creare enigmi molto più complessi di quelli pensati per essere affrontati bidimensionalmente, e con telecamera fissa. E questo vale anche per gli enigmi inseriti in altri generi,come per esempio le avventure grafiche, escape room e quant'altro, con i quali potremo interagire molto più intimamente, osservando la sfida da ogni angolazione, manipolando gli strumenti a disposizione in modo naturale, permettendoci in alcuni casi di pensare totalmente fuori da schemi in modo da trovare anche soluzioni alternative.
Ruolare ed esplorare
Chi ha un minimo d'esperienza con la realtà virtuale sa bene che una delle cose più belle da fare con un visore in testa è combattere ed esplorare, specialmente in contesti medievaleggianti. Anche il vecchio Skyrim guadagna diversi punti se affrontato con un visore, ancor di più quando saremo chiamati ad affrontare i dungeon più elaborati. Essere presenti in prima persona all'interno di queste segrete permette di orientarsi molto meglio, e aiuta a rivelare trappole e passaggi segreti con più facilità. E poi c'è il combattimento, e alzare uno scudo per parare il colpo di un orco indiavolato, e successivamente contrattaccare con la nostra spada sul fianco scoperto del nemico, è qualcosa che non ha eguali. E vogliamo poi parlare della precisione nel lancio delle magie o nell'uso di arco e balestre? Anche qui, sarà molto difficile tornare indietro una volta provata un'esperienza simile.