In questi giorni molto nipponici di Tokyo Game Show si è fatto un gran parlare anche di Shin Megami Tensei V, il JRPG targato Atlus che arriverà in esclusiva su Switch il prossimo 12 novembre: in effetti sono mesi che Atlus e Nintendo ci tartassano di immagini, trailer e brevi clip, tant'è che il fandom comincia pure a guardare con occhio critico ai potenziali spoiler, ma più ci avviciniamo alla data di uscita, più aumenta il battage pubblicitario e più numerosi diventano gli interrogativi di chi non conosce la serie e medita di avvicinarsi per la prima volta.
In particolare, una delle domande più gettonate è la seguente: Shin Megami Tensei V è una valida alternativa a Persona? Un interrogativo non del tutto banale; in fondo, Persona è nato come spin-off di Shin Megami Tensei, come vi abbiamo ricordato in occasione del recente anniversario, e i due giochi si somigliano moltissimo. Nelle prossime righe faremo il punto su tutto ciò che sappiamo di Shin Megami Tensei 5 e vi aiuteremo a capire se il gioco fa al caso vostro oppure no.
Narrativa
Nonostante le somiglianze, Shin Megami Tensei e Persona sono titoli molto diversi sul profilo narrativo. Entrambi sono incentrati sulle disavventure paranormali di alcuni liceali, ma l'approccio cambia completamente: la trama di Persona si sviluppa giorno dopo giorno in un contesto che in gergo si definisce "slice of life" e dipende dalla meccanica di gameplay rappresentata dal calendario e dalla microgestione del tempo libero. Questa componente in Shin Megami Tensei V è del tutto assente. Il nuovo titolo Atlus ha uno sviluppo narrativo più tradizionale, in questo senso. Il protagonista - che nomineremo noi all'inizio della partita - si ritrova catapultato nel Da'at, una specie di dimensione parallela sovrapposta alla nostra in cui bazzicano demoni e altre creature soprannaturali. Sarà proprio una di queste, Aogami, a salvarlo da morte certa fondendosi con lui e dando vita a una nuova entità chiamata Nahobino.
Se a questo punto Persona cominciava a scandire la storia di giorno in giorno, Shin Megami Tensei 5 sceglie una via più ordinaria. Ciò non significa che manchi un cast importante intorno al protagonista. Atlus ha svelato che non finiremo nel Da'at da soli, ma insieme ad alcuni di compagni di classe: Tao Isonokami, che possiede poteri psichici, è la migliore amica del protagonista; Yuzuru Atsuta è un amico iperprotettivo nei confronti della sorella Miyazu; Ichiro Dazai, infine, è un eccentrico streamer. La comitiva sarà quindi precettata dalla Bethel, un'agenzia che si occupa di proteggere il mondo dalle entità paranormali, cui fa capo nientepopodimeno che il primo ministro giapponese Hayao Koshimizu.
I nostri non dovranno impedire solo che la guerra tra inferno e paradiso che si è scatenata nel Da'at si allarghi al mondo reale, ma anche scoprire chi è davvero Shohei Yakumo, un misterioso cacciatore di demoni che si è alleato con Nuwa, un'entità antica e potentissima che ha messo gli occhi sul nostro piano di esistenza.
Come avrete capito la storia di Shin Megami Tensei sarà molto cupa e affronterà tematiche angoscianti come la predestinazione, la morte e la fine dei tempi. Non ci saranno attività ricreative che potrete svolgere coi vostri compagni di scuola, né gag spensierate o esami scolastici. Come in Persona, tuttavia, dovrete fare delle scelte durante alcuni dialoghi che influenzeranno la narrazione in modo molto più significativo, determinando il "percorso" che seguiremo e il finale tra i molteplici previsti. Se Shin Megami Tensei 5 resterà fedele alla serie, insomma, dovrete completarlo più volte per scoprire tutte le ramificazioni della narrativa.
Struttura
Un'altra differenza importante che dovrete valutare sta nella struttura del gioco. Se avete giocato uno dei Persona più famosi, cioè dal terzo episodio in poi, allora saprete che la maggior parte del tempo si passa a gironzolare per la città, svolgendo attività che influenzano le relazioni tra il protagonista e i comprimari. Nei dungeon si entra quando la narrativa lo permette, e a quel punto ci si ritrova in ambienti intricati ma ristretti che si traducono perlopiù in sequenze mascherate di stanze e corridoi.
Atlus in Shin Megami Tensei 5 tenta invece una strada diversa che strizza l'occhio agli open world. Le mappe che dovremo esplorare sono gigantesche e perlopiù all'aperto: dopotutto, il Da'at è il riflesso apocalittico di Tokyo. Controlleremo Nahobino in terza persona; potremo correre a perdifiato, saltare e arrampicarci su alcune sporgenze per cercare collezionabili e percorsi alternativi.
Durante l'esplorazione, Nahobino è accompagnato da uno spiritello che parla per lui nelle scene d'intermezzo che raccontano la storia: il nuovo titolo Atlus è un'esperienza molto più cinematica e sofisticata anche rispetto ai suoi predecessori, con una regia più curata e coinvolgente. Interagendo con gli esseri umani e i demoni rimasti nel Da'at, potremo ottenere nuovi aiuti o cominciare i combattimenti: come nei recenti Persona, anche in Shin Megami Tensei 5 i nemici si aggirano per la mappa e reagiscono alla presenza di Nahobino, chi fuggendo e chi attaccandolo. Sembra che i nemici sulla mappa rispecchieranno quelli che dovremmo affrontare in battaglia anche nelle dimensioni, sicché ci saranno zone piene di mostri giganteschi che non vedono l'ora di divorarci. In alcune mappe, inoltre, ci imbatteremo negli Ascessi, varchi che generano schiere di nemici da sconfiggere: se riusciremo nell'impresa, saremo ricompensati con poteri e collezionabili vari.
Il sistema di combattimento
Shin Megami Tensei V e la serie Persona hanno un sistema di combattimento molto simile che ruota intorno a una dinamica caratteristica chiamata Press Turn: in pratica, sfruttando le vulnerabilità dei nemici - per esempio, attaccandoli con un elemento cui sono deboli - si ottiene la possibilità di agire un'altra volta prima che tocchi a loro. È un sistema strategico che permette di vincere alcuni scontri senza dare al nemico la possibilità di reagire, ma che può anche ritorcersi contro di noi se non stiamo attenti, visto che anche i nemici possono guadagnare turni sfruttando le nostre vulnerabilità. La serie Megaten - così affettuosamente soprannominata dal fandom - è nota per la sua difficoltà brutale, e ci aspettiamo che anche Shin Megami Tensei V possa essere un JRPG impegnativo. Il giocatore dovrà formare la squadra con attenzione, valutando i vantaggi e gli svantaggi di ogni membro della squadra.
Rispetto ai titoli precedenti, Shin Megami Tensei V comunque introduce alcune novità. La più interessante è rappresentata dai Miracoli, una serie di abilità passive che si dividono in quattro categorie e che potremo scambiare con la Gloria, una risorsa che troveremo nelle mappe o sconfiggendo determinati nemici. Nahobino può equipaggiare i Miracoli per sfruttare i loro bonus, oppure potremo assegnarli ai nostri demoni e tramandarli nelle fusioni di cui parleremo tra poco. Le Essenze, invece, sono i tratti caratteristici di alcuni demoni che troveremo nei forzieri o che potremo estorcere ai demoni stessi attraverso una conversazione: esse permettono di personalizzare il protagonista e i demoni, alterando le affinità elementali o altri parametri.
Infine, il Magatsuhi è un potere specifico che cambia da demone a demone e che potremo usare solo dopo aver caricato al massimo l'apposito indicatore: questo significa che bisognerà scegliere con attenzione il Magatsuhi da usare, dato che è un'abilità di attacco o di difesa talmente potente da rovesciare le sorti della battaglia.
Si capisce, insomma, che il sistema di combattimento di Shin Megami Tensei V è piuttosto lineare, e forse più intuitivo che in Persona 5, in cui c'erano molte più meccaniche da tener di conto, ma nel nuovo JRPG per Switch conta molto di più la preparazione e la microgestione della squadra e delle sue abilità, che può fare veramente la differenza.
I demoni
La serie Megaten è famosa per questa sua caratteristica di mettere insieme demoni, angeli, yokai e divinità religiose varie in un unico e inquietante immaginario. Vedere Odino che combatte fianco a fianco con Anubi e Metatron può sembrare strano, ma è una di quelle adorabili bizzarrie che Atlus ha cavalcato per anni grazie anche a un character design sopraffino e immediatamente riconoscibile. Il franchise gioca letteralmente con ogni tipo di mitologia, asservendola al giocatore: saremo proprio noi, infatti, a schierare queste entità sovrannaturali in battaglia, formando una squadra di quattro unità, Nahobino incluso. Ciascun demone, chiamiamoli genericamente così, possiede abilità specifiche, vulnerabilità da considerare e talenti particolari che possono fare la differenza o indebolire tutto il gruppo: per questo motivo bisogna reclutare più demoni che si può alla maniera di Megaten e Persona, cioè... chiacchierando.
A fine combattimento, ma anche sulla mappa durante la fase di esplorazione, è possibile attaccare bottone con un'entità e instaurare una delirante conversazione. Se riuscirete a stare dietro i ragionamenti della creatura - e alcune vi daranno davvero del filo da torcere - potreste convincerla a unirsi alla vostra causa. In caso contrario, la vedrete scappare oppure dovrete combatterla.
Shin Megami Tensei V conta centinaia di demoni. Se avete già giocato Persona 5, per esempio, ne riconoscerete tantissimi, sebbene il design possa essere cambiato: i demoni di Megaten, in effetti, non sono altro che le Personae nella serie spin-off. E anche qui potrete fonderli nell'equivalente della Stanza di Velluto, che si chiama Mondo delle Ombre: al cospetto dell'entità chiamata Sophia potrete combinare i demoni che avete reclutato e consumarli per generare una nuova creatura che eredita alcuni tratti e abilità dei suoi precursori. La fusione dei demoni è una meccanica fondamentale e particolarissima sui cui imparerete a investire il vostro tempo per aggiornare il vostro esercito di demoni e prepararvi meglio a ogni sfida.
Quindi, sì, in Shin Megami Tensei 5 esiste anche una sorta di componente collezionistica. Trovare tutti i demoni non è solo un risvolto strategico del gameplay, ma anche un modo divertente di sviscerare ogni contenuto, soprattutto perché le entità più potenti si sbloccano fondendo fino a sei creature diverse. E sono ben pochi i giochi che vi permettono di schierare le principali divinità teologiche, buone o malvage che siano, come fossero pokémon al vostro servizio. Casomai non fosse chiaro che Shin Megami Tensei V potrebbe essere anche un JRPG adatto ai fan di Pikachu. Anche se, ripensandoci, forse sarebbe meglio evitare di regalare ai nipotini un gioco in cui si può reclutare uno spirito a forma di pene.