Back to Vanelona
Già apprezzabile nell'originale, diventa ammirevole la volontà di dare uno spessore narrativo all'esperienza: i trick, le competizioni e tutte le follie proposte, avverranno in una San Vanelona completamente nuova, fresca di ricostruzione dopo i cataclismi che verranno raccontati in Skate It, in uscita su DS e Wii. Un'idea semplice ma efficace per poter variare radicalmente buona parte dell'ambiente di gioco mantenendo nel contempo una certa coerenza; un modo per rivedere anche il level design, precedentemente non sempre perfetto e che si gioverà ora di aree anche concettualmente diverse, come a esempio una grande collina ai margini della città che dovrebbe risultare perfetta per le gare di velocità, prima un po' noiose a causa delle lunghe strade in piano che costringevano a interminabili minuti di spinta.
Back to Vanelona
L'impalcatura scelta per il gameplay sarà comunque identica al passato, con l'innovativo sistema di controllo basato sulle due leve analogiche e i grilletti a fare ancora una volta la parte del leone: che si tratti di discese a rotta di collo per vedere chi è lo skater più veloce oppure sfide all'ultimo punto su half-pipe improvvisati, la natura realistica e la profondità dei movimento non saranno toccate e anzi, come ci sarà modo di descrivere più avanti, risulteranno ulteriormente ampliate. Per la prima volta si potrà scendere dalla tavola e camminare, così da muoversi in modo più agile e realistico, e ancora più importante è la notizia che una volta lasciato a terra il proprio mezzo di trasporto si sarà liberi di spostare gli oggetti di piccole e medie dimensioni presenti - dalle panchine fino ai cassonetti, tutto ciò che nella realtà una persona può spostare - così da variare ogni luogo a seconda delle necessità del momento. Ricco anche il comparto multiplayer, ancora non meglio specificato nella struttura di base ma certamente dotato di alcuni mini-giochi in grado di renderlo più vicino ai partygame e facile da usare per i non iniziati al genere: l'unica sfida presente in tal senso era l'oramai classica gara a chi si spezza più ossa, ora condita dalla libertà di decidere la rotazione e i movimenti in aria dell'alter ego virtuale, così da venir giudicati anche per la bellezza dell'esecuzione.
Veloce come non mai
Tecnicamente Skate 2 resta saldamente ancorato ai già ottimi risultati ottenuti in passato, con un mondo di gioco forse ancora più ricco di dettagli e vivo grazie a un numero superiore di pedoni e macchine, mentre i modelli e le superfici non sembrano aver subito grandissime modifiche, assestandosi su livelli più che buoni. La vera novità a tal proposito saranno invece i sessante frame al secondo, che regalano una fluidità veramente impressionante, un elemento non da poco in un gioco dove l'attenzione si concentra sulla bontà dei movimenti e la rapidità degli stessi. Il sistema di replay con possibilità di mandare le proprie opere sull'apposito sito internet tornerà prepotentemente, arricchito dalle telecamere dotate di treppiedi che andranno posizionate nelle zone prescelte e garantiranno una regia virtuale ancora più complessa; tanti sforzi verranno quindi profusi nella realizzazione di un aspetto marginale ma su cui il team di sviluppo sembra molto puntare, si vedrà se a ragione o torto. Presto per giudicare il sonoro visto che gli effetti non si sono distinti né in positivo né in negativo e la colonna sonora non è stata svelata.
Diverse aggiunte e l'ottima vecchia struttura, questo quanto si è notato durante il primo incontro con Skate 2, che se dovesse riuscire ad archiviare i difetti del passato potrebbe davvero fare il definitivo salto di qualità. Ci sarà modo di riparlarne prima dell'uscita.