La storia di Resident Evil Code: Veronica parte da un tentativo di port fallito. Non è facile da credere, ma uno dei titoli più avanzati tecnicamente dell'epoca doveva inizialmente essere la versione per Sega Saturn di Resident Evil 2. Il successo del secondo capitolo aveva infatti convinto Capcom a portare la serie oltre il recinto PlayStation: per questo nei due anni successivi il publisher giapponese cominciò a lavorare con in mente non solo PlayStation 2, ma anche le console della concorrenza Sony, ovvero Nintendo 64 e Sega Saturn.
Tuttavia il lavoro di conversione di Resident Evil 2 sulla console Sega si rivelò presto più difficile del previsto: il cosiddetto horror team del creatore della serie, Shinji Mikami, si trovò a fare i conti con limiti tecnici insormontabili, che avrebbero costretto a sacrifici eccessivi nella qualità complessiva del gioco. Visto che il port non era possibile, Capcom chiese a Mikami di realizzare qualcosa di unico per i fan Sega. Ovviamente lo sviluppatore rispose che una storia inedita avrebbe richiesto più tempo: nessun problema, disse Capcom, farete un gioco next-gen per Sega Dreamcast capace di far impallidire qualsiasi cosa uscita finora su Saturn.
Fu allora, però, che spin-off e capitoli principali cominciarono a intrecciarsi, dando vita a Code: Veronica e a Resident Evil 3: Nemesis. Vi raccontiamo tutto nella breve retrospettiva video che trovate in testa all'articolo, dove celebriamo i 20 anni di Resident Evil Code: Veronica, il "vero" Resident Evil 3.
E a proposito di Resident Evil 3, il remake arriverà su PC, PlayStation 4 e Xbox One il prossimo 3 aprile con un gioco che ci ha convinto di più a ogni trailer. Vi aspettate che Capcom decida di riservare presto lo stesso trattamento anche lo sfortunato Code: Veronica? Fatecelo sapere nei commenti qua sotto e se il video vi è piaciuto condividetelo, iscrivetevi al canale e lasciate un bel mi piace per dimostrarci il vostro supporto e avere sempre più contenuti di questo tipo.
