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Rocksmith+, abbiamo provato il software di Ubisoft per imparare a suonare la chitarra

Abbiamo provato Rocksmith+, nuova versione del "non-gioco" di Ubisoft per imparare a suonare la chitarra e il basso.

PROVATO di Vincenzo Lettera   —   06/09/2022
Rocksmith+
Rocksmith+
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"Rocksmith+ non è un videogioco". Durante una presentazione stampa del suo gioco software, Ubisoft ci ha tenuto a sottolinearlo con insistenza. Quando debuttò nel 2011 su Xbox 360 e PlayStation 3, il primo Rocksmith venne, infatti, frainteso da una parte del pubblico e della stampa che, aspettandosi un gioco musicale sullo stile di Guitar Hero e Rock Band, si è invece ritrovata per la prima volta alle prese con plettrate alternate, scale, bending e power chord. Il tutto tenendo tra le mani una vera chitarra (o un basso) e non un giocattolo di plastica.

Lanciare Rocksmith su console non ha aiutato e Ubisoft, va detto, ci aveva messo del suo: l'interfaccia era quella dei più classici rhythm game, con una serie di tasti colorati che dallo sfondo si avvicinavano al giocatore, indicando il tempismo con cui suonare le note. Moltiplicatori del punteggio ed effetti grafici frizzantini premiavano le sequenze senza errori e il tutto era arricchito da piccoli videogiochi arcade da suonare con la chitarra: c'era addirittura una variante di Typing of the Dead, in cui sparare a orde di zombie suonando gli accordi giusti.

In Rocksmith+, salendo di livello si sbloccano nuove e strane personalizzazioni per la chitarra
In Rocksmith+, salendo di livello si sbloccano nuove e strane personalizzazioni per la chitarra

Alla base, Rocksmith voleva però essere uno strumento, non un gioco, con l'obiettivo di insegnare a suonare la chitarra (o il basso) a chi trovava le lezioni col maestro troppo noiose o costose. Rocksmith 2014 (e la sua edizione rimasterizzata uscita nel 2016) viveva la stessa crisi d'identità, ma Ubisoft sembra voler dare alla serie una direzione molto più definita con Rocksmith+. Disponibile a partire da oggi, Rocksmith+ arriva (per ora) solo su PC, abbandona molti degli elementi "giocosi" dei precedenti capitoli e si concentra sulle caratteristiche che invece lo dovrebbero rendere un buon software didattico, andando in diretta competizione con altre app per l'apprendimento della chitarra come Gibson e Yousician.

Abbiamo provato Rocksmith+ per qualche ora prima dell'effettiva apertura al pubblico: troppo poco per diventare uno shredder virtuoso, ma abbastanza per avere un'idea della nuova visione che Ubisoft vuole dare a Rocksmith+, tra novità a lungo attese e mancanze ancora da colmare.

Setup e app mobile

Prima di suonare, è fondamentale accordare bene la chitarra (non solo in Rocksmith+)
Prima di suonare, è fondamentale accordare bene la chitarra (non solo in Rocksmith+)

Una delle novità di Rocksmith+ riguarda il modo in cui il software rileva le note suonate sulla propria chitarra o sul proprio basso. Il primo Rocksmith permetteva di collegare lo strumento al PC (o alla console) attraverso un cavo jack/USB chiamato Real Tone Cable, mentre Rocksmith 2014 Remastered ha aggiunto il supporto a microfoni esterni. A queste due opzioni, Rocksmith+ affianca una terza interfaccia che si basa sull'utilizzo di una app mobile chiamata Rocksmith+ Connect. In questo modo si può utilizzare il microfono dello smartphone o del tablet per rilevare le note suonate sulla propria chitarra elettrica o acustica.

A differenza di app simili, tuttavia, per poter suonare i brani o fare pratica con le lezioni non basta il solo smartphone, ma è necessario che Rocksmith+ sia avviato sul proprio PC. Ubisoft non ha ancora confermato ufficialmente se in futuro sarà possibile utilizzare Rocksmith+ unicamente dall'app mobile, ma si tratta di una limitazione che, si spera, sarà tenuta in considerazione con aggiornamenti futuri.

Durante le ore passate con l'app, l'esperienza è stata però altalenante. Il microfono dello smartphone ha fatto fatica a rilevare con precisione le due corde più basse della chitarra elettrica (non amplificata), col Mi basso che spesso non veniva proprio "ascoltato". Per la cronaca, la stessa chitarra, con lo stesso smartphone, nello stesso ambiente, non ha dato questi problemi con app concorrenti più rodate, e anche smanettando con le impostazioni del software non c'è stato verso di avere un buon feedback.

Sia chiaro, l'app è stata invece impeccabile quando l'abbiamo testata con la chitarra acustica ed è probabile che eventuali problemi di sensibilità saranno risolti già con i primi aggiornamenti, ma per utilizzare bene Rocksmith+ con la chitarra elettrica abbiamo dovuto riesumare da un cassetto un vecchio Real Tone Cable. Questo è probabilmente il setup più affidabile, sebbene sia anche quello meno immediato dei tre visto che richiede l'acquisto a parte del cavo (mentre tutti hanno uno smartphone e in molti hanno un microfono da collegare al PC).

Interfaccia e tab

Oltre alla visuale standard, Rocksmith+ aggiunge anche le tab
Oltre alla visuale standard, Rocksmith+ aggiunge anche le tab

Via i minigiochi arcade, via l'enfasi sul punteggio accumulato, il focus è tutto sull'apprendimento delle canzoni attraverso la pratica. L'aspetto più interessante di Rocksmith+ resta il modo in cui il software permette di imparare canzoni più o meno famose attraverso due principali strumenti. Da un lato il livello di difficoltà dinamico consente d'iniziare a suonare una canzone plettrando singole e sporadiche note, ma man mano che si suona correttamente il gioco comincia a introdurre nuove note, sostituirle con degli accordi o infilare degli hammer-on nel mezzo. Viceversa, se si cominciano a fare errori durante una canzone, Rocksmith+ diminuisce in tempo reale la difficoltà, semplificando i riff più ostici.

L'altro strumento fondamentale è il ripetitore di riff, con cui si può mettere in pausa il brano ed esercitarsi su una singola porzione: si può rallentare la canzone, ripetere in loop lo stesso riff, evidenziare gli errori e personalizzare la pratica con altre opzioni parecchio utili. Queste funzionalità erano alla base del primo Rocksmith e restano fondamentali nella didattica di Rocksmith+.

Al primo avvio, Rocksmith+ chiede di selezionare una serie di canzoni e generi preferiti per poter suggerire brani che incontrano i propri gusti
Al primo avvio, Rocksmith+ chiede di selezionare una serie di canzoni e generi preferiti per poter suggerire brani che incontrano i propri gusti

Chi è abituato a suonare la chitarra affidandosi alle tablature online sarà contento di sapere che Ubisoft ha aggiunto in Rocksmith+ la possibilità di visualizzare le tab della canzone. Se si attivano le tab, l'interfaccia assomiglia molto di più a quella di altre app didattiche e, anche se è molto meno accattivante rispetto alla visuale tradizionale, l'abbiamo trovata indubbiamente di più facile lettura. Non sarebbe male se un eventuale aggiornamento dell'app mobile permettesse di fare pratica utilizzando questa specifica interfaccia.

Il catalogo dei brani

Rocksmith+ ha tantissimi brani al lancio
Rocksmith+ ha tantissimi brani al lancio

L'altra grande rivoluzione di Rocksmith+ riguarda il modello di business adottato da Ubisoft, che anche in questo caso si allinea ad altre app di apprendimento della chitarra come quelle ufficiali di Fender e Gibson. Anziché includere poche decine di canzoni e vendere il resto sotto forma di DLC, Rocksmith+ è ora un servizio ad abbonamento che, per un pagamento periodico (mensile, trimestrale o annuale) consente l'accesso all'intero catalogo disponibile.

Al lancio, Rocksmith+ arriva infatti accompagnato da un catalogo di oltre 5000 canzoni, un numero impressionante se lo si confronta con la quantità di brani apparsi nei precedenti capitoli. Dai Clash ad Alice Cooper, da Van Morrison a Muddy Waters, passando per B.B.King e Aretha Franklin, la quantità e varietà di canzoni da imparare è notevole. Purtroppo continuano a esserci quelle mancanze ingombranti che, per motivi di licenze, pesavano anche sul vecchio Rocksmith: niente AC-DC e ZZ Top, ad esempio, mentre i Metallica sono presenti con appena due canzoni (Master of Puppets, curiosamente, viene indicata come parte della colonna sonora di Stranger Things).

Uno sconosciuto brano dall'album di Stranger Things
Uno sconosciuto brano dall'album di Stranger Things

Mancano anche diversi artisti presenti nei vecchi Rocksmith (addio Ramones e Nirvana), ma non è improbabile che Ubisoft stia tenendo in caldo alcuni grossi nomi per degli aggiornamenti importanti nei prossimi mesi. Il catalogo di Rocksmith+ sarà infatti in continua evoluzione, con nuovi brani che verranno aggiunti ogni mese, assicurando che ci siano nel tempo degli stimoli per scoprire artisti nuovi e imparare nuove canzoni. Ovviamente, allo scadere delle licenze ci saranno anche canzoni che lasceranno il catalogo, ma con quanta frequenza questo avverrà resta da vedere.

Nonostante il focus sia molto più sull'apprendimento, in Rocksmith+ continuano a esserci ancora alcuni elementi tipici dei videogiochi. Facendo pratica e portando a termine le lezioni si guadagnano punti esperienza e si sbloccano elementi estetici. Effetti speciali, abbellimenti per la chitarra, oltre a targhette e altre minuzie secondarie che danno degli obiettivi a breve termine anche se non direttamente funzionali all'apprendimento. Alcuni di questi elementi estetici si basano su licenze ufficiali, e anche se al momento sono presenti solo pochi partner (come Gibson e Ibanez per le chitarre, oppure Orange per gli amplificatori), l'intenzione di Ubisoft è quella di espandere col tempo il numero di produttori ufficiali.

Lezioni, teoria e Rocksmith Discovery

Le lezioni di Rocksmith+, divise per livello di abilità
Le lezioni di Rocksmith+, divise per livello di abilità

Come nei vecchi Rocksmith, anche in Rocksmith+ l'apprendimento pratico della chitarra è affiancato da tutta una serie di lezioni teoriche sotto forma di video corsi. Si tratta di brevi filmati, ognuno della durata di pochi minuti, che partono dalle nozioni più basilari e arrivano a concetti e tecniche più avanzate. Pensati per chi non ha mai preso in mano una chitarra, questi video introducono ai tasti e alle corde sul manico, spiegano gli accordi, tecniche come l'hammer-on, il bending e il pull-off, passando per la pentatonica e la scala blues.

A differenza di altri corsi, molti di questi concetti vengono però spiegati in maniera parecchio rapida, così da passare immediatamente all'esecuzione pratica. Il fatto che dopo ogni spiegazione il software chieda di eseguire quello che si è imparato è sicuramente un elemento in più che altre app concorrenti non hanno, ma corsi digitali come JustinGuitar e simili fanno sicuramente un lavoro migliore nello spiegare la teoria.

Dopo un breve video, ogni lezione di Rocksmith+ porta a un test pratico
Dopo un breve video, ogni lezione di Rocksmith+ porta a un test pratico

Oltre ai video di teoria e tecnica ci sono poi diverse guide e consigli sugli argomenti più diversi: da "come si cambiano le corde della chitarra" a "esercizi di stretching prima di suonare", passando per "consigli per l'attrezzatura", mentre nell'area Rocksmith Discovery si trovano interessanti approfondimenti su tutto quello che riguarda il mondo delle sei o delle quattro corde, ma anche la musica in generale.

Non è troppo diverso da quanto fanno Gibson e Fender attraverso approfondimenti video, interviste e podcast, ma nel caso di Rocksmith+ buona parte di questi contenuti sarà fruibile esclusivamente all'interno del gioco. Ubisoft ha già promesso che corsi, consigli e contenuti su Discovery saranno aggiornati con una certa frequenza, sebbene anche qui pesa il non poter accedere a tutti questi contenuti direttamente dall'app mobile.

Rocksmith Workshop
Rocksmith Workshop

Una funzione che quasi nessuna delle app finora menzionate ha è il Rocksmith Workshop, un editor abbastanza versatile che permette di creare i propri arrangiamenti, condividerli e inserirli all'interno del gioco per poter essere giocati. In futuro Ubisoft dovrebbe approfittare di questa funzionalità per mettere in evidenza gli arrangiamenti più interessanti da parte della community, proponendo una serie di brani "consigliati" per chi è alle prime armi o chi è un chitarrista esperto.

Ancora in fase beta è invece la modalità Tone Designer, che nei vecchi Rocksmith permetteva di personalizzare liberamente il proprio sound creando una sorta di pedaliera virtuale, e scegliendo quali pedali, amplificatori e cabinet utilizzare per suonare. L'opzione Tone Designer sarà aggiunta nella sua versione completa solo più avanti, mentre per il momento è possibile scegliere tra diversi preset che aggiungono riverberi, effetti wah, oppure rendono il suono più o meno aggressivo. Va però specificato che, come in Rocksmith 2014 Remastered, i toni personalizzati sono utilizzabili solo se si collega la chitarra al PC tramite il cavo, mentre chi utilizzerà un microfono esterno o l'app sullo smartphone dovrà accontentarsi di un tono "clean".

Nonostante un catalogo di canzoni dalle dimensioni già mastodontiche e una tecnologia già rodata, le prime impressioni di Rocksmith+ sono quelle di un servizio che è ai posti di partenza e che dovrà essere arricchito e affinato nei prossimi mesi. Anche come fascia di prezzo del suo abbonamento (da 14,99€ al mese fino a 99,99€ all'anno), il software si allinea ad altre app didattiche come Gibson e Yousician, migliorate rapidamente nel periodo di lockdown, quando tutti hanno deciso di passare le giornate a casa imparando a suonare la chitarra. È troppo prematuro dire se Ubisoft abbia perso il treno, ma di sicuro se Rocksmith+ vuole affermarsi come uno degli strumenti migliori per imparare la chitarra da autodidatta, il supporto post-lancio sarà fondamentale.

CERTEZZE

  • Ampio catalogo con oltre 5000 brani
  • Il ripetitore di riff e la difficoltà dinamica sono l'aspetto migliore
  • L'aggiunta delle tab è benvenuta

DUBBI

  • App mobile da migliorare
  • Alcune mancanze del catalogo si fanno sentire
  • Migliorabili i contenuti sulla teoria