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Super Smash Bros. Ultimate, intervista a tre campioni

Tre Pro Gamer, che rappresenteranno l'Italia nel torneo continentale di Super Smash Bros., hanno risposto alle nostre domande: una prospettiva privilegiata per conoscere la scena competitiva nazionale.

SPECIALE di Alessandro Bacchetta   —   01/05/2019
Super Smash Bros. Ultimate
Super Smash Bros. Ultimate
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La scena competitiva di Super Smash Bros. è in costante ascesa, il successo di Ultimate ha rappresentato una notevole lente d'ingrandimento, e la stessa Nintendo, nel nostro caso Nintendo Italia, sta supportando in modo eccellente la situazione. E infatti abbiamo avuto la possibilità di porgere delle domande a Giulio Centrone (G-Danzee), Carmine Lombardi (Fake) e Simone De Paola (Sim-Max), che insieme compongono I Cacciatori di Premi (sull'originalità del nome avremmo qualcosa da ridire, ma temiamo ritorsioni in-game), la squadra che durante il prossimo weekend rappresenterà l'Italia agli European Smash Ball Team Cup 2019, evento che si svolgerà ad Admsterdam e che seguiremo da vicino. Questi tre ragazzi sono riusciti a qualificarsi battendo qualche settimana fa - il 13 aprile, per essere precisi - i Samba Smasher, in un evento trasmesso in diretta streaming da Nintendo, su Twitch e Youtube, e che è stato seguito da quarantamila (!) spettatori unici.

Smash Adventure

Ogni scontro del torneo continentale sarà suddiviso in cinque set: una prima lotta due contro due, poi tre duelli e, in caso di pareggio, un ultimo scontro tre contro tre. Ogni componente della squadra dovrà partecipare ad almeno una partita durante i primi tre match, così da rafforzare l'importanza del team; una specie di Coppa Davis, in pratica. E infatti l'unico a "vincerla da solo" (o quasi) negli ultimi anni è stato Andy Murray, che poi ha pagato l'enorme sforzo fisico richiesto... ma rimaniamo su Super Smash Bros. Il team che trionferà agli European Smash Ball Team Cup 2019 dovrà poi partecipare ai World Championship, che si terranno l'8 giugno, in concomitanza con l'E3. I nostri ragazzi sono piuttosto ottimisti sulle loro possibilità; il torneo citato più volte nelle loro risposte, e cioè Icarus V, si è svolto qualche giorno fa. E non è andato male. Dinamirer (che però non fa parte della squadra) è arrivato tra i primi otto, G-Danzee c'è andato vicino, e Sim-Max si è fermato ad un passo (entrambi sono stati battuti da myR quiK). I nostri migliori auguri per il torneo; ora spazio alle domande.

L'intervista

Multiplayer.it: Innanzitutto complimenti per la posizione raggiunta. Iniziamo con la domanda più banale: qual è il personaggio che usate di più, e perché?
G-Danzee: Quello che uso di più è Pichu, in quanto si avvicina molto a Sheik, che era il personaggio che utilizzavo su Smash per Wii U, perché ha un ottimo off-stage e combo game.
Fake: Il mio "main" è Bowser, un personaggio molto pesante ma altrettanto letale. Ogni colpo che prendi lo senti anche nella vita reale.
Sim-Max: Il personaggio che uso di più è sicuramente R.O.B., lo uso dai tempi di Brawl e con lui sono cresciuto delineando un playstyle ben definito, preferendo un approccio più dalla distanza e strategico.

Qual è, al contrario, il combattente che vi mette più in difficoltà? E se non voleste rispondere - comprensibilmente - quanto tenete conto della scelta del vostro avversario nella selezione del personaggio?
G-Danzee: Sicuramente Snake: le granate gli permettono di uscire dalle combo, muore tardissimo ma soprattutto, essendo Pichu il personaggio più leggero del gioco, lo uccide prestissimo. Per me è ininfluente la scelta dell'avversario, utilizzo praticamente solo Pichu che, allo stato attuale, nel meta del gioco è un personaggio estremamente forte e può dire la sua contro tutto il resto del cast.
Fake: Essendo Bowser un personaggio molto grosso, tendo a soffrire avversari che dispongono di proiettili. Credo che l'avversario più ostico sia Link Bambino, il suo gioco di proiettili rapido ed instancabile mi dà molta difficoltà in fase di approccio. Super Smash Bros. Ultimate ha un numero di personaggi spropositato. È veramente difficile pensare di giocare contro ogni singolo lottatore avendo un solo proiettile nel proprio arsenale, quindi molti dei giocatori più forti hanno a disposizione dei submain per determinati scontri. Il mio sub è Inkling, perfetta per coprire le debolezze di Bowser.
Sim-Max: Ogni personaggio ha chiaramente i suoi pro e contro e, considerata la stazza del robottino, dei combattenti super aggressivi come Pichu o Fox possono essere un bell'ostacolo da affrontare. In ambito competitivo è importantissimo sapere chi userà il tuo avversario e questo spesso incide sulla scelta del proprio personaggio. Come disse Sun Tzu ne "L'arte della guerra", se conosci te stesso e il tuo nemico la vittoria è assicurata. Avere più personaggi allenati dunque può essere importante, ma non è una pratica poi così comune.

Clash2

Cosa distingue un "semplice" Elite Player da un Pro Gamer, e cosa consigliate di allenare per colmare il dislivello?
G-Danzee: Sicuramente la differenza maggiore sta nella capacità del pro player di fare le "read", ovvero di leggere, di prevedere la tua prossima mossa o il modo di rientrare sullo stage e punirti nel miglior modo possibile. Questo livello di gioco si può raggiungere solo giocando (preferibilmente offline) con gente più brava di te, in modo da capire come "pensa" un buon giocatore, per poi provare a implementare queste cose nel tuo playstyle. Suggerisco anche di vedere video dei match dei migliori giocatori sul personaggio che si usa, anche con la sola visione si possono imparare tante cose.
Fake: Super Smash Bros. ha una curva di apprendimento super ripida. Facile iniziare, di facile intuizione per tutti e super divertente da giocare con gli amici, ma migliorare richiede davvero tanta pazienza. La cosa migliore che si può fare è approcciarsi alle proprie realtà regionali, Smash Bros Italia ha community sparse in ogni regione d'Italia, unirsi ad una di queste può non solo farti conoscere persone con la tua stessa passione, ma anche migliorare.
Sim-Max: Una differenza sostanziale tra l'Elite Player e il Pro Gamer può essere anche semplicemente il fattore spostamento: senza l'esperienza torneistica puoi tranquillamente essere in Elite ma potresti non essere necessariamente un pro. È con il confronto diretto che si dimostra davvero la propria potenza, quindi se potessi dare un consiglio questo sicuramente sarebbe di sostenere la propria scena competitiva locale e di partecipare ai tornei ad essa legati.

Qual è stato il vostro primo Super Smash Bros., e da quando fate parte della scena competitiva?
G-Danzee: Ho giocato a tutti gli Smash Bros. fin dal capitolo per n64. I primi tornei li ho fatti su Brawl, ma sono una presenza costante nella community solo dal capitolo su Wii U.
Fake: Penso di essere uno dei "Top Player" più recenti, ho iniziato solo con il capitolo precedente: Smash for Wii U. È stato amore a prima vista, botte, divertimento e competizione... si può chiedere di più?
Sim-Max: Il mio primissimo Smash Bros. è stato Melee per il GameCube, quindi si parla di una decina d'anni fa. E tutt'ora questa esperienza mi aiuta ad avere una marcia in più rispetto agli altri. Per quanto riguarda il mio ingresso nel competitivo il mio primo torneo è stato circa 5 anni fa agli albori di Smash Bros per 3DS.

Super Smash Bros Ultimate 45

Un'ultima domanda: credete che la community italiana possa dire la sua in ambito internazionale?
G-Danzee: Assolutamente si. Abbiamo già raggiunto risultati interessanti su Smash 4, dove partivamo quasi da zero. Crediamo nelle nostre possibilità, e non vediamo l'ora di confrontarci con giocatori esteri (un primo banco di prova lo avremo il 27-28 aprile all'Icarus V, torneo nazionale italiano con la presenza di alcuni dei più forti giocatori europei).
Fake: Domanda da un milione di dollari. Il livello europeo è alto, popolato da giocatori dal talento straordinario che hanno saputo imporsi internazionalmente. Ciò non toglie che l'Italia abbia recuperato terreno negli ultimi anni, e siamo arrivati ad impensierire alcuni dei player migliori d'Europa. Andiamo ad Amsterdam con un sacco di voglia di dimostrare quanto valiamo, ce la giocheremo davvero con tutti.
Sim-Max: Poco tempo fa avrei potuto rispondere di no, ma adesso, con l'esperienza ottenuta grazie ai tornei all'estero, dopo tanti confronti su Smash 4, forse sì, potremmo dire la nostra su Ultimate. Ma per il momento si tratta di supposizioni, non abbiamo ancora avuto modo di confrontarci con i nostri cugini europei. Per questo il torneo ad Amsterdam è importantissimo: perché siamo fiduciosi nelle nostre possibilità e in più potremmo avere un piacevole effetto sorpresa dalla nostra. Se poi stiamo parlando di community in quanto tale, la nostra non ha nulla da invidiare a nessuno, anzi. Dubito che si possa trovare, né in giro né con nessun altro gioco, una comunità così bella e unita come la nostra. Siamo una grande famiglia e non solo ne siamo orgogliosi, ce ne vantiamo proprio; col tempo la voce è arrivata così lontano che ad oggi possiamo organizzare tornei con tantissimi partecipanti provenienti da tutta Europa, pronti a gustarsi la nostra piacevole compagnia. Un torneo in Italia è un po' simile ad una partita di rugby, il terzo tempo è così bello che neanche un ultimo posto può guastare la festa.