Il protagonista, Alex Shepherd
"Dicono che la guerra sia un inferno... ma ci sono cose peggiori. La guerra ti cambia. Nessuno a casa potrebbe capire. Loro non mi hanno mai capito. Dicono che non puoi mai tornare a casa.... ma si sbagliano.... sono io a non volere tornarci". Protagonista di Silent Hill 5 sarà Alex Shepherd (qualcuno scrive invece Sheppard, vedremo), un veterano di guerra che torna a casa dopo aver prestato servizio oltre oceano (Iraq?). Giunto nella propria abitazione l'uomo scopre che il giovane fratello, Joshua, è sparito nel nulla e che la madre è da qualche tempo in uno stato catatonico. Cosa è accaduto? Alex inizia a investigare nella cittadina di Shepherd's Glen ("glen" è un termine che di solito indica una valle piccola e stretta), dove appunto la sua famiglia vive da anni, prima che i fatti lo condurranno direttamente a Silent Hill. Molti di voi, almeno i più esperti delle vicende della saga horror Konami avranno già individuato nel probabile cognome del protagonista, quello da nubile di Mary, la sfortunata moglie di James Sunderland, il personaggio principale di Silent Hill 2. Alex potrebbe dunque essere il fratello o un familiare della povera signora Sunderland? Possibile. Anche perchè la cosa potrebbe aprire le porte a scenari e intrecci narrativi molto interessanti, dando in un certo senso conferma alle parole di Akira Yamaoka, che ha definito questo quinto episodio simile concettualmente al secondo.
Il lato oscuro
La militanza del protagonista nell'esercito ha inoltre generato alcune speculazioni su altri risvolti della trama e sugli elementi che l'hanno potuta ispirare. Primo fra tutti il fumetto "Silent Hill: Among the Damned", che narra la storia di un soldato depresso per essere il solo sopravvissuto del suo reparto militare, e il film di Adrian Lyne "Allucinazione perversa", da cui, non è un segreto, gli sviluppatori Konami hanno sempre ammesso di aver tratto spunto fin dagli albori del primo capitolo su PSX. Riportando tra l’altro in auge una ulteriore vecchia teoria. Quella secondo la quale il protagonista, un individuo psicologicamente dilaniato da colpe e rimorsi personali, devastato dalla scoperta di qualcosa, di un trauma vissuto o procurato, è in realtà rinchiuso in un manicomio o sia addirittura in fin di vita. Attraverso dei flashback rivivrebbe quindi le fasi di gioco del ritorno a casa, prima di fuggire per recarsi alla collina silente e trovare le risposte che cerca… Ma quanto di quello che vive il personaggio stà realmente accadendo e quanto invece è frutto della sua follia? O delle sue visioni pre-morte? Al giocatore l’ardua risposta. Siamo però sempre nel campo delle ipotesi, anche se molto affascinanti. Come quella, ancora, che vedrebbe anche l'ultima delle tre sette operanti nella città, quella delle Sante Donne (fino ad oggi nei precedenti titoli abbiamo potuto conoscere quelle di Valtiel e della Sacra Madre), l'unica rimasta "attiva" dopo la dipartita dei membri delle altre due, che adora la divinità conosciuta come Lobsel Vith, legata in qualche modo alla madre di Alex o a Joshua (nome tra l’altro biblico…).
Ritorno al passato?
Mentre fanno parte del progetto Masashi Tsuboyama e Akira Yamaoka. Probabile quindi che i primi, i The Collective, si occupino di ottimizzare la grafica, e i secondi la trama, le creature, le musiche, etc. Noi, con tutto il rispetto possibile per il lavoro altrui, speriamo e preghiamo proprio per questa ipotesi. D’altronde a suo tempo Famitsu pubblicò un’intervista allo stesso Tsuboyama che non citava minimamente ad una produzione “only made in USA”. Rivelando tra l’altro già allora dei particolari interessanti, come l’intenzione dei programmatori di fare un passo indietro rispetto a SH4 e ritornare alle atmosfere e alla trama adulta, cupa e angosciante del secondo. “Dopo le controverse opinioni suscitate negli appassionati da SH4, la maggior parte dei quali non hanno apprezzato fino in fondo i cambiamenti apportati al gameplay e alle ambientazioni, abbiamo deciso di tornare indietro. Ci eravamo lasciati convincere da coloro che sostenevano come alla serie mancassero più combattimenti, più azione, e così l'abbiamo inserita, snaturando di fatto la saga. Non sempre le innovazioni sono davvero tali, e positive, e in questo caso l'eccessive fasi di lotta hanno finito per far perdere a SH il fascino, lo stile cupo, terrificante che lo aveva sempre caratterizzato” spiegò. Precisando D’altronde SH4 non doveva essere quello, inizialmente il progetto era diverso e il gioco poi uscito con quel titolo era in realtà un altro progetto non ‘silenthilliano' (un altro survival?)
Sopravvivenza
In Silent Hill 5 verranno introdotte delle novità per quanto riguarda il gameplay. Alcune di queste, pare, saranno mutuate da Silent Hill Origins della PSP. Una, sicuramente molto interessante, è quella legata alla possibilità di interagire maggiormente con l’ambiente circostante. Cosa che amplia parecchio, dal punto di vista tecnico, il concetto di sopravvivenza: di fatto ogni oggetto che si trova nelle vicinanze del protagonista, sia esso un appendi abito o un vaso, possono diventare un'arma non convenzionale da utilizzare contro i nemici. Se un individuo si trova in pericolo, in fondo, non stà certo a guardare cosa ha in mano per difendersi, ma utilizza qualsiasi cosa gli capiti a tiro. Ma in generale sarà l'intero "combat system" a subire i principali cambiamenti. Ad esempio è stata confermata la feature che consente ad Alex di compiere delle azioni di attacco e difesa contro le creature con cui dovrà combattere. Ciò significa che dopo magari aver sferrato un colpo con un tubo di ferro, lo stesso può diventare una sorta di "scudo" al possibile contrattacco avverso. Al momento non è dato sapere se anche i nemici potranno sfruttare questa caratteristica del gioco. Quel che è certo è che saranno dotati di una IA molto più sviluppata che nei precedenti capitoli della serie. Sembra infatti che i mostri di Silent Hill, almeno i più intelligenti, possano persino pianificare gli attacchi verso il Pg, magari aspettando il momento più opportuno per colpire, nell'ombra, o invocando l'aiuto di altre creature. Konami però non vuole ripetere l'errore di SH4 nemmeno per il concept, non vuole trasformare questo quinto capitolo in un semi-picchiaduro horror, pertanto darà spazio nel progetto ad altri elementi caratteristici della saga, come i puzzle, molti dei quali si vocifera siano disturbanti, da risolvere sia per proseguire nella storia, sia per trovare elementi collezionabili o utili per approfondire meglio la trama.
Paura alla luce del giorno
Di certo c’è invece, come ammesso dagli stessi uomini Konami, l’intenzione del team di sviluppare un contesto visivo e narrativo che tenga conto, nel suo incedere, di una sorta di “tre dimensioni”: quella della luce, cioè della vita quotidiana, apparentemente normale ma che dietro quella patina di tranquilla monotonia nasconde un alone di mistero, “putrefazione” morale, pericolo imminente. Spiega l’onnipresente Yamaoka, "Stiamo lavorando su un'idea originale, quella di suscitare paura anche alla luce del giorno, in luoghi apparentemente normali. E' difficile da spiegare, bisognerebbe vederlo direttamente per capirlo. E' simile a quanto accade nel trailer di Resident Evil 5, in cui non si è nel cuore della notte e la visuale è chiara, ma la paura rimane. Nel nostro caso si tratta però di un terrore più interiore.” Poi c’è la dimensione oscura, intesa come buio, luoghi con poca visibilità fisica (ritorno allora anche della lampadina tascabile?) e quella “alternativa”, parallela alle prime due, terribile, deforme, corrotta, come visto nei primi tre episodi della serie. Con le musiche di sua Maestà Akira Yamaoka, composer delle colonne sonore dei precedenti quattro episodi, e una grafica di nuova generazione, Silent Hill V stà già stuzzicando di fatto la fantasia di milioni di videogiocatori. Sperando che la saga non venga snaturata da una eventuale forte componente action (ma la presenza, come detto, di molti ex membri del Silent Team dovrebbe scongiurare tale rischio) aspettiamo fiduciosi qualche succulente novità dal prossimo TGS che noi di Multiplayer seguiremo per voi in tempo reale con i nostri inviati in loco.
L’edizione estiva dell’E3 è stata certamente una delle migliori degli ultimi anni, almeno come sostanza. E’ proprio qui che Capcom ha mostrato per la prima volta dopo quasi due anni un video di Resident Evil 5 e che Konami ha presentato ufficialmente con un breve filmato (badate bene, non era un trailer del gioco, ma un video di presentazione, che è cosa diversa) e una conferenza stampa l’altrettanto attesissimo Silent Hill 5. Secondo quanto emerso proprio da questo incontro con i media, il gioco non è sviluppato dal solito Silent Team, che pare sia stato sciolto, ma, come avvenuto per Origins su PSP, da un team straniero, tale The Collective, visto all'opera in titoli come "Marc Ecko's Getting Up" e "Buffy The Vampire Slayer", non certo delle perle videoludiche... Con la supervisione di Konami. Ma mentre in tutto il globo si stava per alzare alto il grido di dolore e preoccupazione dei fans, ci hanno pensato William Mortal, producer di Konami, e Brian Christian, Vice Presidente allo sviluppo prodotti, a provare a rassicurare le masse, chiarendo meglio: "Silent Hill 5 è una produzione internazionale, interculturale, che mette assieme i migliori talenti al mondo per innalzare ulteriormente gli standard di questa magnifica serie." Quindi Silent Hill 5 (o “V”, in caratteri romani, se preferite) in realtà dovrebbe essere una co-produzione fra il team americano e un non meglio precisato team giapponese, interno a Konami, ovviamente, di cui dovrebbero far parte molti importanti membri del gruppo di sviluppatori originali. Ad esempio, il geniale Masahiro Ito, Monster design di SH 1-2-3, nonchè Art Director degli ultimi due appena citati, è fuori, per sua stessa ammissione, come Takayoshi Sato, Character design e Art Director per i video in CG nei primi due capitoli (ma ha dato il suo contributo anche per lo storyline, “l’atmosphere design”, e qualche elemento del gameplay di SH2 -Ndr) nonostante si vociferasse fosse nel progetto. Ce lo ha confermato lui stesso in e-mail.