Un piccolo dejavu…
N3 nasce, come detto, dalla collaborazione di Mizuguchi con Phantagram, che su Xbox 1 ha pubblicato uno dei giochi più interessanti dello scorso anno, ovvero Kingdom Under Fire. Quest’ultimo, un misto tra un RTS e un picchiaduro, si distingue tutt’ora sulla prima console Microsoft per essere uno dei giochi più spettacolari dal punto di vista grafico, con decine di personaggi su schermo e un dettaglio poligonale decisamente fuori dal comune. N3 nasce chiaramente dall’esperienza maturata dal team coreano nello sviluppo di KUF e ne segue le tracce, con la speranza che si possa avvalere del tocco del game designer nipponico per elementi narrativi e di gameplay che lo possano far emergere nella folta line up di 360. La demo presente al TGS consentiva di calarsi nei panni di un guerriero donna che, armato di una lunga spada e di un’armatura adorna di ali dorate, deve farsi strada fra centinaia di goblin e orchi disseminati su un campo di battaglia nei pressi di un gruppo di montagne. Oltre a comandare direttamente la protagonista a colpi di fendenti e attacchi speciali, è possibile impartire ordini alle truppe di supporto ed accompagnarle attraverso i focolai di combattimento disseminati per la mappa, indicata nella parte destra dello schermo. Rispetto a KUF, la componente action sembra molto più marcata e le combo realizzabili possono arrivare a superare i 500 colpi consecutivi, sempre più spettacolari e con effetti devastanti. Le concatenazioni di mosse si effettuano con la pressione alternata dei tasti X e A, secondo combinazioni che vengono spiegate dai nostri alleati col proseguire del gioco. L’azione si conferma frenetica e coinvolgente, ovvio che solo con una prova più estesa potremo scoprire quali sorprese potrà inserire il tocco di Mizuguchi ad un impianto di gioco ben collaudato.
Centinaia di nemici su schermo
N3 spinge Xbox 360 fuori dal guscio, e lo fa con centinaia di modelli poligonali contemporaneamente su schermo, senza rallentamenti di nessun tipo. Le animazioni sono fluide e convincenti e, oltre al bump mapping sul fondale, a farsi notare è un effetto di blur che simula la profondità di campo visivo, che sfoca i personaggi più lontani e quelli più vicini, che si frappongono tra la protagonista e la telecamera. Anche se il motore non sfrutta sicuramente tutte le potenzialità della macchina, la solidità dell’impianto e la grande quantità di personaggi a video aiutano a creare un primo impatto di grande richiamo. I totem di N3, di fatto, erano i più giocati dello stand Microsoft al TGS e, per riuscire a mettere le mani sul pad, era necessaria una coda di più di un’ora per tutti i giorni della fiera. N3 dovrebbe essere uno dei titoli di lancio di Xbox 360 in Giappone e dovrebbe uscire da noi in Europa entro Natale. La prova di Tokyo ci ha mostrato un gioco in buona salute, il cui sviluppo sembra procedere spedito e senza intoppi. Non resta che attendere l’X05 dove verrà mostrata una versione più avanzata del codice e dove verranno rivelati ulteriori dettagli…
A questo indirizzo, potete trovare il video esclusivo di Multiplayer di Ninety Nine Nights
Tetsuya Mizuguchi è uno dei più popolari game designer giapponesi e, a parte i recenti Lumines per PSP e il mai dimenticato REZ per PlayStation 2 e Dreamcast, il suo nome compare nei credits di alcuni dei giochi più famosi di tutti i tempi fin dall’epoca di Sega Rally. Microsoft si è rivolta anche a lui per cercare di portare nelle case dei giocatori nipponici giochi che siano compatibili con i gusti e le aspettative di un popolo che ha sempre mostrato scetticismo e poco interesse per Xbox. Coadiuvato da Phantagram, softco Coreana che si occupa della parte tecnica, Mizuguchi ha presentato al Tokyo Game Show una versione giocabile di Ninety Nine Nights (N3 d’ora in avanti) per Xbox 360 e noi di Multiplayer ci siamo armati di joypad e l’abbiamo provato per darvi le nostre prime impressioni.