Parlare di Intelligent Systems significa parlare di Nintendo: anche se a livello legale si tratta di un'entità autonoma, questa software house è a tutti gli effetti un'appendice della casa di Mario quanto nessun'altra collaboratrice non direttamente posseduta, nemmeno HAL. Questo perché Intelligent Systems, che da ottobre 2013 ha un edificio autonomo a pochi chilometri da quello Nintendo (quindi a Kyoto), è nata ed è cresciuta proprio in seno al dipartimento di Ricerca e Sviluppo della società: ne rappresenta una sorta di prosecuzione esterna. È stata ufficialmente fondata quasi trentotto anni fa, nel dicembre 1986: inizialmente comprendeva una decina di dipendenti, nel 2024 è composta - stando al sito ufficiale - da 198 membri.
Intelligent Systems, oltre a essere una grande software house, è l'ultimo residuo di una parte di Nintendo che quasi non esiste più. Per chiunque non la conoscesse, invece, ecco un brevissimo riepilogo, perché di questa società sono molto più note le opere che il nome: Intelligent Systems sviluppa in esclusiva per console Nintendo da circa quarant'anni, e le sue serie maggiormente famose e vendute sono Paper Mario, WarioWare, Wars (nelle sue vari incarnazioni, da Famicom Wars ad Advance Wars) e, soprattutto, Fire Emblem. Negli anni la società si è evoluta, ha sviluppato sia per console portatili che fisse, ma è riuscita a crescere e ampliarsi senza perdere la sua identità, e la qualità che la contraddistingue. Un'osservazione apparentemente scontata, che nasconde però una triste verità: varie software house giapponesi, nel corso del tempo, non sono state in grado di "rimanere se stesse" prima a causa dell'arrivo delle tre dimensioni e poi, più diffusamente, con l'aumentare dei costi di sviluppo nell'era dell'alta definizione.
Il prossimo 23 maggio arriverà su Nintendo Switch l'ammodernamento di Paper Mario: Il Portale Millenario (lo abbiamo giocato in anteprima qualche giorno fa), uno dei titoli maggiormente celebrati della compagnia, inizialmente uscito su GameCube nel 2004. Ora è il momento di ricordare come Intelligent Systems sia arrivata a quest'ultima pubblicazione.
Intelligent Systems e R&D1
Tutto comincia quando Tohru Narihiro, classe 1963, entra in Nintendo: ai tempi è un giovane programmatore presso R&D1, e inizialmente si occupa di convertire su NES, essendo il formato originario quello del Disk System, due prestigiosi titoli realizzati dalla divisione (Metroid e Kid Icarus). La nascita di Intelligent Systems non è incisa sulla pietra: la data ufficiale è - come detto - dicembre 1986, ma non c'è niente che la suggelli. Semplicemente, l'abilità di Narihiro è talmente apprezzata che viene incaricato di generare software per sviluppare su NES (da condividere anche con le terze parti), un compito piuttosto diverso dal "semplice" sviluppo di videogiochi: l'azienda nasce così. Narihiro è talmente stimato che un suo progetto viene accolto e plasmato in collaborazione tra Intelligent Systems, che inizia a reclutare membri al di fuori del mondo della programmazione, e R&D1: nasce così Famicom Wars, le cui ossa sono Intelligent Systems, e la cui parte creativa (grafica, direzione del design) è affidata a R&D1. Un connubio che si ripeterà nel corso del tempo e che per certi versi, con diverse nomenclature, perdura tuttora.
A questo punto è necessaria una parentesi per spiegare cose fosse R&D1: inizialmente si chiamava soltanto R&D, poi, quando Nintendo iniziò a espandersi e dedicarsi al contempo a diversi progetti, nacquero diverse divisioni. La più prestigiosa, per l'appunto, era R&D1, quella guidata da Gunpei Yokoi: principale responsabile di Game & Watch prima e Game Boy poi, a livello software i titoli più rappresentativi sono i già nominati Metroid e Kid Icarus, con l'aggiunta di Super Mario Land. Sono anche i creatori del personaggio di Wario, e della seguente serie di Wario Land. Il vertice di R&D1 viene raggiunto quando un giovane game designer, pupillo di Yokoi, crea in sequenza Donkey Kong (l'arcade) e Mario Bros. Quel designer altri non è che Shigeru Miyamoto, il cui talento è talmente dirompente da garantirgli una divisione "personale", R&D4, che nel corso del tempo cambia nome in EAD e, be', rende Nintendo... "Nintendo". L'ascesa di Miyamoto mette in secondo piano R&D1, che negli anni tende a divenire sempre più piccola: l'ultimo grande capolavoro, programmato proprio da Intelligent Systems, è Super Metroid per SNES. Poi diviene SPD, nel 2015 si fonde con EAD e dà vita ad EPD: i residui della grande R&D1, internamente a Nintendo, si chiamano ora EPD7, e hanno bisogno di collaborazioni esterne per portare avanti i propri progetti (come Metroid Dread, architettato assieme agli iberici di MercurySteam).
Intelligent Systems post-R&D1
Il confine tra R&D1 e Intelligent Systems è flebile. Come abbiamo detto, Famicom Wars è una collaborazione tra le due: allo stesso modo viene sviluppato Fire Emblem, il cui primo episodio arriva su Famicom nel 1990, scolpito in collaborazione tra creativi R&D1 e programmatori Intelligent Systems. Questa saga, che ci metterà molto ad approdare in Occidente, e ancora di più a trovarvi gloria, è viva tuttora, ed è forse la più rappresentativa dell'azienda. Negli anni di NES e SNES pare che Intelligent Systems sia divisa in vari team interni: il Team Emblem (abbastanza esplicito), il Team Battle Clash (che si occupa di puzzle game), e il Team Shikamaru (Wario Land), che a sua volta contiene il Team Deer Force, quello di Metroid. Sono tutti supervisionati fino al 1996 da Gunpei Yokoi, che in quell'anno lascia Nintendo. Gli sforzi congiunti di R&D1 e Intelligent Systems per creare un Metroid poligonale su Nintendo 64 si rivelano vani; tuttavia in quel periodo nasce e cresce un altro pilastro dell'azienda, ovvero Paper Mario (pubblicato nel 2000).
A completare le colonne della società, anche stavolta in collaborazione con l'ex R&D1, nella figura di Goro Abe, nel 2003 arriva WarioWare. Un'altra serie, come Paper Mario, che è ancora viva e pulsante, ed è tuttora sviluppata presso Intelligent Systems, nonché diretta dallo stesso Abe (dipendente Nintendo). Insomma, volendo cristallizzare le saghe più importanti della società, queste sarebbero Fire Emblem (in cima), seguita da Paper Mario e WarioWare, con Wars fuori dal podio. Intelligent Systems si è anche dedicata a progetti "minori", come lo sfortunato Code Name: S.T.E.A.M., o la serie puzzle Pushmo (ferma dal 2015). Ha anche raramente collaborato con aziende diverse da Nintendo (pur sempre su console Nintendo): ricordiamo Cubivore (Atlus) per GameCube, e Dragon Quest Wars (Square Enix) su DS. Queste digressioni tuttavia, con l'aumentare del personale e dei costi di sviluppo, diventano sempre più rare: l'ultimo progetto fuori dalle quattro saghe principali risale al 2015, e su Switch hanno preferito pubblicare due giochi di Fire Emblem, due di Paper Mario e due di WarioWare, piuttosto che tentare il successo con qualcosa di inedito.
Figure chiave e futuro
Il fondatore di Intelligent Systems, come già detto, è Tohru Narihiro: partito come programmatore, nel corso degli anni è stato direttore e produttore di progetto, sia nella saga Wars che in quella di Fire Emblem, di cui è ancora general producer, anche nei più recenti Fire Emblem: Three Houses e Fire Emblem Engage.
Un altro elemento di spicco è Ryouichi Kitanishi, il presidente del consiglio di amministrazione (anche presidente della società fino al 2010): ha iniziato dirigendo Soccer per NES, e successivamente è stato coinvolto nella produzione di vari Paper Mario, WarioWare e Fire Emblem. Dal 2010 svolge "soltanto" compiti amministrativi. Al suo fianco c'è Toshiyuki Nakamura, che proprio dal 2010 lo ha sostituito come presidente della società: anche lui inizialmente programmatore presso Nintendo (Tennis è stato il suo primo lavoro), in passato ha lavorato al primo Paper Mario come Project Manager.
Tra i principali creativi segnaliamo Ryota Kawade, direttore di Paper Mario, del suo successore Paper Mario: il Portale Millenario, e del platform/puzzle per Wii Super Paper Mario. Da lì in poi inizia la produzione di un progetto poco conosciuto (almeno in Occidente) ma durato per anni, ovvero Fire Emblem Chiper, gioco di carte dedicato alla saga fantasy. Tra i contemporanei, meritano di essere evidenziati Masahiko Nagaya, direttore di Paper Mario: The Origami King e disegnatore su WarioWare: Net it Together!, e Toshiyuki Kusakihara, illustratore e direttore di Fire Emblem Three Houses. All'interno di Intelligent Systems lavora anche un occidentale, Paul Patrashcu, che ha avuto anche l'onore di dirigere uno dei progetti più strani della compagnia, il già nominato Code Name: S.T.E.A.M. per 3DS.
Il futuro di Intelligent Systems pare saldo: i dipendenti sono ormai 200, ma le loro produzioni continuano ad avere un buon successo, sia a livello commerciale che critico. Si occupano ancora, come ai tempi del NES, di realizzare strumenti e kit di sviluppo per le console Nintendo, anche se su questo tema vige molto riserbo. A livello romantico, per ogni appassionato dell'azienda giapponese, è semplicemente bello che Intelligent Systems esista: perché in un certo senso è l'unica manifestazione dell'ex R&D1, e con essa di Gunpei Yokoi, nello scenario attuale della società. È un apparato che da R&D1 si è staccato, ma è anche l'unico a mantenerla in vita nel 2024, assieme ai pochi reduci di EPD7, che però, a differenza di Intelligent Systems, sono "costretti" a collaborazioni con società esterne per realizzare i propri progetti.