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Splatoon 3, abbiamo provato lo splattatutto per Nintendo Switch a un passo dall'uscita

Abbiamo potuto provare Splatoon 3 per un'oretta e mezza: ecco le nostre ultime impressioni prima dell'uscita del 9 settembre su Nintendo Switch.

PROVATO di Aligi Comandini   —   24/08/2022
Splatoon 3
Splatoon 3
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L'ultimo quarto del 2022 si prospetta una discreta manna per chiunque possieda uno Switch: Nintendo ha una miriade di esclusive di livello in arrivo e la cosa più impressionante è la loro capacità di coprire vari generi: si va dagli action tecnici con Bayonetta 3, agli strategici a turni con Mario + Rabbids Sparks of Hope. Anche tra blockbuster sorretti da proprietà intellettuali enormi però (il nuovo Pokémon arriva a sua volta a breve, per dire) c'è un nome piuttosto fresco che è riuscito a ritagliarsi un notevole spazio tra i fan, probabilmente anche perché a oggi rappresenta una delle serie di titoli competitivi più originali e curate in circolazione. Parliamo ovviamente di Splatoon, il cui terzo capitolo arriva il 9 settembre, e che abbiamo potuto provare poco prima dell'inizio della Gamescom grazie a un piacevole evento in quel di Milano.

La prova è stata alquanto sostanziosa: un'ora e mezza di gameplay sparso tra tre modalità, che ci ha permesso di testare più nel dettaglio un trittico di missioni della storia principale, la Salmon Run cooperativa e qualche sfida a Mischia Mollusca. Non abbastanza per svelare chissà quale segreto, vero, ma è stato comunque molto piacevole avere delle impressioni dirette delle nuove armi e farsi un'idea del livello generale del titolo. Ecco quindi il nostro provato di Splatoon 3, poco prima dell'arrivo della recensione.

Nuovi modi di inchiostrare

Splatoon 3: qui eliminare i nemici non sempre è la risposta. Con certe armi concentrarsi sull'area coperta e l'uso delle special è fondamentale
Splatoon 3: qui eliminare i nemici non sempre è la risposta. Con certe armi concentrarsi sull'area coperta e l'uso delle special è fondamentale

Squadra che vince non si cambia e sarebbe obiettivamente piuttosto folle modificare in modo sensibile un sistema vincente come quello di Splatoon. Parliamo dopotutto di un gioco che rappresenta una delle poche variazioni competitive della formula degli shooter online, dunque stravolgere un sistema così riuscito al terzo capitolo provocherebbe plausibilmente più malcontento che altro.

Ciò detto, Splatoon 3 sembra vantare alcuni marginali ritocchi alle sue basi e non mancano le novità: per quanto riguarda le opzioni di movimento, ad esempio, ora è possibile eseguire una rotazione improvvisa in forma di seppia e durante il movimento si è anche invulnerabili, quindi si tratta di una manovra potenzialmente molto utile per chi ha ottimo tempismo difensivo; anche nel bel mezzo della carica verticale sembra esserci una finestra d'invulnerabilità peraltro, forse a voler offrire un po' di tecnicismi in più durante gli spostamenti.

Le novità più interessanti sono però due nuove armi, che abbiamo avuto modo di testare per un po' durante le partite: la Tergilama e il Calamarchi, rispettivamente un tergicristallo pieno di vernice e un arco in grado di sparare tre proiettili per volta. Partendo dalla Tergilama, dobbiamo invero precisare di esser rimasti leggermente sorpresi, perché si è rivelata un'arma molto diversa da come la avevamo immaginata: non stiamo infatti parlando di un'altra variante dei pennelli molto efficace dalla corta distanza, bensì di uno strumento capace di sparare rapidi proiettili dalla media distanza, piuttosto precisi e dal danno elevato, che risultano particolarmente pericolosi quando si carica il colpo (farlo permette di sparare un attacco verticalizzato che va più lontano). Insomma, è un'arma più di posizionamento e precisione di quanto si creda - anche perché dispone di una sorta di scatto aggiuntivo - copre relativamente poca area con la vernice e la caratteristica che la rende davvero pericolosa se si attacca come degli scavezzacollo è la sua devastante special: un enorme martello capace di coprire intere aree di vernice e cancellare dall'esistenza chiunque si trovi nelle immediate vicinanze. Per la cronaca, non la stiamo "criticando", è solo un po' lontana dalla nostra idea di arma offensiva orientata alle uccisioni, tuttavia non dubitiamo che ci saranno giocatori in grado di massimizzarne l'efficienza.

Splatoon 3: il nuovo minigioco sembra interessante, ma non abbiamo potuto testarlo a dovere
Splatoon 3: il nuovo minigioco sembra interessante, ma non abbiamo potuto testarlo a dovere

Il Calamarchi, poi, ci è parso un'arma ancor più tecnica e interessante. Spara tre colpi a cono normalmente, ma il suo attacco può venir regolato in vari modi e, se caricato può addirittura esplodere con un leggero ritardo quando colpisce le pareti (oltre a divenire un colpo singolo più preciso). Non bastasse, l'arco cambia traiettoria se lo si usa in salto e sferra colpi verticali capaci di fare grossi danni che prendono di sorpresa gli avversari troppo veementi. Crediamo che si tratterà di un'arma devastante in mano ai giocatori più esperti.

Le migliorie comunque sono troppe per elencarle tutte, dalla possibilità già confermata di modificare le abilità primarie dell'equipaggiamento, al ritorno del sistema a stelle (ora si possono superare le tre stelle per l'equipaggiamento, ma farlo offre solo un bonus all'esperienza, pare), a un generale bilanciamento delle abilità passive e dei poteri speciali.

Parlando delle nuove special, ci sono piaciute da morire: il martello prima citato è uno spasso, ma siamo rimasti molto colpiti anche dall'intelligentissimo sonar (che trova e colpisce ad area gli avversari, splattandoli se non si saltano le sue onde per tre volte) e dallo spassoso Motosqualo che carica alla velocità della luce ed esplode in un tripudio di vernice nella zona in cui conclude la sua corsa. Unica critica? Il ritorno dei missili Tenta. Una delle special più odiate e non esattamente un capolavoro di design, vista la tendenza al suo abuso da parte di molti giocatori. Non abbiamo però avuto modo di usarla abbastanza da capire se vi siano stati dei ritocchi in grado di migliorarla, quindi è presto per fasciarsi la testa (e non basta certo una singola special irritante a rovinare un gioco intero)

Salmoni pericolosissimi

Splatoon 3: la Tergilama è un'arma più tecnica del previsto: non sottovalutatela
Splatoon 3: la Tergilama è un'arma più tecnica del previsto: non sottovalutatela

Il resto della prova si è concentrato sulle altre modalità primarie. La campagna principale, in particolare, sembra seguire una formula piuttosto simile a quanto prevedibile: a tutti gli effetti è un grande tutorial progressivamente sempre più complesso, calcolato per insegnare a utilizzare a dovere armi e abilità e strutturato attorno a livelli molto ben congegnati ricchi di puzzle ambientali. Noi ne abbiamo provati solo tre, eppure siamo rimasti sorpresi dalla loro estrema diversificazione; si va da quadri ricchi di nemici dove reagire rapidamente è fondamentale, a mappe pensate per essere delle semplici serie di rompicapo da risolvere con intelligenza. Il livello medio delle missioni sembra alto e ci aspettiamo parecchio intrattenimento dalla modalità.

Ci ha invece sorpreso ben al di là delle aspettative la Salmon Run. Questa elaborata modalità orda, da affrontare in cooperativa, si è confermata ben più impegnativa del previsto e l'estrema varietà dei nemici è stata in grado di metterci in difficoltà già al 10% del livello di sfida. Tra delfini enormi e molto aggressivi, torri corazzate, avversari in grado di coprire il terreno di vernice fluttuando, e una massa di altre minacce, siamo davanti a una coop che richiede coordinazione e un minimo di preparazione, non affrontabile alla carlona, come abbiamo, indegnamente, fatto noi sottovalutando la sfida e sopravvalutando l'affiatamento di squadra.

Splatoon 3: abilità primarie modificabili significa personalizzazione più libera
Splatoon 3: abilità primarie modificabili significa personalizzazione più libera

Peccato invece non avere il tempo di testare a dovere le altre modalità online, ma è stato comunque piacevole vedere come ora sia possibile affrontare le partite online con un party di amici (alleluja) partendo dal "Branco" (opzione che contiene anche una zona di allenamento per testare armi ed equipaggiamento). Non è ancora chiaro se sia possibile aggiungere conoscenze direttamente senza passare dai codici amico, tuttavia è stata confermata in passato un'opzione che permette di trovare partite settando specifici hashtag, quindi potrebbe trattarsi di un modo utile per bypassare rapidamente questa mancanza.

Poco da dire al solito sul comparto tecnico e artistico; d'altronde il gioco è sempre coloratissimo e un piacere da vedere in movimento. Insomma, prevedibilmente la nostra prova di Splatoon 3 è stata uno spasso e il bello è che ci sono ancora moltissime cose da analizzare, dalle modalità extra dell'online, ai nuovi Splatfest, al valore delle mappe al lancio (dovrebbero essere una dozzina di arene), passando per il nuovo minigioco di carte, Splattanza, e la personalizzazione. La qualità è chiaramente alta, per scoprire davvero quanto, però, vi rimandiamo alla futura recensione del gioco.

Splatoon 3 non differisce molto dalla formula che ha fatto amare la serie a milioni di giocatori, ma già dalla nostra breve prova traspare la qualità generale del gioco e la volontà degli sviluppatori di rifinirne ogni elemento. Ora resta da vedere solo quale sia il valore effettivo dei contenuti disponibili, e quanto bene sia stato approcciato il ribilanciamento. Per il resto, la base resta granitica (e molto, molto spassosa).

CERTEZZE

  • Divertentissimo da giocare
  • Salmon Run e campagna principale sembrano estremamente curate
  • Le nuove armi e special sono estremamente variegate

DUBBI

  • Sono tornati i missili Tenta