Se oggi abbiamo, seppur con una certa discontinuità, titoli come Paper Mario e Mario e Luigi, lo dobbiamo a Super Mario RPG: dietro un nome così blando, che più blando non si può, si cela in verità uno dei videogiochi più amati di tutti i tempi. Anticipato da un leak al quale non aveva creduto nessuno - proprio perché sembrava troppo bello per essere vero - il remake di Super Mario RPG si è rivelato nel corso di un Nintendo Direct meno esaltante di altri, ma non privo di acuti o sorprese. Per i nostalgici è stato un colpo al cuore che ha risvegliato ricordi agrodolci: Super Mario RPG è stato il gioco che nel 1996 aveva mostrato i muscoli di Super NES, ma anche l'ultimo titolo sviluppato da Square per Nintendo prima della grande rottura che separò le due compagnie a lungo, spostando franchise come Final Fantasy sulle piattaforme della concorrenza.
Per anni precluso ufficialmente ai territori europei, e poi incluso nella compilation del Super Nintendo Classic Mini, Super Mario RPG: Legend of the Seven Stars - questo il titolo completo - arriverà su Switch totalmente ridisegnato e tradotto in italiano il 17 novembre prossimo, ed ecco perché dovreste assolutamente giocarlo.
La leggenda delle sette stelle
Super Mario RPG nasce dal desiderio di Shigeru Miyamoto di produrre un gioco di ruolo giapponese e da quello di Square, che all'epoca era molto attiva sulle piattaforme Nintendo, di rilanciare il genere anche in occidente con un marchio famoso come Mario. In questo senso, non è sbagliato affermare che Super Mario RPG sia una specie di Final Fantasy in sala mariesca, nonché un prototipo di quello che Square avrebbe realizzato anni dopo con la saga di Kingdom Hearts, incrociando proprietà intellettuali molto diverse tra di loro. E forse non è un caso che a comporre l'indimenticabile colonna sonora sia stata la stessa Yoko Shimomura, che peraltro tornerà ad arrangiare le musiche del remake.
Se l'impostazione da GDR nipponico classico fa somigliare Super Mario RPG a un Final Fantasy degli anni '90 - ci sono i combattimenti a turni, i dungeon, i boss impegnativi e così via - la trama lo avvicina forse di più a Dragon Quest: è sostanzialmente una bella favola che coinvolge un pittoresco cast di personaggi in una folle ricerca in giro per il Regno dei Funghi, e non solo.
La storia comincia come al solito, con Mario che corre a salvare la Principessa Peach dalle grinfie di Bowser. Sul più bello, però, il castello subisce l'attacco della Gang di Smithy, un tiranno proveniente da un'altra dimensione che intende conquistare il Regno dei Funghi. Inizialmente separati dagli invasori e spediti ai quattro venti, i nostri vivono varie avventure prima di fare fronte comune insieme ad alcune assurde facce nuove: Mallow, una nuvoletta che si crede un girino, e Geno, una sorta di robottino che sembra Pinocchio e che negli anni è diventato uno dei personaggi più amati dai fan, che hanno continuato a chiederlo addirittura come combattente in Super Smash Bros.
Le disavventure di Mario e della sua compagnia sono assolutamente folli: in cerca delle Sette Stelle che possono ripristinare la Pista Arcobaleno, i nostri visitano i luoghi più diversi, aiutando i bizzarri abitanti del Regno e combattendo la Gang di Smithy, composta da boss completamente fuori di testa. Pur non appoggiandosi a una storia solenne e mozzafiato, Super Mario RPG poteva contare su dialoghi frizzanti e briosi, doppi sensi a volontà ed esilaranti trovate sia visive che acustiche: speriamo solo che la localizzazione italiana sia ugualmente ispirata, perché all'epoca la traduzione in inglese fece scalpore per le trovate geniali con cui aveva rimpiazzato le citazioni e i giochi di parole giapponesi.
Operazione remake
Il remake sembrerebbe aver adattato 1:1 il gioco originale, ma il trailer potrebbe aver tradito l'aggiunta di alcuni passaggi completamente inediti. Il mondo isometrico è rimasto tale e quale, naturalmente, ma allo stesso tempo Nintendo ha ridisegnato gli scenari e gli sprite prerenderizzati, impiegando un 3D pulitissimo, colorato e super particolareggiato che sembra rifarsi al recente lungometraggio. Lo sviluppatore ha persino mantenuto le proporzioni leggermente deformate dell'originale, con un Mario più tarchiato rispetto alle sue ultime apparizioni - e soprattutto rispetto al platform Super Mario Wonder, annunciato nello stesso Direct - che saltella per le schermate.
Il gioco, infatti, ha un'impostazione più vicina ai titoli della serie Mario e Luigi che ne sono stati l'eredità spirituale, in cui il gameplay mischia l'azione in tempo reale, che a tratti sconfina nel platform isometrico con tanto di mattoni da colpire saltando, ai combattimenti a turni più tradizionali.
Gli scontri non sono casuali, però, e i nemici gironzolano per lo scenario: solo entrando in contatto con loro si dà inizio alla battaglia in una schermata a parte. Qui il giocatore schiera fino a tre personaggi - in totale sono cinque, a meno che Nintendo non ne aggiunga altri nel remake - contro un numero variabile di nemici, e dopodiché si gioca come in un JRPG tradizionale o, appunto, un Final Fantasy d'epoca. La differenza sta nel fatto che alcuni attacchi speciali si possono potenziare premendo certi tasti al momento giusto, per esempio quando un guscio calciato da Mario sta per colpire un nemico, in una dinamica di gameplay che poi Nintendo e Square avrebbero importato in vari GDR.
Qualcosa, tuttavia, sembrerebbe essere cambiato e non solo nell'interfaccia totalmente ridisegnata, ma anche nelle meccaniche dei combattimenti, ai quali ora si aggiunge un indicatore circolare nell'angolo in basso a sinistra dello schermo di cui ancora non conosciamo la funzione: inutile dire che seguiremo attentamente lo sviluppo di questo remake e torneremo a parlarne non appena Nintendo si sbottonerà maggiormente a riguardo.
L'annuncio di Super Mario RPG è stato un vero colpo al cuore, un tuffo in un passato che Nintendo sembrerebbe aver coccolato con un remake all'apparenza curatissimo: il trailer, montato ad arte, mostra alcuni tra i momenti più memorabili dell'avventura originale in una veste grafica rinnovata che ci ha subito conquistato. Le nuove generazioni avranno quindi la fortuna di poter giocare un GDR assolutamente iconico che sembrerebbe essere stato anche modernizzato nel gameplay, e non vediamo l'ora di scoprire come.