L’inizio della fine.
Questo nuovo episodio si presenta con una trama di tutto rispetto. Il nostro nuovo eroe virtuale si chiama James Sunderland, un onesto cittadino che conduce una vita tranquilla. I suoi problemi iniziano nel momento in cui riceve una misteriosa lettera che porta il nome di sua moglie. Niente di strano fin qui, se non fosse per il fatto che la sua amata donna è ormai defunta anni addietro. Agghiacciante, vero? Nella missiva si racconta di un appuntamento proprio nella cittadina di Silent Hill. Ecco che l’avventura ha inizio, con il signor Sunderland che parte per essere presente all’incontro designato. Come potete intuire il tutto è condito da tetri incontri con altri personaggi molto ambigui, come la bambina che vedete nelle foto. Le locazioni che si esplorano sono tutte molto buie ed anguste. Non è raro trovarsi in bagni pubblici pieni di murales di sangue oppure in corridoi stretti e lunghi dove si sentono passi o strani rumori. Il tutto contribuisce a rendere l’esperienza videoludica ancora più paurosa di come non fosse già. Come da poco accennato, le forti emozioni che si provano non sono simili a quelle dei Resident Evil in cui quando accade un particolare evento all’improvviso il cuore del giocatore soffre di incontrollata accelerazione. Qui l’impatto psicologico permane per tutta la durata dell’avventura per poi raggiungere l’apice in alcuni momenti in cui si mette a dura prova la resistenza cardiaca e mentale di chi vive quest’esperienza. La potenza di PS2 fa tutto il resto. Aspettatevi quindi animazioni da urlo a 60 fps costanti, colori cupi e realistici e la tenebrosa nebbiolina che adesso non serve più a mascherare il fastidioso pop-up di cui era afflitta la vecchia console Sony, ma contribuisce a rendere superiore l’impatto visivo del gioco. L’effetto fogging presenta anche una particolarità, cioè non è più statico ma dinamico, ovvero adesso la nebbia ”vive” e si muove proprio a seconda di ciò che succede sullo schermo. Provate a passarci attraverso e vi accorgerete di come appaia realistico il movimento di essa sulle superfici. Dimenticate anche gli odiosi pixels che facevano da contorno ad ogni linea sullo schermo in Silent Hill in quanto in questo nuovo capitolo la risoluzione risulta molto alta. Anche i personaggi sono stati curati in maniera maniacale. Pensate che è possibile scorgere anche le loro espressioni! La mancanza di motion-capture ha permesso ai programmatori di sbizzarrirsi nella creazione delle movenze dei nemici, i quali camminano in modo del tutto innaturale ed animalesco. I fondali sono ottimamente realizzati e danno l’impressione di trovarsi davvero in un film dell’orrore. La cittadina risulta molto ben curata ad anche i piccoli particolari come gli alberi e le cassette della posta non sono lasciati al caso. Da vedere assolutamente!
Sento dei passi!
Il sistema di controllo non sembra differire dal precedente episodio, ma questo non risulta un difetto, anzi. James oltre a camminare può correre, impugnare ed usare armi, aprire porte ecc. ma non può saltare. Mica siamo in un platform-game! In qualsiasi momento del gioco è possibile accedere al menu del personaggio per gestire gli oggetti ed il suo status. Durante il corso dell’avventura è possibile imbattersi in esseri dalle più strane forme che ricordano a malapena degli esseri umani. A colpi di martelli, spranghe e di altri oggetti del genere, bisogna farsi strada tra orde di mostri che ostacolano il vostro cammino. E’ possibile trovare anche oggetti come cartucce, pozioni curative ed altri oggetti necessari a procedere nel gioco. Aspettatevi quindi enigmi di diverse difficoltà come nel primo SH che approfondiscono la durata del gioco (dalle dieci alle dodici ore circa). La sensazione angosciosa che avvolge il videogiocatore aumenta a dismisura grazie anche al lavoro svolto dal comparto sonoro. Infatti in questo genere di games le musiche svolgono un ruolo importantissimo in quanto devono creare la giusta atmosfera. In Silent Hill 2 non si hanno eccezioni a questa regola. Le musiche, non molto frequenti, risultano ben realizzate, ma ciò che più salta all’orecchio al giocatore sono gli effetti sonori, DA PAURA! Pensate di trovarvi in una stanza illuminata soltanto dalla vostra torcia (una bella invenzione inserita nel game), e tutto d’un tratto sentite qualcuno che vi corre dietro…Si consiglia vivamente ai deboli di cuore di lasciar perdere il titolo in questione, e non è uno scherzo. Silent Hill 2 rappresenta un capolavoro annunciato, e può essere considerato uno dei prodotti della seconda generazione PS2. Si può tranquillamente affermare che possa rappresentare una killer application che sarà in grado, al momento della sua uscita, di vendere tantissimo in tutti i mercati (usa, jap ed euro). Per adesso bisogna ancora aspettare la sua uscita, magari stando attenti alle lettere che arrivano oppure agli angoli bui. Stay tuned!
Il vero brivido
Come molti possessori della "vecchia" PSsone ben sapranno, Silent Hill è uno di quei giochi che lasciano la scia, ovvero che segnano l’esperienza videoludica di ogni giocatore che si rispetti. Questo perché il titolo in questione era ed è ancora in grado di far tremare anche i soggetti più scettici e glaciali. Se non credete a queste parole dovete assolutamente provare a giocarci magari soli, di notte e con la luce spenta. Solo allora proverete quel senso di angoscia e di ansia che avvolgerà il vostro spirito per poi lasciarvi andare solo quando la Psx verrà spenta. Ciò che si prova con Silent Hill differisce molto dalle sensazioni provate giocando ai vari Resident Evil. Infatti il titolo Konami non si presenta come un action/adventure, con massive dosi di blastaggi e morti viventi. Anzi, il terrore provato nell’avventura della collina silenziosa vive nella testa del giocatore e non nei suoi occhi. Non in ciò che vede, ma solo in ciò che prova. Ecco allora quel senso psicologico di paura che obbliga la schiena del povero gamer a sentire diversi e potenti brividi. L’avvento su PS2 di questo nuovo capitolo della saga aggiunge pochissimo all’ormai collaudata struttura del primo episodio, lavorando e potenziando soprattutto il comparto tecnico e scenografico del precedente titolo che già poteva essere considerato un vero e proprio capolavoro artistico nel suo genere. Lasciate ogni speranza voi che entrate…Benvenuti nell’oscurità. Benvenuti in Silent Hill.