Ci sono tante cose che il film di Tetris fa bene. In meno di due ore, il lungometraggio diretto da Jon S. Baird racconta la storia di come Henk Rogers (interpretato da Taron Egerton) riuscì ad avere la meglio in un'assurda battaglia per i diritti di vendita del gioco, prima che diventasse il fenomeno globale che tutti conoscono.
Come ci si aspetterebbe, il racconto è pieno zeppo di riferimenti, omaggi e piccoli dettagli che solo i veri intenditori possono apprezzare. In una scena, per esempio, Henk Rogers indossa una maglietta con il logo di The Black Onyx: si tratta di un gioco di ruolo che Bullet-Proof Software (l'azienda di Rogers) sviluppò e pubblicò in Giappone nel 1984. Fu uno dei primissimi GDR in lingua giapponese, e oggi è ricordato come il gioco che per primo fece spopolare il genere in quel mercato: il suo successo ispirò molti altri sviluppatori giapponesi, e non è un'esagerazione dire che l'esistenza di giochi come Dragon Quest e Final Fantasy sia anche merito di The Black Onyx.
Tra gli altri omaggi c'è una menzione al cosiddetto "Effetto Tetris": all'inizio del film Rogers racconta di continuare a vedere i tetramini del gioco nella sua testa, un fenomeno psicologico reale e che ha anche dato il nome a Tetris Effect, forse la migliore versione di Tetris mai realizzata (assieme a quella classica per Game Boy, ovviamente).
Tuttavia, in mezzo a mille strizzate d'occhio e battute più o meno riuscite, Tetris e la sua sceneggiatura inciampano anche in diversi strafalcioni. E a parte alcune libertà creative dovute a necessità di scrittura, nel film di Tetris ci sono veri e propri errori e invenzioni.
Link e... Link
C'è un momento del film di Tetris in cui Henk Rogers fa visita al presidente di Nintendo, Hiroshi Yamauchi, con l'intento di chiedergli supporto economico per comprare la licenza del gioco e distribuirlo sulle console Nintendo. Per convincerlo a collaborare, Rogers imbastisce tutto un discorso in cui spiega come i personaggi Nintendo si alleano per superare le difficoltà: "Sono i partner che ci rendono grandi", dice Rogers. "Per questo Mario ha Luigi. Per questo Zelda ha Link. Per questo Mike Tyson ha... chiunque prende a pugni in Punch-Out!". Con queste parole l'Henk Rogers del film riesce a convincere Yamauchi, ma nella scena ci sono due problemi.
Il primo è visivo: ad accompagnare questa scena ci sono degli spezzoni tratti dalle serie citate. Se per Super Mario Bros. e Punch-Out sono stati scelti i primi giochi apparsi su Famicom, il gameplay utilizzato per Zelda è tratto da The Legend of Zelda: Four Swords per Game Boy Advance. Mentre il film è ambientato verso la fine degli anni '80, Four Swords sarebbe uscito solo nel 2004, un dettaglio che stride con il resto del lungometraggio, visto che per tutta la durata del film gli autori sono stati estremamente attenti a inserire canzoni, giochi e immagini coerenti con quel periodo. L'altro problema è che nello stesso gameplay si vedono due Link, mentre di Zelda non c'è nessuna traccia. Chissà... magari voleva essere un contorto riferimento al fatto che Link viene spesso confuso con Zelda? No, probabilmente è solo un errore.
Il Tetris sbagliato
Durante il film vengono mostrate diverse versioni di Tetris, com'è giusto che sia: negli anni in cui è ambientato il racconto circolavano nel mondo edizioni differenti del gioco, alcune ufficiali e altre no. C'era la versione originale sviluppata da Alexey Pajitnov sul computer russo Electronika 60, c'era quella creata appositamente per Game Boy, quella per Famicom, oltre alle versioni per DOS.
Nel film, tuttavia, in due occasioni particolari viene mostrata una versione del gioco sulla piattaforma sbagliata. In una scena, le figlie di Henk Rogers sono ipnotizzate mentre giocano sul Famicom la versione sviluppata da Spectrum Holobyte per DOS nel 1987. In maniera simile, quando Rogers presenta il gioco a Hiroshi Yamauchi la cartuccia del Famicom contiene in realtà la versione del 1986 creata da Academysoft. Sarebbe un po' come vedere qualcuno giocare la versione per Game Boy Color di Tomb Raider su una PlayStation, e per un film che è stato supervisionato da The Tetris Company e dagli stessi Rogers e Pajitnov un errore del genere è del tutto inaspettato.
Il porting per Game Boy
Uno dei momenti più iconici del film avviene quando Howard Lincoln e Minoru Arakawa di Nintendo mostrano a Henk Rogers il primo prototipo di Game Boy. Alla console mancano ancora alcuni dettagli (come il logo impresso sotto lo schermo), ma in generale sembra quasi pronta, al punto tale che Rogers è in grado di giocare a una versione apparentemente definitiva di Super Mario Land. Ora, tralasciamo alcuni errori di montaggio dell'audio (come l'effetto sonoro del Game Over che si sente quando Mario fa fuori un Goomba... possiamo far finta sia un bug del gioco), il momento più assurdo arriva pochi istanti dopo, quando Rogers apre la sua valigetta, estrae un floppy contenente una copia di Tetris e, nell'arco di esattamente dieci secondi sviluppa tutto da solo la versione del gioco per Game Boy, praticamente identica a quella finale e con tanto di effetti sonori. Nella realtà, ovviamente, Rogers non ha mai realizzato un prototipo di Tetris durante quell'incontro. Certo, gli autori hanno dovuto semplificare per snellire il racconto e rendere quella scena ancora più d'impatto, ma così facendo fanno credere al grande pubblico che bastavano pochi minuti, qualche riga di codice e una valigetta ventiquattrore per sviluppare un videogioco per Game Boy.
La sede Nintendo
Bisogna dare atto agli autori del film di Tetris che molti dettagli legati a Nintendo sono estremamente fedeli. Togo Igawa nei panni di Hiroshi Yamauchi è assolutamente identico all'originale, e l'unica grossa differenza sta nel tono di voce (nella realtà Yamauchi non aveva il vocione che ha nel film, tutt'altro). La stanza in cui gioca a Tetris assomiglia vagamente all'ufficio di Yamauchi che si vede nelle interviste dell'epoca, mentre anche l'esterno del quartier generale di Nintendo a Kyoto - pur non essendo ovviamente quello originale - ricorda lo storico palazzone bianco della compagnia. Non tutto però è fedele alla realtà. Tra carte hanafuda, kanji sui muri, una reception tutta rossa e moderni corridoi con porte trasparenti, gli uffici di Nintendo sono rappresentati in maniera molto più elegante e "cool" rispetto a quanto non fossero effettivamente all'epoca. Si può intuire dai vecchi video girati in Nintendo tra gli anni '80 e '90, ma lo ha anche confermato sui social lo sviluppatore Dylan Cuthbert, che durante la creazione di Star Fox nei primi anni '90 aveva spesso visitato la sede Nintendo a Kyoto. "Non è mai stata cool come nel film, ma mai nella vita", ha scritto.
Inoltre avete presente la scena di prima, quella col prototipo del Game Boy? Ecco, il film lascia intendere che Rogers abbia provato il Game Boy nelle stanze del famoso reparto ricerca e sviluppo di Nintendo R&D1 (la sigla "R&D1" è anche incisa sulle tuniche dei dipendenti Nintendo), dove il Game Boy è stato concepito. Peccato che nel film questo incontro avvenga a Seattle, e sebbene Nintendo abbia effettivamente una succursale tecnologica negli Stati Uniti (Nintendo Technology Development), il team R&D1 nella realtà si trova in Giappone. Com'è emerso nei vecchi racconti di Rogers, infatti, Arakawa gli avrebbe mostrato il Game Boy negli uffici di Kyoto, e non durante una visita alla sede di Nintendo of America come invece raccontato nel film.
L'inseguimento in auto e il KGB
Probabilmente la più grande "bugia" del film di Tetris riguarda il KGB. I servizi segreti sovietici rappresentano (ancora più che Robert Maxwell e suo figlio Kevin Maxwell) il principale antagonista nella storia di Henk Rogers, con un agente corrotto che fino all'ultimo momento del lungometraggio prova a ostacolare la vendita dei diritti di Tetris e la partenza del protagonista. Nel film Rogers viene minacciato e pestato dagli agenti, mentre la donna che gli fa da interprete prima lo seduce e poi si rivela essere una spia sotto copertura. Niente di tutto questo è successo davvero, ma questa sottotrama (pensata per aggiungere un po' di pepe alla storia e renderla più hollywoodiana) nasce in realtà da una serie di teorie e speculazioni che Rogers ha raccontato negli anni. Durante il suo viaggio a Mosca aveva la convinzione di essere costantemente controllato dai servizi segreti del governo, e aveva il sospetto che una donna che aveva incontrato fosse effettivamente una spia, sebbene non poteva esserne certo.
La scena in assoluto più controversa del film avviene però alla fine, quando Rogers, Lincoln e Arakawa, assieme a Pajitnov, fuggono in auto verso l'aeroporto in un inseguimento che sembra preso di sana pianta da The Bourne Identity. Quel momento è talmente comico e sopra le righe da sembrare assolutamente paradossale: i veri Rogers e Pajitnov, che hanno supervisionato la realizzazione del film, erano inizialmente contrari al suo inserimento, ma evidentemente non devono aver insistito più di tanto visto com'è andata a finire.
Yamauchi ha mai giocato Tetris?
Un momento molto importante del film di Tetris è uno di quelli già menzionati: per convincere Nintendo a collaborare con lui per l'ottenimento della licenza di Tetris, Henk Rogers fa provare il gioco a Hiroshi Yamauchi. Questa è una delle tante libertà creative che gli autori della pellicola si sarebbero concessi, quantomeno stando a uno di quei racconti spuntati fuori in qualche vecchia intervista e autoalimentati col tempo (un po' come la storia della pizza che ha ispirato Pac-Man). Il presidente di Nintendo non avrebbe mai giocato Tetris, ma avrebbe invece chiesto a Shigeru Miyamoto di provarlo e dargli un'opinione, visto che si fidava di lui. Giorni dopo, il creatore di Mario e Zelda gli avrebbe confermato che si trattava di un buon gioco, e quando Yamauchi gli ha chiesto come mai, avrebbe risposto "Perché ci stanno giocando anche i contabili e i segretari". Non è chiaro se sia andata davvero così oppure se, proprio come il film di Tetris, anche questa storia sia stata in parte romanzata.