Non capita spesso di "suggerire" una direzione per lo sviluppo futuro di un gioco dopo una beta e vederlo seguire esattamente quei passi a sei mesi di distanza. Questo, però, è esattamente ciò che è successo con Synduality: Echi of Ada, l'extraction shooter PvPvE di Bandai Namco. Dopo averlo provato per la prima volta durante la sua prima beta chiusa avevamo poche certezze e molti dubbi. Ora, dopo un altro weekend in compagnia di robottoni e cristalli, possiamo dire che il gioco si sta muovendo nella direzione giusta.
Synduality: Echo of Ada è un prequel in forma di videogioco dell'anime Synduality: Noir uscito tra la fine del 2023 e l'inizio del 2024 e che in Italia è disponibile su Disney+. La serie parla di un futuro post-apocalittico in cui l'umanità si affida a degli spericolati piloti chiamati Drifter che in sella alle loro Bare (dei robottoni chiamati Cradle Coffin in inglese) devono affrontare strani mutanti per recuperare i cristalli A/O, dei minerali in grado di produrre grandi quantità di energia. Se nell'anime la storia segue le vicende di un cast di personaggi ben preciso, il videogioco, ambientato 20 anni prima, vi metterà nei panni di un Drifter alle prime armi e alla ricerca di fortuna.
Le basi restano uguali
Il flusso di gioco di Synduality: Echo of Ada è rimasto invariato: con il vostro robottone dovrete esplorare la superficie alla ricerca di cristalli e altri materiali da riportare nel vostro bunker: morire significa perdere tutto ciò che si è raccolto e tutto ciò che si ha addosso ovvero armi, risorse ed equipaggiamento. Tornare alla base con un buon carico vi darà i fondi necessari a comprare parti migliori per la vostra Bara e migliorare il garage in rovina che l'Associazione dei Drifter Uniti vi ha assegnato, quindi è facile capire come una sconfitta sia doppiamente pesante da digerire.
A farvi compagnia durante le sortite ci sarà il vostro Magus, un androide umanoide altamente personalizzabile che funge sia da sentinella per trovare cristalli e analizzare l'armamento degli avversari, sia da abilità speciale per la vostra Bara. Trascorso un certo periodo di tempo in superficie, infatti, la barra della vostra Magus Skill (una vera e propria ultimate) si riempirà e potrete usarla per danneggiare i nemici o salvarvi da una situazione pericolosa.
In superficie a remarvi contro non ci sono solo gli Ender (una nuova specie di mutanti), ma anche gli altri Drifter. Nell'universo di Synduality è tecnicamente illegale attaccare un altro umano, ma nessuno fa rispettare questa regola per davvero. Il risultato è che quando si incontra un altro giocatore in superficie, il primo istinto è quello di sparargli addosso tutto quello che si ha, ma questa potrebbe non essere la strategia migliore. Attraverso un sistema di emote e una futura chat di prossimità, sarà possibile allearsi con gli altri giocatori per raggiungere il punto di estrazione insieme e portare facilmente a casa le risorse raccolte.
L'obiettivo finale è quello di diventare sempre più ricchi, costruire un garage all'avanguardia, avere il Magus meglio vestito e la Bara più forte di tutte. Al lancio ci saranno due zone esplorabili, una più approcciabile e una per chi è pronto a fare sul serio. Anche solo in quella iniziale, però, preparatevi a essere distrutti più e più volte prima di poter portare a casa il vostro primo carico: Synduality: Echo of Ada è un gioco che non perdona.
Cosa è cambiato
La nostra lamentela principale dopo la prima prova era legata alla frustrazione dovuta alle continue morti per mano degli altri giocatori e siamo stati felici di constatare che Bandai Namco ha completamente risolto questo problema.
I danni di tutti gli armamenti contro i robottoni degli altri giocatori sono stati considerevolmente ridotti per permettere la fuga o una reazione coordinata a un attacco. Prima, con pochi secondi di fuoco diretto da parte di una Bara di alto livello, il nostro mech base finiva facilmente al tappeto. Ora serve molto più tempo e molti più danni per far esplodere anche la più basilare delle unità degli altri giocatori e questo è un grossissimo passo avanti. Quello che ne risulta, infatti, è un ambiente in cui c'è tempo e spazio per mostrare le proprie intenzioni: se qualcuno vi spara potrete andarvene quasi senza problemi, al massimo dovrete consumare un kit di riparazione, ma quelli costano molto poco. Dimostrare di essere amichevoli richiede più coraggio perché dovrete utilizzare l'emote del pacifismo due o tre volte per far arrivare il messaggio, tutto questo mentre vi sparano addosso. Andare in giro in due è quasi garanzia di successo, ma è opportuno tenere sempre a mente che le alleanze in questo gioco sono incredibilmente fragili.
Anche l'esperienza da "predatore" di Drifter beneficia di questo cambiamento perché ora è possibile dotarsi di attrezzatura e abilità specifiche per aggredire i robottoni avversari. Bandai Namco ha anche ritoccato il sistema delle taglie nei confronti di coloro che, sistematicamente, sabotano le spedizioni degli altri Drifter offrendo ricompense molto più ingenti e, secondo noi, proporzionali alla difficoltà dell'impresa.
Un altro cambiamento importante fatto dagli sviluppatori riguarda l'economia di gioco: ogni Drifter inizia con 500.000 crediti da spendere per armi, componenti e migliorie al proprio garage, un aumento vertiginoso rispetto ai 10.000 del primo weekend di prova. Prima di spendere e spandere per una Cradle Coffin di alto livello, però, è opportuno avere bene in mente il flusso di gioco perché l'aggressività dei nemici controllati dall'intelligenza artificiale è stata aumentata di netto, trasformandoli da noia a vera e propria minaccia.
Durante questa seconda prova, infatti, siamo morti diverse volte a causa degli Ender che ora non aspettano il loro turno per attaccare quando sono in gruppo, ma sommergono il Drifter avventato di laser energetici che in quattro colpi fanno esplodere anche il più robusto robottone. Il gioco, però, fornisce armi in abbondanza per sconfiggerli e gli sviluppatori ne hanno persino abbassato il prezzo per renderle accessibili anche a chi è esploso due o tre volte di fila.
Due cose restano critiche: la qualità grafica e l'incognita sulla monetizzazione. La prima è il problema più evidente, perché lascia davvero molto a desiderare. La qualità degli ambienti, dei modelli dei Magus e delle texture di tantissime cose è piuttosto bassa e necessita di un lavoro di rifinitura che, speriamo, sarà il focus di Bandai Namco da qui all'uscita.
Della monetizzazione di Synduality: Echo of Ada, poi, non sappiamo nulla. Se il gioco avrà delle microtransazioni cosmetiche come moltissimi altri free to play, allora il problema non si pone. Se si potrà utilizzare valuta reale per acquistare componenti o armi, invece, il gioco si trasformerebbe subito in un pay to win da evitare a tutti i costi.
Synduality: Echo of Ada ha le carte in regola per far divertire non solo gli appassionati di videogiochi a base di robottoni, ma anche i fan degli extraction shooter. I cambiamenti fatti tra le due beta chiuse dimostrano che Bandai Namco è disposta ad ascoltare le critiche dei fan, creando così un'esperienza migliore e con un gameplay più rifinito. Non essendoci una data di uscita, poi, c'è tempo per limare gli ultimi problemi di bilanciamento, sistemare la qualità grafica e fare chiarezza sul modello di business del gioco. Le buone premesse, però, devono essere affiancate da un piano per il futuro post lancio: servono storia, contenuti e delle missioni capaci di invogliare i giocatori a sfidare la natura e loro stessi all'interno delle proprie Bare. Il rischio che Synduality: Echo of Ada arrivi sul mercato come l'ennesimo live service senza futuro c'è ancora, però, abbiamo la dimostrazione che i suoi sviluppatori stanno facendo il possibile per scongiurarlo.
CERTEZZE
- Ambientazione e progressione promettenti
- Bilanciamento molto migliorato
- Economia di gioco più clemente
DUBBI
- Grafica ancora da rivedere
- Incognita monetizzazione