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Super Mario Bros. Wonder, abbiamo provato l'atteso ritorno dell'idraulico di Nintendo

La nostra anteprima di Super Mario Bros. Wonder, dopo aver giocato diverse ore alla nuova avventura dell'idraulico su Nintendo Switch.

PROVATO di Alessandro Bacchetta   —   09/10/2023
Super Mario Bros. Wonder, abbiamo provato l'atteso ritorno dell'idraulico di Nintendo
Super Mario Bros. Wonder
Super Mario Bros. Wonder
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Il 20 ottobre il mustacchiato idraulico italo-americano tornerà su Nintendo Switch nella sua formula più classica e nota, quella a scorrimento laterale. Era dal 2012 che non usciva un esponente del più antico ramo della famiglia: dopo i più recenti episodi su DS, 3DS, Wii e Wii U, vendutissimi e amati per divertimento e level design, ma anche criticati per manierismo e carenza d'estro, Nintendo tenta di riportare in voga il suo brand più noto. Lo fa azzardando, con un tocco sbarazzino che mai ci saremmo aspettati, e che ci ha sorpreso in positivo: per incoscienza o coraggio, a Kyoto sembrano non aver minimamente sentito la pressione della storia di questa serie.

In questa anteprima di Super Mario Bros. Wonder potremo dirvi poco di quanto visto finora: abbiamo già passato diverse ore nel Regno dei Fiori - l'ambientazione di questo capitolo - ma ci è concesso parlare soltanto dei primi livelli, e delle nostre impressioni in generale.

Prima di discutere nel dettaglio di alcuni aspetti, ci preme raccontarvi quanto Super Mario Bros. Wonder sia stravagante. Lo giudicheremo anche e soprattutto per le meccaniche, ma è impossibile, a primo impatto, non pensare a quanto possa divertirsi un bambino: il merito è principalmente dei fiori parlanti - doppiati in italiano - che adornano ogni livello, i cui commenti sono assurdi e divertenti. Sembrano trapiantati da Alice nel Paese delle Meraviglie, e in alcune circostanze ci hanno fatto ridere con le loro uscite incongruenti o coscientemente banali. A volte danno il benvenuto in un nuovo livello, oppure dei consigli o degli indizi utili a proseguire, nei momenti migliori forniscono dei pareri letteralmente decontestualizzati. In un livello, nei panni di Mario Elefante, abbiamo raccolto dell'acqua con la proboscide, l'abbiamo spruzzata verso i fiori, ci hanno ricompensato con delle monete, e hanno urlato in coro "Viva l'acqua!". Potrebbe sembrare ridicolo, ma è stato davvero divertente, e parte dell'effetto è dovuto proprio alla voce matura dei fiori: se avessero parlato con uno scontato tono acuto, il risultato sarebbe stato molto diverso.

Da questo punto di vista possiamo già rassicurarvi: se avete un bambino/a in casa, adorerà alcuni passaggi di questo gioco.

Personaggi e Fiori Meraviglia

Super Mario Bros. Wonder: i personaggi giocabili sono molti
Super Mario Bros. Wonder: i personaggi giocabili sono molti

In Super Mario Bros. Wonder si possono utilizzare molti personaggi della serie, ovviamente anche in multiplayer. Mario e Luigi, Peach e Daisy, vari tipi di Toad: variano nell'aspetto e nelle animazioni, ma com'era prevedibile non nelle caratteristiche. In sostanza non ci sono personaggi che saltano più degli altri, o che vanno più veloci: le funzionalità sono le stesse, esattamente come da tradizione, eccezioni a parte, per i più recenti Super Mario bidimensionali. A questa logica sfuggono due personaggi, Ruboniglio e Yoshi, pensati per gli utenti meno capaci, o alle prime armi: a differenza degli altri, loro non possono essere colpiti dai nemici. Allo stesso tempo, però, non gli è consentito sfruttare i privilegi dei power-up (niente Yoshi Elefante, per intenderci). Il dinosauro al solito può prolungare il proprio salto, ma non è presente come cavalcatura durante gli stage (se non in multiplayer).

Super Mario Bros. Wonder: i Fiori Meraviglia sono al centro dell'esperienza
Super Mario Bros. Wonder: i Fiori Meraviglia sono al centro dell'esperienza

I Semi (e i Fiori) Meraviglia sono la più grande novità del gioco, nonché l'obbiettivo da raggiungere. Un Seme viene concesso al termine di ogni livello, agguantando la canonica bandierina alla fine di un percorso; almeno un altro tuttavia, e l'identità di Super Mario Bros. Wonder risiede principalmente qui, è presente all'interno dello stage. Raccogliendo un Fiore Meraviglia si attiva qualcosa di "meraviglioso", e al termine di quel "qualcosa" si trova un Seme: non sappiamo mai che succederà di preciso, e non possiamo nemmeno raccontarvi vari esempi pratici. Scaturiscono delle meccaniche che alterano il livello in maniera più o meno sorprendente: in uno dei primi stage, dove pascolano dei nemici che ibridano bufali e triceratopi, raccogliendo il Fiore a metà percorso si imbizzarriscono e iniziano a travolgere tutto, bandierina compresa: bisogna saltargli in groppa e assecondarne la carica, tentando di non essere sbalzati via.

Super Mario Bros. Wonder: i fiori parlanti sono davvero divertenti
Super Mario Bros. Wonder: i fiori parlanti sono davvero divertenti

È solo un esempio, e nemmeno il più brillante tra quelli visti. In sostanza, questi Fiori aprono delle parentesi assurde all'interno di uno stage. Se il level design tipico di un gioco di Super Mario prevede di andare da un punto A a un punto B, qui il tutto è strutturalmente modificato così: A - (X) - B. Il Fiore Meraviglia è quasi sempre facoltativo; allo stesso tempo, poiché i Semi servono a proseguire, sarà necessario raccoglierne alcuni.

Il bilanciamento tra sorpresa, qualità della sorpresa e level design sottostante sarà fondamentale nel decretare la qualità di Super Mario Bros. Wonder. Nei livelli di cui possiamo parlare, ovvero i primi, la componente "meravigliosa" tende a prevalere su quella classica: in pochi ricorderanno la disposizione delle piattaforme o degli ostacoli del primo stage, tutti si ricorderanno, al contrario, che Mario diventa un Elefante, e che il Fiore Meraviglia fa muovere i tubi come fossero dei simpatici lombrichi.

Mappa, Spille e Power-up

Super Mario Bros. Wonder: la mappa è più curata del solito
Super Mario Bros. Wonder: la mappa è più curata del solito

Della mappa non possiamo sostanzialmente anticiparvi nulla, ma ci premeva comunque confortarvi: senza alzare troppo le vostre aspettative, possiamo garantirvi che è maggiormente curata, e non di poco, rispetto a tutti gli episodi col prefisso "New". Alterna momenti in cui è lineare, pur curata nell'aspetto, ad altri di libera esplorazione, in stile Super Mario 3D World, in cui l'utente è libero di scegliere che livelli affrontare (a proposito, la difficoltà di quest'ultimi è segnalata da delle stelline, da una a cinque).

In Super Mario Bros. Wonder non si possono scegliere i power-up da un inventario: ce n'è uno di scorta, ma in generale il loro utilizzo è circostanziato alla presenza in un singolo livello. Al contrario, le Spille, novità di quest'opera, sono utilizzabili a piacimento prima di entrare in uno stage: ognuna di esse ha una funzionalità unica, ed è un modo intelligente di variare il gameplay. Il fine di questo gioco è quello di sorprendere il più possibile l'utente con esperienze uniche in ogni singolo livello, e le Spille in questo senso sono un ingrediente importante. Tranne rare eccezioni - in particolare gli stage tematici delle Sfide Spilla, che fungono da tutorial o da approfondimento di un potere - non sono "obbligatorie": i livelli si possono completare senza, al limite le Spille sono fondamentali per raggiungere Fiori o percorsi alternativi. Ne parleremo meglio durante la recensione, per ora, tanto per chiarirvi le idee, una delle spille consente - aggrappandosi al cappello - di planare, un'altra di rimbalzare due volte su una stessa parete, e nessuna di esse può essere usata in combinazione.

Super Mario Bros. Wonder: l'Elefante è il power-up più identificativo
Super Mario Bros. Wonder: l'Elefante è il power-up più identificativo

Riguardo all'Elefante, il power-up simbolo di questo gioco, chiariamo alcuni dubbi. Primo: sortisce lo stesso effetto su ogni personaggio (Yoshi e Ruboniglio esclusi). Secondo: con la proboscide distrugge elementi (e avversari) che i protagonisti non possono scalfire, e può raccogliere dell'acqua da spruzzare sui fiori (per ora il suo utilizzo principale è questo). Una volta attivato il power-up, la musica si altera leggermente, non mutando nella melodia ma nelle sonorità, che divengono più "larghe" e goffe: un dettaglio che abbiamo davvero apprezzato. L'Elefante è piacevolissimo da vedere, ma per il giudizio definitivo sull'utilità ci risentiamo tra qualche giorno.

Grafica

Super Mario Bros. Wonder: le animazioni e alcuni sfondi sono davvero curati
Super Mario Bros. Wonder: le animazioni e alcuni sfondi sono davvero curati

Le prime reazioni degli utenti, dopo la presentazione di Super Mario Bros. Wonder, sono piuttosto rappresentative dell'aspetto del gioco: secondo alcuni era troppo simile ai New, per altri totalmente diverso. La realtà, prevedibilmente, sta nel mezzo. La differenza principale tra Super Mario Bros. Wonder e i predecessori risiede nelle animazioni, di gran lunga migliorate, davvero di prima classe: nelle movenze principali (i salti), ma anche nei piccoli dettagli, come Mario che raccoglie il cappello in stile Indiana Jones quando entra in un tubo orizzontale, o l'Elefante che si dondola al limitare d'una piattaforma. Alcuni fondali, e certi utilizzi della parallasse, sono davvero pregevoli. Allo stesso tempo, è innegabile che certi elementi sembrino provenire direttamente da New Super Mario Bros. U, ovvero dal 2012: in particolare alcune superfici, e soprattutto l'aspetto plasticoso di ogni singolo materiale. Scelta stilistica o meno che sia, è davvero un peccato: più volte Nintendo si è dimostrata maestra nella diversa rifrazione delle superfici, compreso Super Mario Odyssey. A livello tecnico il gioco scorre fluido e granitico durante gli stage, mentre abbiamo notato alcune - pur rare - incertezze nell'esplorazione della mappa.

Super Mario Bros. Wonder, fedele al proprio titolo, tenta continuamente di sorprendere. Il suo obbiettivo, che più dichiarato di così non potrebbe essere, è principalmente questo: attraverso le Spille, che conferiscono capacità uniche ai personaggi, attraverso i power-up, in particolare l'identitario Elefante, ma soprattutto attraverso i Fiori Meraviglia, che modificano il normale fluire dello stage introducendo alterazioni più o meno folli e sorprendenti. Sopra ogni altro elemento, sarà proprio il rapporto tra qualità del level design sottostante, "meraviglie" e valore delle meraviglie, a determinare la caratura del gioco. Un gioco che, questo possiamo anticiparvelo, è sicuramente più coraggioso dei recenti predecessori, e ha delle chicche, come i fiori parlanti o le animazioni, che per certo adoreranno i più piccoli.

CERTEZZE

  • Ottime animazioni dei personaggi
  • I fiori parlanti sono esilaranti
  • I Fiori Meraviglia sono sorprendenti

DUBBI

  • Come saranno i livelli più strutturati?
  • Il bilanciamento tra tradizione e "meraviglia" è complicato
  • Alcuni elementi grafici troppo simili ai predecessori