La versione dimostrativa del TGS si apriva con la selezione del proprio mech tra i tre modelli precostituiti disponibili, che differivano leggermente per mobilità, potenza di fuoco e resistenza agli attacchi. Una breve cutscene fungeva poi da introduzione all’unico stage giocabile, ambientato all’interno di uno scenario quasi post-apocalittico: le rovine di una città in mezzo al deserto durante il tramonto, un setting piacevolmente nuovo per una serie che aveva sempre preferito scenari urbani più convenzionali. Va inizialmente sottolineata la discreta resa grafica del prodotto From Software, forte soprattutto di un ottimo effetto visivo del calore, oltre che di modelli poligonali buoni anche se non incredibilmente dettagliati. Il titolo ha dimostrato invece tutta la sua arretratezza nel frame rate (qualche esplosione di più e il gioco si bloccava letteralmente), nell’assenza di un qualsivoglia livello di interattività con l’ambiente e infine nella resa di alcuni effetti di luce ed esplosioni, ancora molto grezzi. Estremamente positivo invece il feeling lasciato dal nuovo design dell’HUD, molto elegante nel rappresentare le informazioni base -energia, munizioni, velocità, posizione dei nemici- sulla parte alta dello schermo e col tocco di classe della lista di comandi che appaiono sul lato sinistro, quasi del tutto accessori ma che riescono a rendere bene l’idea dei log di una sorta di computer di bordo. Apparentemente rinnovato nel look, Armored Core 4 sembra aver preso una nuova strada anche sotto il profilo del gameplay, con un sistema di controllo ed una struttura ludica che ci sono sembrati più orientati verso l’arcade. Una sensazione dettata sia da uno sfruttamento più razionale dei tasti del pad, sia da uno snellimento delle azioni performabili dal mech, che ora pare saltare, sparare, schivare e colpire con la spada con maggiore fluidità. La demo che abbiamo provato presentava tuttavia degli obiettivi molto semplici: si trattava di abbattere qualche unità nemica (compresi elicotteri e altri mezzi militari) per poi individuare e distruggere un robot prima che potesse fuggire. Un compito che abbiamo portato a termine senza grossi problemi, giungendo alla conclusione che, con le migliorie del caso, Armored Core 4 potrebbe rivelarsi un buon titolo. Certo, anche questo gioco offre ben pochi aspetti da “vera” next-gen e soprattutto ha denotato margini di miglioramento abbastanza elevati, ma perlomeno non si è dimostrato una delusione come purtroppo molti altri giochi mostrati in fiera.
Misteriosamente presentato solo sotto forma di trailer nel corso del primo giorno di fiera per poi essere messo a disposizione dei visitatori con una demo giocabile appena ventiquattr’ore dopo, Armored Core 4 non è sicuramente uno dei titoli di punta della line-up Sony (perlomeno in occidente), ma si è rivelato comunque un prodotto abbastanza promettente.