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Complice una visita al Miniatur Wunderland – un immenso plastico ferroviario locato in quel di Amburgo – e migliaia di richieste da parte dei fan, Sid Meier ha deciso di rimettersi alla tastiera e programmare un primo prototipo di quello che sarebbe poi diventato questo “Sid Meier’s Railroads!”.
Costruito sfruttando lo stesso motore grafico alla base di Civilization IV e del remake di “Pirates!”, Railroads si propone di diventare una simulazione ferroviaria orientata tanto al semplice appassionato di treni(ni) quanto al più fanatico utente di un qualsiasi gioco gestionale che finisca per Tycoon.
L’interfaccia utente si dimostra da subito intuitiva e funzionale, con un semplice trascinamento del mouse, ad esempio, sarà possibile definire il tracciati della ferrovia: ponti, curve, stazioni ed tunnel vengono eventualmente costruiti o aggiunti in automatico a seconda della conformazione del territorio.
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L’economia di gioco si baserà su un semplice ma preciso sistema di domanda\offerta che terrà traccia di tutti i bisogni di ogni singola città e della sua produzione produzione industriale. Per complicare e rendere ancora più verosimile l’esperienza di gioco, di tanto in tanto il giocatore potrà essere messo in difficoltà da una serie di eventi casuali che potranno cambiare drasticamente gli equilibri in campo. Nel mondo di Railroads, ci saranno più di venti diversi tipi di risorse e prodotti da raccogliere (o produrre a seconda dei casi) e circa 30 diversi tipi di industrie. Seguire le dinamiche economiche dello scenario e dimostrarsi pronto e reattivo ad ogni avvenimento si dimostrerà necessario per fare prosperare la propria rete ferroviaria e non soccombere sotto il peso della concorrenza. Ma la sola prontezza di riflessi potrebbe anche non potrà bastare se non accompagnata da un certo grado di lungimiranza e visione strategica: a volte arrivare per primi a coprire una certa tratta potrebbe rivelarsi un falso affare, in virtù dei costi di creazione e mantenimento della linea magari troppo alti.
La concorrenza potrà essere rappresentata tanto da un massimo di quattro di avversari virtuali comandati dal computer, quanto da altri giocatori umani trovati attraverso il network di GameSpy. Per tutti quelli più pigri o comunque meno interessati alla simulazione economica, sarà possibile cimentarsi in una modalità libera che permetterà di costruire il proprio plastico virtuale senza limitazioni di sorta. Le locomotive incluse nel gioco dovrebbero essere una trentina, partendo dalla prima mitica Grasshoper di fine ‘800 arrivando fino ai modelli costruiti fino al 1960.
La grafica di gioco ricorda molto quella del già citato “Sid Meier’s Pirates!”, con l’ottimo utilizzo di una palette di colori dalle tinte accese e vivaci che, anche senza l’utilizzo di un motore grafico di ultima generazione, dona al titolo un aspetto e gradevole e decisamente personale.
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Il gioco è previsto per questo autunno. L’attesa non sarà quella spasmodica per un capolavoro assoluto e profondo, quanto invece quella per un piacevole diversivo: divertente e rilassante. Perché in fondo in trenini piacciono a tutti i bambini: quelli che lo sono fuori, e quelli che lo sono dentro….
Assieme a Civilization, “F15 Strike Eagle” e “Pirates!”, Railroad Tycoon - uscito nel 1990 – rappresenta l’ennesima dimostrazione dell’estro e del genio di Sid Meier che, anche in quell’occasione, dimostrò di riuscire a concepire titoli divertenti e fuori dagli schemi, in grado di influenzare tutti i diversi videogiochi a venire, se non proprio a creare una vera e propria nuova tipologia di videogiochi dal nulla.