Tra i servizi che operano nel settore del cloud gaming, purtroppo ci dimentichiamo spesso di menzionare Shadow. Il motivo potrebbe essere il seguente: l'azienda francese non si occupa soltanto di videogiochi, ma offre un servizio a 360 gradi. Sottoscrivendo un abbonamento mensile, con Shadow avrete l'accesso completo ad un computer in remoto, sfruttando banalmente la vostra connessione internet e un qualunque dispositivo dotato di uno schermo. Ovviamente con un computer, soprattutto con quelli prestanti resi disponibili da Shadow, si può anche giocare, ed è per questo motivo che possiamo a tutti gli effetti considerarlo come un servizio di cloud gaming. Quando decidiamo di fare una pausa tra una sessione di gioco e l'altra, Shadow rimane comunque un computer Windows a completa disposizione, pronto per essere sfruttato in qualsiasi modo, proprio come un computer fisico posizionato sulla scrivania.
Da qualche settimana Shadow ha deciso di avvicinarsi ulteriormente al mondo del cloud gaming, proponendo un'estensione del proprio abbonamento base. Pagando una somma maggiore, l'utente può avere accesso ad un computer con una configurazione ancora più potente, dove spicca l'utilizzo della scheda video equivalente alla NVIDIA GeForce RTX 3070. Shadow Power è il nome di questo abbonamento ed è stato pensato sia per i videogiocatori, sia per coloro che necessitano di maggiore potenza, soprattutto per quanto riguarda i calcoli legati alla GPU.
Abbiamo avuto modo di provare a fondo il servizio e per testarlo abbiamo deciso di abbandonare momentaneamente il nostro PC e le nostre console per sfruttare al cento per cento il servizio cloud. Siamo dunque pronti a raccontarvi com'è stata questa nostra esperienza d'uso, sia in ambito lavorativo sia in quello ludico.
Specifiche tecniche
Abbonandovi a Shadow andrete ad affittare un computer Windows che non ha nulla da invidiare al tradizionale PC fisso. Per poter accedere a questo computer da remoto, avrete bisogno dell'applicazione ufficiale, disponibile praticamente su ogni piattaforma: Windows, Mac, iOS, iPadOS, Android, Android TV, tvOS, Oculus Quest e Ubuntu. Una volta connessi, avrete il pieno controllo del vostro computer in cloud con tutti i permessi necessari per poter svolgere qualsiasi operazione, installare i vostri programmi preferiti e ovviamente giocare. Non abbiamo notato particolari limitazioni sul sistema operativo, avendone il pieno controllo con i permessi da amministratore.
Quali sono però i componenti hardware che compongono questo computer in cloud? Partiamo dal processore: un AMD EPYC 7543P con 4 core e 8 thread. Essendo un processore pensato per i server, probabilmente non è così semplice metterlo a confronto con le CPU commerciali. Confrontandolo con i vari benchmark che trovate nel grafico sottostante, possiamo però paragonarlo ad un AMD Ryzen 5 3600, sia per le performance in single core che multi core. Passando poi alla scheda video, il computer Shadow monta una NVIDIA RTX A4500 con 20 GB di memoria GDDR6. Anche qui per un paragone forse superficiale, possiamo dirvi che a livello di benchmark siamo sui livelli della RTX 3070. I circa 15 euro in più che si vanno a spendere per accedere a Shadow Power rispetto al servizio base si differenziano principalmente nella scheda video. Nella versione base infatti troviamo una GPU GTX 1080 sempre di NVIDIA, priva però delle tecnologie come il Ray Tracing ed il DLSS. Mentre la CPU è "limitata" a un Intel XEON da 3.5 GHz. Arriviamo poi alla memoria RAM, che ci ha un po' deluso essendo limitata alla tecnologia DDR3. I 16 GB sono sufficienti per la maggior parte degli utenti, ma avremmo preferito avere almeno la possibilità di aumentare la RAM con un piccolo sovraprezzo. Considerate poi che la versione base del servizio è limitata a 12 GB. Lo spazio da archiviazione da 256 GB su SSD invece è espandibile fino a 5 TB al prezzo di 2,99€ per ogni 256 GB extra. Per intenderci, avere 1 TB a disposizione costa 11,96€ mentre salire a 2 TB costerà 23,92€, oltre al prezzo dell'abbonamento. La velocità di lettura e scrittura in questo caso si aggira attorno ai 500 MB/s, quindi si tratta probabilmente di un desueto SATA da 2,5 pollici.
Shadow Power può essere usato anche con molteplici monitor collegati contemporaneamente, ognuno con la propria risoluzione. La scheda video è perfettamente in grado di gestire anche monitor 4K, ultra wide o configurazioni con frequenze di aggiornamento elevate. Aumentando il numero di fotogrammi però, la latenza comincia ad essere più percettibile, quindi a seconda della vostra connessione, vi consigliamo di regolare l'impostazione adeguatamente. Inoltre, il computer in cloud di Shadow è connesso ad una rete in fibra che raggiunge fino a 1 Gbps in download e circa 100 Mbps in upload.
Con questa connessione sarete in grado di scaricare facilmente i videogiochi con una velocità disarmante. In circa 15 minuti potete scaricare un gioco del peso di 100 GB ed avviarlo immediatamente come se fosse installato sul vostro computer personale. Questa velocità può variare a seconda del carico dei server, ma l'abbiamo trovata sempre piuttosto stabile e mai inferiore ai 500 Mbps. Shadow Power usa chiaramente anche la vostra connessione ed è possibile impostare il consumo dati per utilizzare il servizio. Si arriva fino ad un massimo di 70 Mb/s con un consumo medio di 28 GB all'ora per avere la massima qualità di streaming. Abbassandola potete garantirvi una latenza inferiore, se la vostra banda non è in grado di raggiungere velocità in download elevate. Per accedere a Shadow Power e consultare giusto qualche file, i consumi si riducono ad un solo gigabyte per ora di utilizzo.
Tutte le impostazioni sopra citate, insieme ai controlli sui dispositivi audio connessi, i controller da gioco, la qualità della rete sono accessibili tramite un menu rapido facilmente richiamabile da ovunque. Qui potete vedere anche le statistiche di utilizzo, come la frequenza di fotogrammi, la banda utilizzata, la latenza ed eventuali perdite di pacchetti.
Scheda tecnica abbonamento Shadow Power
- Processore: AMD EPYC 7543P x86 4 Core e 8 thread a 2,8 GHz (equivalente AMD Ryzen 5600)
- Scheda video: NVIDIA RTX A4500 20 GB GDDR6 (equivalente GeForce RTX 3070)
- RAM: DDR3 16 GB
- Memoria interna: SSD 256 GB espandibile fino a 2 TB
- Sistema operativo: Windows 10 64-bit
- Connessione: fibra da 1 Gbps
- Monitor: supporto monitor multipli a qualsiasi risoluzione
- Compatibilità: PC, Mac, iOS, iPadOS, Android, tvOS, Android TV, Oculus Quest, Ubuntu
- Prezzo:
- 29,99€ mensili per l'abbonamento base
- 14,99€ mensili aggiuntivi per l'upgrade a Shadow
- 2,99€ mensili aggiuntivi ogni 256 GB di spazio extra oltre i 256 GB compresi nell'abbonamento
Esperienza d'uso
Prima di scendere nei dettagli e parlarvi della nostra esperienza d'uso ci teniamo a precisare le specifiche della nostra connessione, per darvi un'idea su quali basi è stato testato il servizio. In particolare, abbiamo sfruttato una connessione in fibra misto rame con una velocità in download di circa 130 Mbps e una velocità di caricamento di 20 Mbps. Nulla di particolarmente spinto, ma comunque al di sopra alle specifiche massime richieste da Shadow Power che prevedono 70 Mbps in download senza indicazioni in merito all'upload.
Come primo banco di prova, abbiamo scaricato il client ufficiale sul nostro PC Windows, connesso ad internet tramite cavo Ethernet e collegato ad un doppio monitor: uno da 27" risoluzione 1440p e refresh da 144 Hz e l'altro ultra wide da 34" risoluzione 1440p e refresh da 165 Hz. Possiamo subito dirvi che siamo rimasti piacevolmente stupiti dall'esperienza d'uso offerta da Shadow Power su questa configurazione. Il servizio ha sfruttato immediatamente entrambi i monitor alla loro risoluzione nativa, permettendoci di accedere a tutte le funzionalità offerte da Windows 10. L'utilizzo con una connessione stabile può essere paragonato a un computer in locale. Ci siamo infatti completamente dimenticati del fatto che stavamo utilizzando un servizio in cloud, perché la latenza era praticamente impercettibile. Tutte le periferiche connesse al nostro computer, compresi hard disk esterni, mouse, tastiera, webcam sono stati immediatamente riconosciuti e configurati all'interno di Shadow Power.
Nella nostra prova abbiamo dunque usato il servizio come se fosse un computer tradizionale, navigando in internet, guardando video su YouTube e qualche serie TV su Netflix, ascoltando musica in sottofondo mentre stavamo lavorando. Inoltre, abbiamo provato alcuni programmi Adobe come Photoshop e Premiere per vedere la risposta del servizio con delle applicazioni professionali. A parte qualche piccolo tentennamento, risolto facilmente abbassando la frequenza di aggiornamento del monitor a 90 Hz, l'esperienza è stata veramente impeccabile e sorprendente per la sua fluidità e l'immediatezza.
Abbiamo vissuto in maniera molto simile anche l'esperienza dal nostro computer portatile, connesso questa volta tramite rete WiFi da 5 GHz con la stessa banda sopra citata. Sconsigliamo però di utilizzare Shadow Power su una rete WiFi da 2,4 GHz o in generale con una rete wireless debole, perché la latenza e la perdita di qualità video potrebbero aumentare a dismisura, rendendo il servizio praticamente inutilizzabile. Questo vale chiaramente anche per i dispositivi mobili, come smartphone o tablet e per tutti gli altri device compatibili tramite connessione senza fili. L'esperienza d'uso varia sostanzialmente quando si va ad utilizzare un dispositivo diverso da un computer, ed è purtroppo peggiorativa. Il problema è la mancanza di un sistema di controllo ottimizzato per il sistema operativo di Shadow. Sebbene questo riesca a supportare facilmente la risoluzione nativa di ognuno di questi dispositvi, controllare un computer con Windows 10 tramite il piccolo schermo touch di uno smartphone o di un tablet non è un'operazione molto semplice. Shadow inoltre non ha ottimizzato troppo l'esperienza d'uso, con dei comandi touch che spesso risultano poco intuitivi e senza la possibilità di cambiare le impostazioni. Fortunatamente il supporto al mouse è attivo, quindi per esempio su iPad possiamo usare Shadow Power con un device connesso via Bluetooth. Speriamo che con i futuri aggiornamenti delle applicazioni la situazione possa migliorare, magari anche con un upgrade a Windows 11 che supporta meglio i dispositivi touch. Da smartphone e tablet però possiamo comunque accedere al servizio, magari per dare un'occhiata ai file archiviati nel cloud, oppure per far partire un processo che verrà svolto in background.
Avere il totale accesso al computer con Windows 10 ha indubbiamente dei vantaggi ma mostra il fianco anche a quelle inconvenienze tipiche di un PC con questo sistema operativo. Durante la nostra prova ci è capitato per esempio di dover attendere il completamento di un aggiornamento di Windows, quando abbiamo provato a riavviare Shadow. Similmente ci siamo dovuti occupare manualmente dell'installazione dei driver relativi alle nostre periferiche, come ad esempio il software Logitech per la gestione delle preferenze del mouse.
I videogiochi in cloud
Shadow Power è quindi un computer a tutti gli effetti, ma come si comporta nell'ambito videoludico? Durante la nostra prova abbiamo usato il servizio cloud per giocare, sia tramite il computer fisso, sia utilizzando i classici dispositivi mobili come smartphone e tablet. Ancora una volta, il fatto di avere accesso ad un vero e proprio computer con sistema operativo Windows ha i suoi pregi e difetti. Con Shadow Power dobbiamo installare manualmente i giochi e successivamente aggiornarli, mentre con gli altri servizi di cloud gaming queste operazioni vengono svolte in automatico dal gestore. Questo significa che dovremo procurarci i vari programmi come Steam, Xbox, EA Play per poter accedere ai rispettivi cataloghi e scaricare i giochi desiderati. Un'operazione più meccanica e meno immediata del "premi e gioca", tanto pubblicizzato dalla concorrenza.
D'altra parte però, avendo l'accesso completo al sistema operativo, possiamo installare mod, ritoccare le impostazioni grafiche, installare qualsiasi benchmark, chattare con Discord e persino trasmettere il gameplay su Twitch o altri servizi simili. Anche dal punto di vista delle periferiche il sistema ha un supporto nativo pressoché universale, con i driver già pronti per essere utilizzati. Ad esempio Shadow Power riconosce in automatico i controller Xbox e DualSense connessi, anche in modalità wireless con il Bluetooth. C'è però un ulteriore lato negativo per quanto riguarda la gestione di questo computer in cloud. Si tratta della memoria interna, che nella configurazione base offre solamente 256 GB di spazio d'archiviazione. Capite bene che andando ad installare giusto qualche videogioco, la memoria tende a riempirsi immediatamente. Fortunatamente con l'elevata velocità di download è possibile scaricare decine di gigabyte in pochi minuti, quindi non ci peserà più di tanto dover cancellare i titoli di volta in volta per liberare spazio ad altri giochi.
Ma come girano i videogiochi su Shadow Power? Avendo una scheda video paragonabile alla RTX 3070, abbiamo provato i vari titoli con la risoluzione 1440p con tutti i dettagli al massimo. Il risultato è stato sorprendente, con il servizio in cloud che riesce a comprimere il segnale video per ridurre veramente al minimo la perdita in termini di qualità. Siamo riusciti a giocare a Cyberpunk 2077 con le impostazioni ad Ultra e con il Ray Tracing al massimo senza alcuna difficoltà, superando i 60 fotogrammi al secondo. Con le stesse impostazioni abbiamo provato anche altri giochi come God Of War ed Elden Ring, ed entrambi ci hanno stupito per la loro qualità in cloud e la stabilità con la quale il segnale video viene trasmesso.
Per quanto riguarda invece la latenza, abbiamo provato Sekiro: Shadows Die Twice, un gioco nel quale il tempismo e la risposta dei comandi sono di vitale importanza. Rispetto al gioco avviato in locale, la differenza è percettibile, ma ci si abitua abbastanza in fretta ed in qualche minuto diventa praticamente trascurabile. Lo stesso si può dire di Call Of Duty: Modern Warfare II, che giocato in modalità multiplayer online non ci ha dato problemi relativi alla latenza. Il ritardo nella risposta dei comandi dovuto alla tecnologia cloud viene compensato dall'ottimo PING offerto da Shadow Power.
Come accaduto per gli altri utilizzi, anche in ambito videoludico il servizio ci ha fatto dimenticare abbastanza in fretta di essere connessi ad un computer in remoto situato a centinaia di chilometri di distanza. L'esperienza ci è parsa fluida e la qualità video non ha subito i classici problemi di compressione o perdita della qualità. Ovviamente questo dipende fortemente dalla stabilità e velocità della vostra connessione, che determinerà la qualità finale dell'esperienza.
Anche l'esperienza di gioco sui dispositivi mobili ci è parsa veramente ottima. Una volta avviato il titolo da giocare, l'applicazione di Shadow riconosce in automatico qualsiasi controller connesso per offrirci un'esperienza di gioco migliore. Chi non dispone di un pad può sempre attivare i comandi touch sullo schermo, che simulano i vari pulsanti di un tradizionale joypad. Sia su smartphone che su tablet, connessi ad una rete wireless da 5 GHz, abbiamo potuto giocare senza alcuna difficoltà o latenza a Elden Ring o all'ultimo Call Of Duty, con tutti i dettagli al massimo alla risoluzione nativa del dispositivo connesso.
In conclusione
Shadow Power è un servizio veramente ottimo che garantisce l'accesso ad un computer in cloud senza ritardi e con una stabilità eccellente. Oltre a poter svolgere le classiche operazioni su questo PC, dimenticando di star lavorando su una macchina in remoto, è possibile anche videogiocare a tutta la libreria giochi disponibile su Windows. Sebbene la versione standard di Shadow permetta di fare sostanzialmente le stesse cose, solamente con l'aggiornamento a Power potrete accedere alle ultime tecnologia NVIDIA come il DLSS e il ray tracing, oltre ad avere una potenza complessiva in grado di reggere anche la risoluzione 4K in moltissimi giochi.
Ci sono però diversi elementi che andrebbero migliorati, come l'esperienza d'uso e la navigazione nel sistema operativo sui dispositivi mobili, oppure la memoria interna decisamente troppo ridotta per un utilizzo pensato per il cloud gaming. Inoltre c'è un'ultima nota dolente: il prezzo. Per aggiudicarsi tutto questo ben di dio occorre spendere quasi 45€ al mese, senza considerare gli eventuali upgrade per lo spazio di archiviazione. Una cifra decisamente importante e non alla portata di tutti. Un professionista che necessita sempre di un computer performante e non vuole aggiornare il proprio hardware, con il pacchetto base è in grado di soddisfare perfettamente questa esigenza. Non si tratta di una macchina potentissima, ma sicuramente riesce a sostituire un PC da più di mille euro e lo fa "per sempre" con la potenza che quasi sicuramente migliorerà nel tempo.
I 15€ aggiuntivi richiesti per Power sono però esagerati, in quanto offrono una scheda video più potente e qualche altra aggiunta assolutamente secondaria.