La debole fiammella di speranza è tornata ad accendersi tra gli appassionati di Shin Megami Tensei grazie al Direct Mini del 20 luglio: non solo l'attesissimo quinto capitolo è tornato a mostrarsi con tanto di finestra di lancio ma, a sorpresa, anche la remaster di Shin Megami Tensei III: Nocturne sia per Nintendo Switch sia per PlayStation 4 con tanto di edizione da collezione. Passato il genuino entusiasmo per un ritorno più concreto della serie di quanto sia stato negli ultimi tempi, fra brevi notizie e piccoli bocconi di aggiornamento sullo sviluppo, ha iniziato a sorgere il sospetto - in senso buono - che l'annuncio di questi due giochi assieme non sia poi così casuale: Nocturne è sicuramente uno dei capitoli più apprezzati della saga, se non addirittura il migliore, quindi da un certo punto di vista dovendo scegliere una remaster è il candidato migliore. Il punto però è, ce n'era davvero bisogno?
Shin Megami Tensei 5 basta da solo a orientare verso di sé tutti i riflettori, soprattutto perché andrà a offrire qualcosa di nuovo, dunque perché l'idea di proporre una versione in alta definizione del terzo capitolo? Il sospetto è questa non sia una semplice casualità ma un suggerimento, nemmeno troppo velato, che Shin Megami Tensei V possa essere un seguito di Shin Megami Tensei: Nocturne, precisamente del True Demon Ending che proprio questa director's cut ha introdotto nel 2004: ricordiamo che l'originale risale all'anno precedente. Si tratta ovviamente di supposizioni, non avendo Atlus ancora diramato nulla al di fuori del trailer, ma proprio all'interno di quest'ultimo si notano alcuni dettagli interessanti.
La fine è il principio
Citando parzialmente la serie televisiva Dark, quando si parla di Shin Megami Tensei III: Nocturne non c'è punto migliore da cui partire della conclusione. Il terzo capitolo è stato nel complesso una consolidazione e al contempo revisione dell'identità della serie; rispetta l'eredità dei titoli precedenti conquistando al contempo un'estetica e una complessità generale che questi mancavano, ma è nel finale che raggiunge il suo picco massimo. I capitoli principali hanno sempre offerto finali multipli, ottenibili allineandosi con la posizione ideologica delle due fazioni in gioco - angeli e demoni - per ricostruire il mondo a loro immagine e somiglianza.
Come spesso accade quando si presentano più conclusioni, una di queste finisce per essere riconosciuta come quella canonica o veritiera: il primo capitolo sceglie la neutralità cercando di bilanciare una visione "dittatoriale" dello stato di diritto celeste e la più informe libertà dovuta al caos; il secondo invece preferisce allinearsi con il caos, segnando così la liberazione terrena per tutti coloro che si sentivano oppressi da Dio. Shin Megami Tensei III: Nocturne entra a gamba tesa con il suo True Demon Ending (omesso dall'originale versione pubblicata nel 2003) e rifiuta questa lineare scala di allineamento, rigettando il concetto stesso di doversi affiliare all'una o all'altra parte, persino nel mezzo, per spezzare questo continuo ciclo di distruzione e rinascita riportando così l'universo al suo iniziale stato di caos primordiale. Un'azione che non passa certo inosservata agli occhi di Dio, furioso con il protagonista al punto tale da maledirlo per l'eternità: il suo destino sarà rimanere intrappolato in un eterno susseguirsi di sofferenza, morte e rinascita, obbligato ad assistere alla creazione e distruzione di ciascun mondo senza la possibilità di influenzare l'esito. Nonostante il suo destino, il protagonista ha il supporto di Lucifero e ne diventa il generale, pronto a guidarne le armate contro YHVH per sconfiggerlo definitivamente.
Da Nocturne a SMT V
Non sappiamo di fatto come questa battaglia si sia conclusa ma il trailer di Shin Megami Tensei V non solo ci para davanti a un Lucifero identico a quello visto nel corso del True Ending di Nocturne, lo fa persino parlare in un modo che ricorda effettivamente le conseguenze di quel finale. Il fatto che Dio sia morto, stando a quanto dice, potrebbe riferirsi al fatto che la famosa battaglia verso cui il Demon-Fiend (protagonista di SMT III) ha guidato le sue armate si sia conclusa con la sconfitta di YHVH e la presa di potere da parte del Caos - come peraltro lui stesso sottolinea - attraverso il quale il mondo potrà rinascere andando incontro a un futuro ignoto. Qualcosa che in precedenza non era possibile poiché i finali dell'originale SMT e di SMT II avevano un allineamento ben preciso dalle conseguenze prestabilite. Avendo liberato i mondi dal controllo di Dio, avendo persino distrutto il concetto di tempo nel processo, non è dato sapere quale sia il futuro ed è un esito in linea con quella che viene considerata la conclusione canonica di Nocturne.
A rafforzare questa ipotesi della misteriosa figura che tende una mano, letteralmente, al protagonista in difficoltà mentre la voce di Lucifero gli ricorda che in un mondo privo del suo Creatore (di nuovo, si suppone YHVH) egli è libero di scegliere e forgiare il proprio destino: un discorso che non può non riportare alla mente il Demon-Fiend e la sua decisione di spezzare un ciclo eterno, decretando il proprio presunto destino ma di fatto compiendo una scelta che fosse solo sua e non dettata da qualche allineamento. Senza contare che, a primo impatto, la figura di cui sopra rimanda al protagonista di Nocturne nonostante le differenze: volendo speculare ancora di più, non è escluso che sarà proprio lui a offrire la sua forza al protagonista per aiutarlo in qualunque sia l'impresa che sarà chiamato a compiere, rendendo Shin Megami Tensei V un sequel di diritto.
A indirizzarci verso questa possibilità sono due aspetti in particolare: il primo, più ovvio e già accennato, è la scelta di portare una versione HD di Nocturne facendolo uscire prima del quinto capitolo, quasi in preparazione di quello che ci aspetta. Il secondo, più fumoso ma che comunque ci sentiamo di prendere in considerazione, è dettato dal messaggio che lega l'annuncio della remaster a quello di SMT V. "E questa non è l'unica avventura all'orizzonte... Perché, sulla sua scia, un nuovo viaggio sta per cominciare". Avrebbero potuto utilizzare qualunque altra espressione ma scegliere proprio "sulla sua scia" potrebbe essere solo un escamotage per farci credere che tra le due parti ci sia davvero un collegamento, oppure un vero e proprio indizio che suggerisce un legame effettivo. Provando a reinterpretare la frase in questo modo - "Sulla scia [di Nocturne's], [SMT V] sta per cominciare" - ci rendiamo conto che non è poi tanto campata per aria. Insomma la comunicazione attorno a Shin Megami Tensei, sia in termini di contenuti sia di presentazione in sé, è volutamente fuorviante ma ci sono un po' troppe strizzate d'occhio per almeno non considerare che Shin Megami Tensei V sia davvero un sequel di Shin Megami Tensei III: Nocturne.