Come anticipato nel resoconto della giornata di ieri, la Namco dedidica la maggior parte dello spazio a disposizione a Taiko no Tatsujin, il simulatore di taiko – il tamburo giapponese – finalmente (?) disponibile in versione casalinga per Ps2. Suonatori di Taiko professionisti, signorine seminude che ballano, personaggi pseudo-famosi della televisione che intrattengono il pubblico dallo stage principale, insomma, niente di interessante. Purtroppo è da notare la scortesia e “l’impreparazione stampa” della Namco, intesa come l’assoluta mancanza di collaborazione dello staff presente, la mancanza di foto e materiale. A parte questo, di relativa importanza, bisogna notare come Namco sia attualmente in una fase decisamente calante: prima di tutto non è più la casa madre di sviluppo per Sony – vi ricordate quando Namco voleva dire PSX e viceversa? – Tekken 4 ha perso la sfida con Virtua Fighter 4, giochi che non vendono, problemi economici. Al TGS quindi l’immagine della Namco è un po’ triste: da dignità alla situazione un solo titolo, che vi descriverò a seguire. Buona lettura. p.s. le foto dei giochi sono di qualità pietosa, purtroppo la Namco non ha fatto una cartella stampa, e proibiva le fotografie; quindi ho scattato di nascosto con risultati ovviamente scadenti. Ho richiesto al Pr materiale, mi è stato garantito l’invio a giorni di materiale fotografico, quindi controllate in futuro per immagini migliori.
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Dead to Rights (XBox)
Nonostante in Giappone il nome Max Payne suscita sguardi di perplessità (ignoranza), Dead to Rights è il Max Payne giapponese, volenti o ignoranti. Il protagonista del gioco è un poliziotto, uno di quelli semplici con il giubbotto antipatico con scritto “POLICE”, di nome Jack Slate, alle prese con situazioni di delinquenza-droga-paura. Ciò che rende estremamente interessante il titolo è l’impostazione arcade spettacolare data al nostro personaggio che può fare e distruggere in un sacco di modi divertenti. Una delle tre missioni del demo presentato è proprio a scopo didattico: notte, cantiere, operai arrabbiati con armi vogliono farci del male. Il giocatore ha in dotazione una pistola e le proprie mani, e la prima cosa divertente che si impara a fare è catapultarsi in avanti puntare e sparare al volo. Quando peraltro si sta volando in avanti l’azioni viene rallentata alla Matrix ruotando leggermente, quindi si ha il tempo di selezionare i vari bersagli – in maniera automatica con il pulsante R – che quando colpiti perdono sangue, mostrando tutta le bellezza dell’engine particellare. Poi c’è la possibilità di prendere oggetti esplosive, come ad esempio un estintore, lanciarlo per aria, e farlo esplodere in faccia ai nemici. Poi si salta, si rotola, si massacra a mani nude, si disarma l’avversario che sta mirando a noi da due metri con una mossa molto kung fu rubandogli ovviamente l’arma…veramente cattivo e divertente. La grafica è foto-realistica, da notare le chiazze di sangue che fuoriescono e la maniera in cui si spalmano nell’ambiente circostante, il fumo e i dettagli della distruzione delle nostri arme da fuoco: pezzi che volano, motion blur…questa console è decisamente convincente, almeno dal punto di vista grafico. La seconda missione, di cui era vietato l’accesso ma me l’ha detto gentilmente una hostess dopo un po', è ambientata in night club, dove ci sono delle signorine praticamente nude, e noi ne controlliamo una in una sorta di minigame, dove dobbiamo premere il pulsante giusto al momento giusto per fargli compiere una lapdance sexy, al fine di distrarre i clienti fuorilegge. Scene abbastanza “spinte”per un videogioco, forse per quello ne è stata proibita la visione alla fiera…Oltre questo ci saranno anche altri minigame, ma il responsabile della Namco è stato estremamente avaro di notizie, quindi mah. Infine la terza missione è una sparatoria contro una banda di pazzi vestita di clown e armata di shotgun: di notte in un cimitero, con colonne di pietra che se ne volano via tipo l’attacco alla sede degli Agenti in Matrix. Esaltante. Infine, oltre al solito arsenale recuperabile in giro per il gioco, avremo spesso al nostro fianco Paola (se non mi rispondono alle domande, ci metto di mio…), un cane lupo che in caso di bisogno assale l’avversario. Dead to Rights mi ha convinto, ricrea quelle atmosfere tanto di moda oggi sul pianeta terra - quindi non in Giappone, in cui Grand Theft Auto e Max Payne non sono mai arrivati – con ladri, sparatorie, delinquenza e cattivi maniaci che fanno paura. In uscita entro la fine dell’anno.
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Drill Land
Ormai diventato una proficua serie di puzzle disponibile per qualsiasi cosa abbia un chip (io ce l’ho sul mio telefonino), il videogioco mezzo dig dug e mezzo boulderdash, si arricchisce con nuove ambientazioni e personaggi. Per chi fosse a digiuno di Mr. Driller, diciamo che è un puzzle game a scorrimento verticale continuo, dove un omino deve scavare la terra evitando le frane che provoca rimuovendo i vari blocchi e raccogliere l’ossigeno per non soffocare. Andando avanti con gli anni all’originale si sono aggiunti dei seguiti, in cui sono stati presentati nuovi personaggi, nuove azioni, aumentando sempre più la fruibilità di un prodotto indubbiamente divertente e pericoloso (si comincia e non si smette). La modalità “Story” dove si gira per il mondo scavando buchi c’è da sempre, ma questa volta la scelta del posto influenzerà anche il tipo di gioco, in quanto ogni locazione avrà nuove trappole oltre a quelle insite nel gioco stesso. Ad esempio, c’è il quadro azteco dove ci saranno massi che se ne rotolano giù, frecce avvelenate e così via. Per GameCube a dicembre, ma state sicuri che lo vedrete nelle sale giochi, per il GBA….
Taiko no Tatsujin
Più della metà dello stand per lui, spendiamo due parole. Il Taiko è un tamburo, o meglio IL tamburo giapponese: grande quanto una botte, è adagiato su un supporto di legno in maniera quasi supina, con la membrana quindi praticamente in faccia al musichiere, e viene percosso con due bastoni parecchio robusti, seguendo dei movimenti molto eleganti e eventualmente sexy, se a suonare è una ragazza, come spesso accade nelle situazioni giapponesi. Gran successo in sala giochi, la Namco ne realizza una versione per casa, con due piccoli Taiko (ed eccolo là che secondo me il gioco perde senso), e tante canzoni nuove dalle classiche tradizionali, fino a goffi riadattamenti di litanie J-pop che fondamentalmente beati voi che non vivete in Giappone e non le dovete subire. Oltre alla percussione di tipo classico “bastone che percuote la membrana” c’è anche il colpo sulla parte laterale più dura, e allora si che ci sentiremo giapponesi, fascia in testa e getta ai piedi. Per gli appassionati, per chi vuole sudare, in uscita il 24 Ottobre.
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Gunvari Collection + Time Crisis
Semplicemente una raccolta di tutti i divertentissimi titoli della serie Gunvari, lo spara spara con tutte quelle missioni buffe, tipo salva il baffone dalle mummie o spara alla foglia che cade, (non ricordo il nome europeo…. NdR) più Time Crisis, venduto a prezzo economico. Un acquisto secondo me obbligato, se avete la Gun Con in casa. Nota: credo che la serie Gunvari sia uscita solo per PSX, e sia il suo esordio sulla PS2.
Ninja Assault
Sempre con la pistola, si spara in ambientazioni feudali giapponesi a samurai, demoni di antica fattura e altri ninja. Manca di appeal, per chi spende i milioni per giustificare la centomila della pistola acquistata.
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