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Splatoon 3, la Torre dell'Ordine: i cinque pilastri del DLC

Quali sono le fondamenta su cui Nintendo ha costruito la Torre dell'Ordine, il nuovo DLC di Splatoon 3 ottenibile con Pass di Espansione.

SPECIALE di Giordana Moroni   —   10/04/2024
Splatoon 3, la Torre dell'Ordine: i cinque pilastri del DLC
Splatoon 3
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Annunciato l'anno scorso con un suggestivo trailer, la Torre dell'Ordine è l'ultimo DLC di Splatoon 3. Per la precisione, il gioco prevede un Pass di espansione composto da Ondate, dove la prima era rappresentata da Coloropoli. La Torre dell'Ordine però si distingue per la sua natura single player, ed è un'espansione pensata per essere giocata più e più volte. Per incentivare a tornare su Splatoon 3, Nintendo ha anche lanciato la Stagione Fresca, che dal 1 marzo ha aggiunto nuovi contenuti per le sfide online. In questo speciale ripassiamo quelli che sono i 5 pilastri su cui si basa il nuovo DLC di Splatoon 3.

Ricaricate i serbatoi, che si torna a splattare!

La rigiocabilità

Il pilastro su cui è costruita l'intera esperienza di gioco è l'omonima torre che dà il nome all'espansione. L'obiettivo del giocatore, che veste i tentacoli di Numero Otto, è scalare la Torre dell'Ordine, un edificio composto da diversi piani, ognuno dedicato ad una sfida. Queste si configurano in una manciata di tipologie di missioni, ma il continuo mix di obiettivi, mappe, difficoltà, quantità e genere di nemici mirano a rendere le scalate sempre diverse. A meno di essere dei veri fenomeni, fare tutto al primo colpo è praticamente impossibile, e così si tenta e si ritenta: il loop di gioco della Torre dell'Ordine è studiato per intrattenere proprio quei giocatori affezionati alla campagna single player di Splatoon 3, ed è quasi doveroso che non si possa esaurire in una manciata di minuti.

La creatività

Nel DLC di Splatoon 3 si viene continuamente invitati a provare diverse armi, potenziamenti e approcci alla scalata
Nel DLC di Splatoon 3 si viene continuamente invitati a provare diverse armi, potenziamenti e approcci alla scalata

Creare una struttura capace di ripetersi in modo efficace non è così semplice, e ce l'hanno insegnato sia grandi capolavori che dimenticabili esperimenti nel genere dei roguelike negli ultimi anni. La domanda cardine in questo caso è "perché?". Perché giocare e rigiocare a qualcosa che ha sempre più o meno lo stesso aspetto? Nintendo risponde con una formula che invita il giocatore a sperimentare creativamente armi e potenziamenti, unendoli a quel mix di incertezza data dalla difficoltà della sfida e all'imprevedibilità della combo obiettivo/mappa/nemici. Cosa fare quindi? Provare un approccio sicuro, ma portando a casa un bottino esiguo o rischiare grosso? E quale strategia in termini di approccio alla mischia funziona meglio? Ecco, questo continuo processo di adattamento è quello con cui Nintendo punta a tenere incollati i giocatori di Splatoon 3 per tanto tempo.

I collezionabili

Vale la pensa prendere tutti i potenziamenti solo per vedere la Tavoletta piena di questi colori!
Vale la pensa prendere tutti i potenziamenti solo per vedere la Tavoletta piena di questi colori!

Strettamente legato alla sperimentazione c'è la collezione di... beh praticamente tutto. Numero Otto può equipaggiare diverse abilità passive, che agiscono su vari aspetti del combattimento. Queste prendono il nome di Schede Colore, divise in alcune macro-tipologie e ognuna assegnata a una gradazione differente. Si guadagnano portando a termine le sfide di ogni piano e, dettaglio ovvio, più la sfida sarà difficile più il potenziamento sarà raro. Quando poi le collezionerete tutte, ve le potrete godere in una appagante scala cromatica di toni pastello.

Mano a mano che si avanza nella risalita della torre si accumula valuta con cui acquistare altri tipi di potenziamento, dei veri e propri hack che vanno a rendere la scalata più facile. Ci sono poi le chiavi per aprire gli armadietti, i collezionabili cosmetici. Insomma: se volete completare la Torre dell'ordine al 100% dovrete mettervi un po' d'impegno.

La narrativa

La deriva fantascientifica della Torre dell'ordine è simpatica nel contesto di Splatoon
La deriva fantascientifica della Torre dell'ordine è simpatica nel contesto di Splatoon

Se Splatoon 3 ha conquistato milioni di appassionati in tutto il mondo non è certo per una storia particolarmente elaborata, eppure negli anni i fan si sono affezionati all'universo creato da Nintendo e agli eventi che vedono protagonisti i suoi personaggi. Con il DLC di Splatoon 3, Nintendo ha voluto spingere su una particolare deriva cyber-fantascientifica. Si tratta di un espediente che ricorda in parte quanto fatto anni fa con il DLC di Splatoon 2, ma che stavolta viene ulteriormente accentuato sperimentando con personaggi, ambientazione e stile visivo.

Quando il Pass di Espansione è pronto per essere giocato, il Trio Triglio invita il giocatore a prendere un treno e fare un salto a Coloropoli, ma qualcosa non va per il verso giusto. La scena si sposta in una piazza bianca, dove si erge un gigantesco edificio alabastro. Il personaggio, come già anticipato, non è più il nostro avatar, ma questo misterioso Octoling chiamato Numero Otto. Dopo poco si fa la conoscenza di un piccolo drone, che sostiene di essere Alga, idol del duo musicale Tenta Cool, e di Acht. Da qui parte la scalata alla torre, che riserva alcuni piccoli colpi di scena.

Il colore

Nelle pozze di inchiostro splattato si intravede il pattern del potenziamento
Nelle pozze di inchiostro splattato si intravede il pattern del potenziamento

L'abbiamo detto all'inizio: il trailer di presentazione della Torre dell'Ordine è stato suggestivo. Abituati ai colori fluo e sgargianti, vedere uno spazio bianco e vuoto in Splatoon 3 è stato spiazzante, e lo è ancor di più quando si avvia l'espansione e si entra per la prima volta nella torre. Se possibile, nel DLC il colore ha un significato ancor più rilevante, o meglio, la sua presenza e l'assenza. Narrativamente parlando, nella sua semplicità, la Torre dell'Ordine gioca sulla differenza tra un mondo stinto e omologato, contro quello vibrante e caotico, dove il colore rappresenta ciò che dà senso alla vita stessa. Certo, non aspettatevi un trattato di filosofia, piuttosto quella capacità tipica dei prodotti Nintendo di veicolare messaggi profondi con una spensieratezza disarmante.

Più si progredisce nella scalata poi più i vestiti e i tentacoli di Numero Otto prenderanno colore, in base ovviamente alle Schede installate, e non solo. Nelle macchie d'inchiostro splattate, che cambieranno anch'esse come l'aspetto della protagonista, si può intravedere il pattern dei potenziamenti installati. Ogni dettaglio non è lasciato al caso... nemmeno l'inchiostro di Numero Otto: è glitterato!