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Solar Ash, l'anteprima di un sorprendente platform 3D

Dai creatori di Hyper Light Drifter arriva un titolo esteticamente eccezionale e costruito attorno al movimento. Parliamone nell'anteprima di Solar Ash.

ANTEPRIMA di Aligi Comandini   —   31/07/2021
Solar Ash
Solar Ash
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È curioso come, con un solo titolo all'attivo, l'estetica delle opere di Heart Machine sia già immediatamente riconoscibile, eppure lo studio guidato da Alex Preston è riuscito in pochissimo tempo a divenire iconico per gli amanti degli indie. I colori freddi, ma estremamente saturi delle loro opere delineano luoghi crudeli sempre a metà tra la vita e la morte, nella cui ricchezza visiva si intravedono importanti dettagli e indizi di un mondo ben più complesso di quanto appare. Era così in Hyper Light Drifter - un titolo di stampo chiaramente zeldiano, e di qualità notevole - ed è così anche in Solar Ash, la loro ultima opera.

Ricomparso recentemente durante l'Annapurna Showcase, il platform di Heart Machine ha finalmente una data d'uscita e, visto che arriverà tra noi il 26 ottobre, abbiamo pensato di raccogliere qui ciò che sappiamo nella nostra anteprima di Solar Ash. Non si è visto moltissimo per ora, ma quanto mostrato ha del notevole potenziale e potrebbe essere un ulteriore dimostrazione del gran talento del team.

Un buco non poi così nero

Partiamo da quel poco che è stato reso noto sulla narrativa: Solar Ash si svolge all'interno di un buco nero gigantesco conosciuto col nome di Ultra Void, che sta consumando un quantitativo innumerevole di mondi. È proprio per salvare uno di questi sfortunati pianeti che Rey, una void runner, decide di entrare nell'anomalia per tentare di fermarla. Lì dentro non trova però ad attenderla solo vuoto e oscurità, ma un mondo ricco di creature ed entità di rara potenza.

Altro non si sa sulla storia, eppure di primo acchito sembra essere più verbosa e cristallina rispetto a quanto visto in Hyper Light Drifter. Il cuore del gioco è ad ogni modo indubbiamente il gameplay, e per l'esattezza il movimento, dato che Solar Ash non è un platform normale, bensì un gioco dove la protagonista può muoversi a velocità estrema (praticamente lo scatto le permette di pattinare su qualunque superficie) e balzare di ostacolo in ostacolo con grande agilità.

Solar Ash: per essere un buco nero la varietà di ambientazioni non manca
Solar Ash: per essere un buco nero la varietà di ambientazioni non manca

Per certi versi le meccaniche legate alla mobilità sembrano una evoluzione di quanto visto in The Pathless: movimento fluido e costante con balzi precisi e regolabili in aria, e la possibilità di sfruttare una sorta di rampino energetico per raggiungere più velocemente certe piattaforme chiaramente indicate. Buona parte dei livelli pare quindi costruita attorno a questo flusso, quasi più vicino a un evoluzione di un Sonic 3D che a platform più classici.

Anche il combattimento sembra seguire questa strada, e Rey non è pertanto in grado di eseguire chissà quali attacchi complessi, ma si limita a sferrare serie di colpi guidati che non interrompono il suo movimento se non vengono eseguiti in aria. Le battaglie sono, insomma, una questione di tempismo e reazione più che di mosse eseguite, con i mostri più minuti che rappresentano poco più che degli ostacoli temporanei, e i colossi che invece sono veri e propri percorsi in movimento con vari punti deboli da colpire.

Ispirazioni a gogo

Solar Ash: un enorme entità, apparentemente pacifica
Solar Ash: un enorme entità, apparentemente pacifica

Non abbiamo chiamato le mostruosità più massicce "colossi" a caso, peraltro, perché qui si subodora un'ispirazione tutt'altro che casuale al lavoro di Fumito Ueda. Nel gameplay mostrato si vedono colpi di grazia a dir poco scenici su degli evidenti punti deboli presenti sul corpo di alcuni di questi mostri, ed è chiaro come molti di loro siano dei puzzle ambientali, il cui corpo va percorso con cura e intelligenza per raggiungere le zone chiave.

Non è detto, ad ogni modo, che i boss del gioco siano tutti enormi creature da eliminare in tal modo: il gameplay infatti dà l'impressione di essere piuttosto variegato, e di passare senza troppe difficoltà da fasi più action e frenetiche a sessioni più contemplative e ricche di calma esplorazione. È chiaro come le location siano state disegnate con grande cura e complessità, e non ci stupirebbe se vi fossero capitoli nel gioco strutturalmente molto diversi rispetto a quanto sopra descritto.

Solar Ash: le mappe sono complesse e ricche di percorsi
Solar Ash: le mappe sono complesse e ricche di percorsi

I dubbi, al momento, risiedono nella fusione tra le parti: difficile dire quanto tutto si sposi alla perfezione senza aver provato direttamente il gioco e, seppur il fascino non manchi, non è detto che l'impatto visivo sia supportato da un universo altrettanto ben congegnato. Come precisato in precedenza, tuttavia, il talento nel team chiaramente non manca, Annapurna come publisher tende ad essere una garanzia, e la probabilità di trovarsi davanti a una perla indie di rara qualità è alta. Lo scopriremo a breve.

Artisticamente splendido e meccanicamente davvero interessante, Solar Ash sembra essere un titolo in grado di rappresentare una ventata di freschezza nel panorama dei platform nonostante le sue molte influenze. Difficile al momento dire se ci riuscirà in toto, ma il talento ai suoi sviluppatori non manca, e quanto visto è molto convincente. A ottobre scopriremo cosa ci aspetta.

CERTEZZE

  • Esteticamente splendido
  • Gameplay fluido, veloce e interessante

DUBBI

  • Molte influenze, ma saranno fuse alla perfezione?